Sull’amore
terreno o fisico sappiamo, o crediamo di sapere, quasi tutto. Ci vogliono
due corpi biologici viventi, due “anime” che li incarnano, due esseri,
quindi, che provano attrazione reciproca, basata principalmente sulla
bellezza fisica (armonia di forme anatomiche del corpo e del viso)
e spirituale (sentimenti, gusti comuni, ecc.), o almeno ciò che così
appare agli interessati secondo una visione e un “sentire” sostanzialmente
soggettivi.
Ma quando i corpi biologici non ci saranno più, cosa accadrà mai in
questo campo? La nostra esperienza formatasi sia per “visione” diretta
(“viaggi” nell’aldilà) sia tramite dialoghi con trapassati (comunicazioni
con Entità), ci dà alcuni lumi sull’argomento e molte concordanze,
tali da considerare questo argomento degno di essere meglio conosciuto.
L’amore nell’aldilà, come nell’aldiquà, sembra essere essenzialmente comunicazione e identificazione, in una parola: fusione.
Citerò qualche caso interessante della nostra sperimentazione per arrivare, poi, a indicare l’amore come possibile manifestazione di una forza naturale, che regolerebbe l’evoluzione biologica e spirituale.
Da un incontro con una Entità famigliare trapassata:
“Il suo amore penetrava nel mio essere come un calore diffuso, mentre un sentimento di perfetta fiducia mi riempiva lo spirito. Nello stesso istante, osservavo la mia aura penetrare nella sua, trasmettendomi la sensazione di confondermi con lei… In nessuna altra esperienza ha avuto una sensazione così vivida, provato un amore così potente, sentire in me una calma e una serenità così profonda…”.
Se desiderate essere veramente uniti, eternamente, con la persona amata, dovete vibrare in armonia con lei su ogni piano e in ogni genere di attività. Quanto più intima sarà la comunione di pensieri e di desideri, tanto più difficile sarà la separazione.
Dopo la morte, il lato terreno del nostro essere viene abbandonato, ma l’amore si esprime in modo molto più completo e gioioso, diventando una sensazione di rara bellezza: una perfetta armonia fra i due esseri che si amano. Dato che le barriere del corpo fisico sono sparite, l’anima che ama un’altra anima può unirsi a questa in completa unicità. L’unione sessuale quale la conosciamo nel mondo terreno non è che una sbiadita imitazione, una degenerazione di ciò che si prova durante l’esperienza di “trance” (o, se preferite, di sdoppiamento o di separazione dello spirito dal corpo). Nell’unione che avviene nella dimensione spirituale, i corpi eterici si fondono non a livello di solo alcune zone specifiche, ma completamente, atomo per atomo, vibrazione per vibrazione.
Dopo la morte, il lato terreno del nostro essere viene abbandonato, ma l’amore si esprime in modo molto più completo e gioioso, diventando una sensazione di rara bellezza: una perfetta armonia fra i due esseri che si amano. Dato che le barriere del corpo fisico sono sparite, l’anima che ama un’altra anima può unirsi a questa in completa unicità. L’unione sessuale quale la conosciamo nel mondo terreno non è che una sbiadita imitazione, una degenerazione di ciò che si prova durante l’esperienza di “trance” (o, se preferite, di sdoppiamento o di separazione dello spirito dal corpo). Nell’unione che avviene nella dimensione spirituale, i corpi eterici si fondono non a livello di solo alcune zone specifiche, ma completamente, atomo per atomo, vibrazione per vibrazione.
Una signora, presente ad una nostra sperimentazione, dopo aver preso contatto con il marito trapassato, ci confidò: “Ho avuto la netta sensazione che lui fosse accanto a me, unito a me in un amplesso dolcissimo, castissimo, da non potersi descrivere. Un godimento che non toccava minimamente la carne ma unicamente l’anima.” Ne consegue che quando due spiriti di sesso diverso si sentono attratti l’un l’altro e si uniscono armonicamente, non hanno bisogno di organi adeguati per farlo, organi divenuti un anacronismo per loro, alla guisa “dell’appendice” nel corpo umano… Essi sono liberi di “fondersi” uno nell’altra in un unico sentire, allo stesso modo che le particelle di due cristalli producono una saldatura penetrando le une nelle altre. E ciò permane fino a quando le sottilissime vibrazioni dei due spiriti amanti persistono ad essere perfettamente sincronizzate fra di loro (in pratica, per l’eternità). L’estasi celestiale purissima di tali unioni trascende di gran lunga l’estasi fisica dell’amore terreno, così come l’intero corpo umano eccede nelle proporzioni la microscopica frazione destinata alla generazione…
Potrei affermare che il “matrimonio” nei cieli è la fusione di due spiriti in uno solo. Il “sentire” di uno spirito è costituito da due parti: la conoscenza, intesa anche come capacità di intuire le idee e di aprirsi alla Grazia e alla Verità, e la volontà, intesa non solo come spinta a realizzare il fine ultimo dell’unità, ma anche facoltà di prodursi secondo un proprio libero arbitrio. Quando queste due parti agiscono all’unisono, formano una sola vibrazione che è in grado di riconoscere la vibrazione “gemella”, anch’essa espressione della fusione della conoscenza e della volontà di un altro spirito, e vibrare con essa e in essa in perfetta armonia. Essendo parte dell’individualità, il “sesso” continua, anche se trasfigurato. I due sessi si attraggono attraverso un’intensa sensazione d’amore suscitata da una unione armonica di sentimenti di origine antica. Questi elementi armonizzanti sono come la pietra focaia e la selce, e la scintilla del loro contatto spirituale è passione divina: forza creativa di energia positiva. La nostra esperienza di sperimentatori e di ricercatori dell’energia che dà la vita, lo Spirito, suggerisce che l’amore tra individui di sesso opposto continua nella dimensione ultraterrena e che consiste sempre nella comunicazione e nell’identificazione dell’anima gemella.
Ovviamente, fra l’amore terreno e quello spirituale vi sono delle differenze. Mentre nell’amore terreno le parti corporali coinvolte maggiormente sono quelle destinate alla riproduzione (organi genitali e zone erogene), nell’amore ultraterreno, invece, è coinvolto tutto il “corpo esoterico”, somigliante a quello umano e che sopravvive alla morte insieme alla personalità e alla coscienza. Anziché un semplice contatto fisico, quindi, nell’aldilà si ha una compenetrazione tra due corpi, una loro vibrazione all’unisono, cioè una vibrazione che si esprime sulla stessa lunghezza d’onda.
E ancora. Mentre all’amore fisico è affidato il compito della procreazione, permettendo ad un’anima di incarnarsi per iniziare il suo cammino evolutivo - e il “premio” è l’apice di un momento di felicità, di gioia -, nell’amore ultraterreno la riproduzione non c’è più, e la felicità e la gioia hanno un altro scopo: quello di trasmettere tutt’intorno, tramite l’energia che sprigiona, amore e luce, acceleratori, questi, del sentimento del dono di sé, inteso come “altruismo”, e della volontà, intesa come “evoluzione”. È bene che ci si soffermi a meditare sui tanti perché della vita e della morte, ma può avvenire di meditare per anni e non pervenire ad alcun risultato. Ritengo, allora, che bisogna soprattutto iniziare a…ridere, sì, a ridere alla vita e, quindi, a vedere il lato positivo delle cose, perché ridere è… l’anticamera dell’amore: quel viale principale che conduce al divino. L’amore è il principale mezzo di evoluzione spirituale, il cui scopo è l’unione con Dio: Pura Coscienza, Pura Gioia, Amore Assoluto. Bisogna amare e sentire questo amore affinché la gioia entri nel nostro cuore al punto di divenire noi stessi, consapevolmente, solo amore e gioia: un anticipo, già qui e ora, dell’amore ultraterreno che ci attende.
Ma ritorniamo al nostro tema, facendovi partecipi di un mio momento trascorso nella dimensione dello Spirito. …Più mi avvicinavo a quella luce bianca e dorata, più avevo la sensazione di riconoscerne la natura, come se un vecchissimo ricordo, nascosto nei recessi della mia memoria, si fosse svegliato e stesse invadendo a poco a poco tutta la mia coscienza. Era stupendo perché…era un ricordo d’amore! Possibile? Anche quella “strana” luce sembrava fatta esclusivamente d’amore. L’amore puro: ecco ciò che percepivo in quel momento! Amore puro, amore divino. Al confronto, le manifestazioni dell’amore terreno sembrano gocce, ma il cui scopo ultimo è, come per le singole gocce d’acqua vaganti sulla terra, di ricongiungersi all’oceano, loro origine e destinazione in entrambi i casi.
Poiché tutte le manifestazioni dell’amore sono anche manifestazioni della coscienza - incarnate o non - anche queste sono gocce d’acqua dell’oceano divino, sparse per i mondi della materia, che tendono a ritornare alla loro origine, soprattutto quando, ad un certo livello di evoluzione, esse capiscono questo stato di cose.
Lo stretto rapporto tra amore ed evoluzione che si esplica tramite i vari “corpi”, strumenti dell’amore a tutti i livelli, si può tradurre dicendo che l’essere umano diventa, con il suo “corpo sottile” che risponde alle vibrazioni dei pensieri elevati, sempre più cosciente dei suoi “corpi superiori” nella misura in cui riesce a contenere le vibrazioni inferiori. Progressivamente, allora, le emozioni e i desideri del “cor-po astrale” si trasformano in ardenti aspirazioni verso la purezza spirituale, verso un’unione sempre più intima con l’Assoluto.
Liberatosi da ogni pesantezza della materia, lo Spirito prosegue la sua evoluzione verso l’Assoluto nelle superiori sfere di bellezza e di luce, dove esiste solamente l’amore divino che abbraccia l’infinito e tutto ciò che contiene. Pervenuto alla suprema vibrazione, lo Spirito si identifica con la sua sorgente, divenendo, così, esso stesso Amore e dispensatore d’Amore.
In cielo…per continuare, ognuno, la propria storia d’amore.
L’amore nell’aldilà, come nell’aldiquà, sembra essere essenzialmente comunicazione e identificazione, in una parola: fusione.
Citerò qualche caso interessante della nostra sperimentazione per arrivare, poi, a indicare l’amore come possibile manifestazione di una forza naturale, che regolerebbe l’evoluzione biologica e spirituale.
Da un incontro con una Entità famigliare trapassata:
“Il suo amore penetrava nel mio essere come un calore diffuso, mentre un sentimento di perfetta fiducia mi riempiva lo spirito. Nello stesso istante, osservavo la mia aura penetrare nella sua, trasmettendomi la sensazione di confondermi con lei… In nessuna altra esperienza ha avuto una sensazione così vivida, provato un amore così potente, sentire in me una calma e una serenità così profonda…”.
Se desiderate essere veramente uniti, eternamente, con la persona amata, dovete vibrare in armonia con lei su ogni piano e in ogni genere di attività. Quanto più intima sarà la comunione di pensieri e di desideri, tanto più difficile sarà la separazione.
Dopo la morte, il lato terreno del nostro essere viene abbandonato, ma l’amore si esprime in modo molto più completo e gioioso, diventando una sensazione di rara bellezza: una perfetta armonia fra i due esseri che si amano. Dato che le barriere del corpo fisico sono sparite, l’anima che ama un’altra anima può unirsi a questa in completa unicità. L’unione sessuale quale la conosciamo nel mondo terreno non è che una sbiadita imitazione, una degenerazione di ciò che si prova durante l’esperienza di “trance” (o, se preferite, di sdoppiamento o di separazione dello spirito dal corpo). Nell’unione che avviene nella dimensione spirituale, i corpi eterici si fondono non a livello di solo alcune zone specifiche, ma completamente, atomo per atomo, vibrazione per vibrazione.
Dopo la morte, il lato terreno del nostro essere viene abbandonato, ma l’amore si esprime in modo molto più completo e gioioso, diventando una sensazione di rara bellezza: una perfetta armonia fra i due esseri che si amano. Dato che le barriere del corpo fisico sono sparite, l’anima che ama un’altra anima può unirsi a questa in completa unicità. L’unione sessuale quale la conosciamo nel mondo terreno non è che una sbiadita imitazione, una degenerazione di ciò che si prova durante l’esperienza di “trance” (o, se preferite, di sdoppiamento o di separazione dello spirito dal corpo). Nell’unione che avviene nella dimensione spirituale, i corpi eterici si fondono non a livello di solo alcune zone specifiche, ma completamente, atomo per atomo, vibrazione per vibrazione.
Una signora, presente ad una nostra sperimentazione, dopo aver preso contatto con il marito trapassato, ci confidò: “Ho avuto la netta sensazione che lui fosse accanto a me, unito a me in un amplesso dolcissimo, castissimo, da non potersi descrivere. Un godimento che non toccava minimamente la carne ma unicamente l’anima.” Ne consegue che quando due spiriti di sesso diverso si sentono attratti l’un l’altro e si uniscono armonicamente, non hanno bisogno di organi adeguati per farlo, organi divenuti un anacronismo per loro, alla guisa “dell’appendice” nel corpo umano… Essi sono liberi di “fondersi” uno nell’altra in un unico sentire, allo stesso modo che le particelle di due cristalli producono una saldatura penetrando le une nelle altre. E ciò permane fino a quando le sottilissime vibrazioni dei due spiriti amanti persistono ad essere perfettamente sincronizzate fra di loro (in pratica, per l’eternità). L’estasi celestiale purissima di tali unioni trascende di gran lunga l’estasi fisica dell’amore terreno, così come l’intero corpo umano eccede nelle proporzioni la microscopica frazione destinata alla generazione…
Potrei affermare che il “matrimonio” nei cieli è la fusione di due spiriti in uno solo. Il “sentire” di uno spirito è costituito da due parti: la conoscenza, intesa anche come capacità di intuire le idee e di aprirsi alla Grazia e alla Verità, e la volontà, intesa non solo come spinta a realizzare il fine ultimo dell’unità, ma anche facoltà di prodursi secondo un proprio libero arbitrio. Quando queste due parti agiscono all’unisono, formano una sola vibrazione che è in grado di riconoscere la vibrazione “gemella”, anch’essa espressione della fusione della conoscenza e della volontà di un altro spirito, e vibrare con essa e in essa in perfetta armonia. Essendo parte dell’individualità, il “sesso” continua, anche se trasfigurato. I due sessi si attraggono attraverso un’intensa sensazione d’amore suscitata da una unione armonica di sentimenti di origine antica. Questi elementi armonizzanti sono come la pietra focaia e la selce, e la scintilla del loro contatto spirituale è passione divina: forza creativa di energia positiva. La nostra esperienza di sperimentatori e di ricercatori dell’energia che dà la vita, lo Spirito, suggerisce che l’amore tra individui di sesso opposto continua nella dimensione ultraterrena e che consiste sempre nella comunicazione e nell’identificazione dell’anima gemella.
Ovviamente, fra l’amore terreno e quello spirituale vi sono delle differenze. Mentre nell’amore terreno le parti corporali coinvolte maggiormente sono quelle destinate alla riproduzione (organi genitali e zone erogene), nell’amore ultraterreno, invece, è coinvolto tutto il “corpo esoterico”, somigliante a quello umano e che sopravvive alla morte insieme alla personalità e alla coscienza. Anziché un semplice contatto fisico, quindi, nell’aldilà si ha una compenetrazione tra due corpi, una loro vibrazione all’unisono, cioè una vibrazione che si esprime sulla stessa lunghezza d’onda.
E ancora. Mentre all’amore fisico è affidato il compito della procreazione, permettendo ad un’anima di incarnarsi per iniziare il suo cammino evolutivo - e il “premio” è l’apice di un momento di felicità, di gioia -, nell’amore ultraterreno la riproduzione non c’è più, e la felicità e la gioia hanno un altro scopo: quello di trasmettere tutt’intorno, tramite l’energia che sprigiona, amore e luce, acceleratori, questi, del sentimento del dono di sé, inteso come “altruismo”, e della volontà, intesa come “evoluzione”. È bene che ci si soffermi a meditare sui tanti perché della vita e della morte, ma può avvenire di meditare per anni e non pervenire ad alcun risultato. Ritengo, allora, che bisogna soprattutto iniziare a…ridere, sì, a ridere alla vita e, quindi, a vedere il lato positivo delle cose, perché ridere è… l’anticamera dell’amore: quel viale principale che conduce al divino. L’amore è il principale mezzo di evoluzione spirituale, il cui scopo è l’unione con Dio: Pura Coscienza, Pura Gioia, Amore Assoluto. Bisogna amare e sentire questo amore affinché la gioia entri nel nostro cuore al punto di divenire noi stessi, consapevolmente, solo amore e gioia: un anticipo, già qui e ora, dell’amore ultraterreno che ci attende.
Ma ritorniamo al nostro tema, facendovi partecipi di un mio momento trascorso nella dimensione dello Spirito. …Più mi avvicinavo a quella luce bianca e dorata, più avevo la sensazione di riconoscerne la natura, come se un vecchissimo ricordo, nascosto nei recessi della mia memoria, si fosse svegliato e stesse invadendo a poco a poco tutta la mia coscienza. Era stupendo perché…era un ricordo d’amore! Possibile? Anche quella “strana” luce sembrava fatta esclusivamente d’amore. L’amore puro: ecco ciò che percepivo in quel momento! Amore puro, amore divino. Al confronto, le manifestazioni dell’amore terreno sembrano gocce, ma il cui scopo ultimo è, come per le singole gocce d’acqua vaganti sulla terra, di ricongiungersi all’oceano, loro origine e destinazione in entrambi i casi.
Poiché tutte le manifestazioni dell’amore sono anche manifestazioni della coscienza - incarnate o non - anche queste sono gocce d’acqua dell’oceano divino, sparse per i mondi della materia, che tendono a ritornare alla loro origine, soprattutto quando, ad un certo livello di evoluzione, esse capiscono questo stato di cose.
Lo stretto rapporto tra amore ed evoluzione che si esplica tramite i vari “corpi”, strumenti dell’amore a tutti i livelli, si può tradurre dicendo che l’essere umano diventa, con il suo “corpo sottile” che risponde alle vibrazioni dei pensieri elevati, sempre più cosciente dei suoi “corpi superiori” nella misura in cui riesce a contenere le vibrazioni inferiori. Progressivamente, allora, le emozioni e i desideri del “cor-po astrale” si trasformano in ardenti aspirazioni verso la purezza spirituale, verso un’unione sempre più intima con l’Assoluto.
Liberatosi da ogni pesantezza della materia, lo Spirito prosegue la sua evoluzione verso l’Assoluto nelle superiori sfere di bellezza e di luce, dove esiste solamente l’amore divino che abbraccia l’infinito e tutto ciò che contiene. Pervenuto alla suprema vibrazione, lo Spirito si identifica con la sua sorgente, divenendo, così, esso stesso Amore e dispensatore d’Amore.
In cielo…per continuare, ognuno, la propria storia d’amore.
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