domenica 22 giugno 2014

Portali per altre dimensioni

Nell’entrare nel sonno vi divincolate fuori dal vostro corpo fisico, non in modo dritto e a forma di raggio, ma danzando, vorticando e ruotando. Nei vostri cuori si aprono vie e traiettorie nelle dimensioni e direzioni più diverse. A seconda di dove vogliate andare, volate attraverso dei canali di luce, correte attraverso tunnel del tempo o sparite dietro curve, archi e curvature spaziali. Dove andate, quando vi addormentate e da dove arrivate quando vi svegliate? In questo periodo l’oceano della vita dello Spirito batte onde alte. Esso è identico con il vostro cuore e connette qui tutte le dimensioni insieme. Quando vi addormentate, sognate a occhi aperti, siete in coma o meditate, abbandonate il mondo corporeo fisico ristretto e potete decidere quale Portale usare. Il vostro cuore è la stazione, qui iniziano e terminano tutti i viaggi. Tante vie vi sono aperte: curvature spaziali, ponti di luce, volte energetiche, portali dimensionali e pure buchi neri vi offrono l’accesso verso altre dimensioni. Su vie intrecciate, in apparenti gole, sparisce la vostra consapevolezza del giorno, quando abbandonate il vostro mondo corporeo. Di certo non siete soli. Qui danzano e nuotano i mondi ed esseri di Venere e Asgard, nella veste di Aquile, Delfini e Balene, attraverso i vostri spazi di consapevolezza nascosti. Loro cantano le melodie del vostro passato, che voi stessi avete insegnato – affinché vi sveglino, alla fine del tempo, dal vostro profondo sonno. Tanti laghi e occhi liberano lo sguardo sulla vostra profondità dell’anima e le vostre ampiezze spirituali. Voi potete vedere i movimenti e i colori del mare, le onde, l’essere oceanico in tutte le tonalità del blu e del verde. Il blu risplende di eterna forza creativa spirituale, il verde di forza della vita terrena che sempre ritorna. Questi insieme compongono il respiro cosmico-terreno della vita nei vostri polmoni. Centinaia di vie conducono in centinaia di mondi. Un respiro – e voi siete lì. Un successivo respiro – e siete di nuovo qui – e non vi ricordate di niente. Ovunque c’è vita e ovunque siete voi stessi. Qui si mostra la varietà del vostro proprio essere. Diventereste pazzi, se poteste vedere tutti d’un tratto. Perciò si sfogliano lentamente: voi uscite dalla consapevolezza sveglia, ed entrate negli spazi spirituali, ritornate da esse e portate con voi, ogni volta, più ricordi e più consapevolezza. Voi ora iniziate a portare dentro nella vostra vita terrena questi mondi, esseri ed energie spirituali. Osservate le fasi del vostro addormentarvi. Decidete di viaggiare in spazi e mondi definiti. Prendete una decisione, di andare in un luogo preciso: forse volete andare dalla morte e parlare con essa della vita, forse in spazi spirituali molto lontani, in cui mai prima siete entrati o forse volete semplicemente andare in Nuova Zelanda per vedere come sta Jack. Esistono mille mete di viaggio e motivi per viaggiare. E quando la mattina vi svegliate e ritornate, osservate come lo fate e come vi sentite. Sentite cosa si potrebbe essere svolto, indagate e apprendete il vostro essere nascosto. Iniziate a farvi delle note. In questo modo, l’oceano oscuro che teneva chiuse tante cose, diventa sempre più chiaro e più trasparente. Durante tutti questi avvenimenti – della nascita della Nuova Terra, dei vostri viaggi notturni nelle sale del trapasso e della rivelazione del vostro Spirito – cambiano cose decisive nel vostro proprio orientamento. I vostri movimenti verticali e orizzontali si scambiano i loro posti. Le due immagini successive mostrano il cambiamento della vostra croce della vita: del ramo orizzontale tra il Bene e il Male e del ramo verticale tra la vostra nascita e la vostra morte. Sul vostro Orizzontale siete o buoni o cattivi, sul Verticale o nati o morti. Queste erano le grandi illusioni della vostra vita, perché il Bene e il Male hanno scambiato di continuo i loro ruoli e così anche la nascita e la morte. Loro hanno danzato insieme. Perché anche voi avete danzato e scambiato i ruoli. Esistevano vite corporee in cui eravate inquisitori dalla parte dei buoni che, nel nome di Dio, portavano gli eretici sui roghi, nella profonda convinzione di essere nel giusto. In altre vite eravate ladri, collezionavate teste di altri come trofei – ed eravate profondamente convinti della vostra correttezza. Centinaia di vite le avete trascorse sulla parte finale buona del ramo e avete ucciso nel nome del Bene. Centinaia di altre vite le avete trascorse sulla parte finale cattiva del ramo, conducendo con dedizione le vostre battaglie, perché Dio lo avrebbe voluto. E non era importante per cosa vi eravate decisi, perché finché vivevate su una parte sola del vostro ramo, eravate convinti che fosse giusto. Ma infine arrivò una spanna di vita in cui entrambi erano in voi: sia il Bene che il Male. Volevate terminare il gioco e fondere i due poli. Quindi li avete attivati in voi, cercando l’equilibrio. D’un tratto non eravate più capaci di dire: questo è bene e questo è male. Entrambi diventavano tutto ed entrambi diventavano niente. Così siete entrati in un vortice e alla fine dei tempi non potevate più discernere, non potevate più reggere i vostri valori e giudizi. La vostra intera consapevolezza di oscurità e luce scorreva verso di voi, sul ramo orizzontale della vostra croce della vita – e portava al fallimento il vostro intero orientamento e la vostra morale. Ora si fondono le dimensioni nei vostri viaggi notturni e in quelli giornalieri. Direzioni si invertono all’opposto. Vie che i corpi e lo Spirito intraprendevano nei loro giorni e nelle loro notti, cessavano di esistere. L’oscurità umana scorre dal basso, su negli spazi della vostra compassione, del vostro amore e della vostra dolcezza – fondendosi con loro. La luce umana scorre dall’alto, giù nelle sfere oscure dei vostri dubbi, paure e sensi di colpa – fondendosi con esse. È la danza dei poli, la danza del vostro pensare e sentire, la danza di tutte le confusioni e dolori. Il controllo impellente danza con la tranquillità placata. Il dubbio contraddittorio danza con la chiara certezza. Sentimenti di colpa strazianti danzano con l’innocenza infantile. La nuda paura dell’esistenza danza con la gioia irrefrenabile. Sono danze di trasformazione. Il flusso terreno orizzontale cambia la sua direzione e fluisce ora verticalmente. Lo Spirito respira dentro il mondo ristretto del corpo e ritira il vostro sentire e pensare dal sottofondo della paura e dell’amore, dalla costrizione e dalla calma, dalla gioia e dall’aggressione, il non voluto e tuttavia accaduto entrano in un potente scorrere – vorticando su e giù e perdono la loro identità – dimenticando chi erano. In mezzo a questa tempesta giace un occhio, l’essenza dell’infinito Essere nel silenzio – un abisso, un gorgo o un buco nero che da tanto tempo non è più nero – il canale di Metatron che porta la vita morta e la morte viva nella trasformazione, indietro nel ciclo dell’Essità viva. È la morte di tanti corpi umani, durante questa trasformazione, lo sprofondare e il trasbordare di coloro che non vogliono sopportare il vortice della trasformazione sulla Terra. Ma l’occhio nella tempesta garantisce che nessun’anima si perda, anche se il caos infuria. È un universo della vita, un centro del silenzio in un gigantesco movimento. È il presente del vostro respiro divino – e uno svolgimento passeggero nella storia infinita della vostra vita.

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