lunedì 1 novembre 2021

I 9 punti chiave della filosofia di Louise Hay

I 9 punti chiave della filosofia di Louise Hay
 


Louise Hay ha sempre affermato di non essere una guaritrice. Non guarisce nessuno. Il suo lavoro è una pietra miliare nel cammino. Qualcuno di voi ha già lavorato molto su se stesso, e questa filosofia sarà una revisione e un approfondimento di quanto voi già sapete. Qualcuno di voi è nuovo a queste idee e sta solo ora cominciando il suo viaggio interiore, potreste trovare che i vostri interruttori vengono accesi!

Rendiamoci conto che ognuno di noi, me incluso, imparerà qualcosa che gli consentirà di migliorare la qualità della sua vita.

E' sempre possibile rilasciare vecchi schemi che ci hanno limitato per così tanto tempo. E' sempre possibile permettere alle nuove idee di entrare nella
nostra Coscienza. Idee che ci consentiranno di sbocciare in maniere che mai avremmo creduto possibili. Non si tratta di credere ma di provare, verificare.

In realtà tutti conosciamo già questi punti, ma spesso ce ne dimentichiamo. Come al solito non si impara ma si ricorda solo quello che si sa già.

 
1. CIO' CHE DIAMO CI RITORNA

Sempre. Questo messaggio circola da molto tempo. Ricordate la regola d'oro:"Non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi". Questa regola
d'oro non è stata creata per produrre colpevolezza. E' una legge della natura che tu sarai trattato esattamente come tratti gli altri. Questo si applica anche ai nostri pensieri. Se noi giudichiamo e critichiamo, anche con il pensiero, anche noi saremo giudicati e criticati. Se amiamo e accettiamo noi stessi incondizionatamente e accettiamo anche gli altri incondizionatamente, allora attrarremo persone nelle nostre vite che ci daranno lo stesso Amore Incondizionato e Accettazione. Pensieri di odio attraggono pensieri e azioni di odio. Pensieri di gelosia attraggono mancanza e perdita nelle nostre vite. D'altra parte pensieri di
Perdono attraggono salute e prosperità. Pensieri d'Amore portano non solo Amore nelle nostre vite ma più positività di quanto noi stessi possiamo immaginare. Creando uno sbilanciamento nell'universo, che dovrà compensare e quindi riceveremo. 
 
 


2. QUELLO CHE NOI PENSIAMO DI NOI STESSI E DELLA NOSTRA VITA DIVENTA REALE  PER NOI

Questo è il perché è importante esaminare in che cosa noi crediamo. Veramente troppo spesso ciò che crediamo deriva dalle credenze limitanti dei nostri genitori e della nostra società. Louise spesso chiede di sedere quietamente e di elencare i grandi temi della vita, scrivendo le credenze che abbiamo a proposito di questi argomenti. Tipo: che cosa credi a proposito degli uomini, delle donne, dell'Amore, del sesso, della salute, del tuo corpo, della mancanza, della prosperità, dell'età, del lavoro, del successo, e di Dio? E' sorprendente quante di queste credenze sono state acquisite all'età di cinque anni. Sicuramente, non tutte queste vecchie credenze sono rilevanti nella nostra vita presente. E' molto utile una "pulizia mentale" periodica. Dal momento che tutte le credenze sono scelte,
puoi anche scegliere quelle che ti sostengono e ti nutrono di più. C'è anche un corollario a questo punto: le parole che usiamo per descrivere le nostre
esperienze, creano la nostra realtà. Attenzione alle parole che si usano! Una delle scoperte più importanti della nostra era. Provate a mettere un registratore vicino al telefono e poi ascoltate quali sono le vostre parole ricorrenti. E il tono che usate. Le frasi fatte che utilizzate e quanto le utilizzate. 
 
 


3. I NOSTRI PENSIERI SONO CREATIVI

Questa è la più importante legge della natura che abbiamo bisogno di conoscere. Un piccolo pensiero non fa una grande differenza, ma i pensieri sono come gocce d'acqua. Si accumulano nel tempo. Ed è così che se continuiamo a ripetere gli stessi pensieri ancora e ancora, loro crescono, e la goccia diventa una pozzanghera, e la pozzanghera uno stagno, e lo stagno un oceano. Se sono positivi, possiamo galleggiare nell'oceano della vita. Se i pensieri sono negativi, possiamo affogare in un mare di negatività. Qual è il vostro normale atteggiamento quando vi svegliate la mattina? Se è un continuo lamentarsi e arrabbiarsi, quello sarà il tipo di giornata che avrete. Se è un'attitudine di speranza, fede, e amore, quello sarà il giorno che vivrete perché è quello di cui avete bisogno. Sedete quietamente per
qualche minuto e notate i vostri pensieri. Veramente volete il tipo di vita che questi pensieri creano? Scegliete pensieri che vi nutrono. I nostri pensieri sono creativi e tu sei il pensatore! Qualsiasi oggetto o impresa è stato prima un pensiero nella mente di qualcuno, un'idea. Che idea abbiamo di noi stessi?
Quante volte nella vita ci fermiamo a creare, pardon pensare, a quello che vogliamo veramente? Se vogliamo realizzare qualcosa ci dobbiamo pensare, visualizzare, portare attenzione. 

 
 4. NOI MERITIAMO DI ESSERE AMATI

Tutti noi. Voi e io. Non dobbiamo "guadagnare" Amore. Non dobbiamo guadagnare il diritto di respirare; noi respiriamo perché esistiamo. Noi siamo degni di Amore perché esistiamo. Noi dobbiamo sapere solo questo. Noi meritiamo il nostro proprio Amore. Non permettiamo alle opinioni negative dei nostri genitori o ai pregiudizi popolari della nostra società di abbassare la nostra luce. La verità del vostro Essere è che voi potete essere amati, se VOI lo credete! Ricordate, i vostri pensieri creano la vostra realtà. Ciò che l'altra gente pensa non ha niente a che fare con questo. Dite a voi stessi adesso: "Io merito di essere amato." 


5. AUTO-APPROVAZIONE E AUTO-ACCETTAZIONE SONO LA CHIAVE PER I CAMBIAMENTI  POSITIVI

Quando siamo arrabbiati con noi stessi, quando giudichiamo e critichiamo qualunque cosa facciamo, quando abusiamo di noi stessi, le nostre vite non funzionano. Le vecchie credenze negative a proposito di noi stessi sono solo vecchi modi di pensare e non hanno base nella verità. Come possiamo aspettarci che gli altri ci amino e ci accettino se noi per primi non ci amiamo e non ci accettiamo? "Io amo e accetto me stesso esattamente come sono" è il più potente pensiero che vi aiuterà a creare un mondo di gioia. 
 

 6. NOI POSSIAMO LASCIARE ANDARE IL PASSATO E PERDONARE CHIUNQUEIl passato esiste soltanto nella nostra mente. Trattenere vecchi dolori è un modo per punire noi stessi oggi per qualcosa che qualcuno ha fatto molto tempo fa. Questo non ha per niente senso. Troppo spesso noi sediamo in una prigione di risentimento auto-creato, e questo è un modo terribile per vivere. Libera te stesso. Perdonare non vuol dire giustificare il cattivo comportamento di qualcun altro; vuol dire lasciare andare il nostro risentimento su quella situazione. Chiunque, inclusi voi stessi, sta facendo il meglio che può in ogni momento, con la Comprensione, l'Attenzione, e la Conoscenza che ha in quel momento. Rinunciare al nostro risentimento e rimpiazzarlo con la comprensione libera noi stessi. Il Perdono è un dono a  noi stessi. 

 

 7. IL PERDONO APRE LA VIA ALL'AMORE

L'Amore è l'obiettivo. L'Amore Incondizionato. Come ci arriviamo? Attraverso la porta del Perdono. Il perdono è come gli strati di una cipolla. Qualche volta è meglio cominciare con il perdonare le persone che sono più facili da perdonare, muovendosi verso dolori sempre maggiori man mano che diveniamo più esperti in questo processo. E così possiamo "sfogliare" i dolori uno ad uno fino a che non arriviamo ad un livello più profondo di comprensione. Troveremo l'Amore ad aspettarci. Amore e Perdono vanno mano nella mano. 



 8. L'AMORE E' LA PIU' POTENTE FORZA DI GUARIGIONE CHE C'E'

L'Amore stimola il nostro sistema immunitario. Noi non possiamo guarire, o diventare interi, in un'atmosfera di odio. E mentre impariamo ad amare noi
stessi diventiamo potenti. L'Amore ci aiuta a passare da vittime a vincitori. Il nostro Amore per noi stessi ci attrae verso quello di cui abbiamo bisogno per il nostro cammino di guarigione. Le persone che si sentono a posto con se stesse sono attraenti naturalmente. 

 
9. SEMPLICEMENTE DECIDETE DI VOLERE


Non è necessario aspettare di sapere come fare tutte queste cose. Tutto quello che dobbiamo fare è volerle fare. Perché i nostri pensieri sono creativi. Se avete un pensiero, "Io voglio cominciare a rilasciare il giudizio, o a perdonare, o ad amare me stesso", voi state mandando quel messaggio nell'Universo. E nel ripeterlo ancora e ancora, mettete in moto le Leggi dell'Attrazione. Nuove strade si dispiegheranno per aiutarvi. L'Universo vi ama ed è lì pronto ad aiutarvi a manifestare qualunque cosa voi decidiate di credere e di pensare. Sii veramente desideroso di avere una buona vita!

BREATHARIANISMO

 BREATHARIANISMO

Un sacro viaggio individuale

(Intervista a Jasmuheen* apparsa sul Bangkok Metro Magazine del gennaio 1997)

Domanda: Che cos'è esattamente il breatharianismo, e in che cosa consiste? Dove e quando è sorto?

Risposta: Il breatharianismo è sorto all'alba dei secoli. La Mente Universale indica che ci fu un tempo in cui tutti gli esseri erano sostenuti da forze praniche. Breatharianismo è la capacità di assorbire tutti gli elementi nutritivi - vitamine e cibi dei quali si ha bisogno per avere un veicolo fisico sano - dalla forza vitale universale o energia chi. Colui che lo pratica non ha bisogno di cibo. Se si vuole divenire breathariani occorre esercitare il dominio sulla propria mente, attuare cioè una consapevole riprogrammazione della memoria cellulare, eliminando ogni convinzione limitativa e meschina.

Domanda: Come si diventa breathariano e quali sono i requisiti?

Risposta: Come detto, il problema sta nella capacità di porsi in sintonia. La ricerca indica che gli esseri umani hanno un sistema basato su quattro corpi: fisico, emozionale, mentale e spirituale; sistema paragonabile a una chitarra a quattro corde. Ciascuna corda rappresenta una nota, e quando è accordata, la musica che ne scaturisce (come la vita che si vive) è magica: allo stesso modo un essere umano acquista armonia e capacità illimitate. Se è invece in disarmonia, l'individuo, come uno strumento scordato, proverà malessere emotivo, fisico e mentale. I requisiti per essere un breathariano consistono unicamente nel forte desiderio di non avere limiti e di condurre la vita al massimo potenziale. Questo significa esaltarsi sino al punto di aprire la mente a seducenti possibilità. Significa avere il cuore pieno di gioia e gratitudine per il dono che ci è stato elargito di creare e di essere testimoni della grandiosità della creazione. Significa avere la capacità di assorbire tutto quello che desideriamo da tutte le dimensioni, attraverso questi cinque sensi cui si aggiungono i due sensi più sottili: l'intuizione e il sapere. vivere di luce è semplicemente una conseguenza naturale del viaggio e dell'esperienza di essere assolutamente perfetti.

Domanda: Quanti breathariani vi sono nel mondo e dove si trovano?

Risposta: Per quel che ne so, oltre 200 persone dell'area oceanica sono coinvolte in questo movimento. Da circa quattro anni ho intrapreso questo particolare viaggio iniziatico, e la mia attività attuale è molto differenziata; comunque, a causa dei miei continui spostamenti vengo a conoscenza di molte iniziative al riguardo. Non si conoscono però nomi e luoghi, e non vi sono documenti indicanti quanto il fenomeno sia esteso. Comunque si tratta di una pratica molto comune per gli sperimentatori dell'immortalità, per gli yoghi dell'India e dell'Himalaya: costoro vivono senza nutrirsi né dormire, e sono in grado di mutare a loro piacimento la temperatura corporea.

Domanda: Quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi di questa pratica?

Risposta: Uno dei primi vantaggi di cui potei godere di una incredibile luminosità del mio essere, una ampiezza nel sentire, un percepirmi carica d'energia, estesa, multidimensionale. Tutti benefici derivanti dal lasciarsi sostentare dalla scintilla divina che è in noi. Ricordo il primo giorno in cui provai la sensazione di non essere più limitata dalla realtà fisica, ma di essere completamente libera. Libera di scegliere. Libera di creare. Libera di studiare, di ricercare, e quindi di mettere in pratica questi nuovi modi di essere e di pensare. Ogni giorno sento che la vita è un dono, e per questo ringrazio la forza creatrice per la gioia che mi concede di vivere questa esperienza fisica. Cerco di avere sempre presente il dato di "essere un ente spirituale che vive un'esperienza umana". Sento che tutto è meraviglioso, in quanto essere spirituale la cui essenza si fonda sulla legge di risonanza, la quale opera - a vari gradi e in tutti i campi - in maniera elettromagnetica.

Per quanto concerne altre prerogative, in molti si elevano i livelli energetici e con questi la capacità terapeutica, la chiaroveggenza e la sensibilità uditiva. Ad alcuni ricrescono i capelli, ad altri i capelli grigi riacquistano il loro colore naturale. Badate che ciò non dipende dal tipo di alimentazione, ma dalla acquisita libertà di scelta.

Ribadisco infatti, che nessuna cellula del mio corpo ha bisogno di essere alimentata per vivere. Avendo la consapevolezza di ciò, sia a livello teorico che pratico, so che ha ben poca importanza il fatto di mangiare odi non mangiare. La mia predisposizione naturale è di vivere di luce. Poterlo fare è così semplice che potrei dire faccia parte dei data base della mia memoria. In ogni caso la mia ricerca e il comunicare quanto vado apprendendo, serve a facilitare ad altri questa pratica iniziatica. Pratica che se ormai non mi preoccupa più, essendo attivamente impegnata nel M.A.P.S., è rivolta ad insegnare agli altri il vero potenziale umano. In tal modo l'energia debilitante della sfiducia, determinata da paura ed ignoranza, può essere trasformata nella luce della conoscenza.

Nella mia ricerca e nei viaggi compiuti nella regione oceanica, ho tratto alcuni insegnamenti che riassumerei nel modo seguente:

In quest'opera siamo come delle cavie che sperimentano una possibile soluzione del problema della fame nel mondo. La pratica del digiuno è d'antica origine, ma è stata dimenticata dal mondo moderno industrializzato. La sfida principale per noi consiste nello spingere la gente al di là dell'abituale sistema di vita, dei valori comunemente accettati. Dobbiamo quindi, per realizzare questo nostro scopo ed estendere questa nuova conoscenza al mondo intero, disattivare questa energia negativa prodotta dal timore a dalla sfiducia.

Molti di noi hanno tratto risultati positivi dalla loro ricerca, studiando metafisica, prima a livello intuitivo, quindi a livello consapevole, durante molte vite. Ora, dal momento in cui ricordiamo e riponiamo la nostra fiducia in questa conoscenza, comprendiamo che questa pratica iniziatica può determinare un senso di sconforto nella massa inconsapevole. Questi sono argomenti di discussione riservati a menti superiori: solo coloro che hanno attivato i quattro quinti del loro cervello sono in grado di comprendere e di apprezzare i nostri ideali e le nostre visioni. In seguito a questa nostra opera di diffusione - molti non conoscono neppure il processo della reincarnazione - speriamo di piantare dei semi di speranza, d'amore e di gioia nei cuori di tutti coloro che intuiscono il valore di questo insegnamento che affratella l'umanità. Il problema non consiste nel mangiare o nel non mangiare. Per le culture economicamente sviluppate ed industrializzate il vero problema consiste nel riuscire ad essere liberi nel proprio essere come nelle proprie scelte, alla cui base non deve albergare alcun senso di paura. Per le civiltà e le regioni che soffrono la fame, si tratta della libertà dal bisogno di cibo e quindi dalla morte provocata dalla sua mancanza. Stiamo offrendo all'umanità la possibilità di scegliere di creare collettivamente un modello di realtà che rechi una trasformazione positiva individuale e planetaria, che porti ad onorare tutte le forme di vita. La durata di questa azione dipende da quanti cuori e quante menti vorranno udire e comprendere questo messaggio per poi agire di conseguenza.

La nostra attuale missione è di ambasciatori del M.A.P.S. e il mio specifico ruolo è quello di  Essere senza limite.

Stiamo apprendendo insieme, insegnando insieme, dimostrando insieme. I miei compagni di viaggio trovano che il problema principale consista nell'alienazione sociale derivante da questa scelta, vi sto che la maggior parte delle civiltà occidentali consuma il cibo essenzialmente per un piacere emotivo; vale a dire che l'agire sociale si fonda principalmente sul mangiare. Un altro problema, ancora legato al cibo, è il senso di noia derivante dal non mangiare e quindi dal non gustare il cibo, si che un forte disagio investe coloro che si nutrono soprattutto per piacere. Molti breathariani hanno pertanto scelto di mantenere la possibilità di provare il piacere del palato consumando ad esempio un biscotto al cioccolato una volta al mese, o altro che li soddisfi.

Una volta appreso e dimostrato che il nutrimento proviene interamente dalle frequenze più elevate e più sottili dell'energia pranica (che indichiamo come energia fotonica), si ottiene la liberazione dal preconcetto bisogno del cibo. A questo punto si può indulgere al consumo di qualche alimento per il solo senso del gusto e del piacere, non per bisogno. Stiamo ancora indagando sulla profondità e complessità della psiche umana per quanto concerne la connessione del mangiare, quale attività fondata su basi emotive, con questo aspetto di noia. Come dice Sai Baba, una volta dominato il senso del gusto, si riesce a dominare tutti gli altri sensi.

Domanda: Si possono determinare rischi per la salute, problemi o carenze (di ferro ad esempio, o di vitamina B 12)?

Risposta: Riprendendo la domanda precedente, affermo che la vita è prana. Se una persona sceglie di essere alimentata dalle forze praniche, queste gli apportano tutte le vitamine e le altre sostanze necessarie per mantenere un corpo fisico, che nell'auto-rigenerarsi, diviene immortale. Da ciò si deduce che il sentirsi stanchi o avere problemi di salute deriva esclusivamente da un atteggiamento mentale, dal non aver saputo trasformare la propria struttura mentale/cellulare da cui si originano le proprie convinzioni. Personalmente non consiglierei questo viaggio iniziatico a chi non è ancora riuscito a sintonizzare il proprio campo energetico su questa nuova armonia, a chi non abbia appreso questa metafisica o la "legge universale dei quanti". Perché questa pratica sia proficua e non produca danni, occorre saper esaltare il nostro intelletto attraverso la ricerca e superare ogni preconcetto limitante.

Domanda: Il corpo e' soggetto a mutamenti fisiologici?

Risposta: Attraverso questa pratica di dominio della mente, si potrà cambiare a proprio piacere la forma del corpo. E ciò lo chiamiamo riplasmazione. Il nostro lavoro consiste nell'attivare e quindi utilizzare i quattro quinti del cervello, dove alberga la consapevolezza più elevata. Di solito si è troppo presi dalla "mente inferiore" tesa alla sopravvivenza nella realtà fisica, per poter esplorare il pieno potenziale umano. Ma una volta ottenuto il completo dominio dei bisogni elementari, allora si è liberi di esplorare la coscienza superiore, attraverso la meditazione ed altre pratiche tradizionali. Questa nuova coscienza ci permetterà allora di godere del nostro Essere illimitato.

Dal punto di vista fisiologico, la ghiandola pituitaria e quella Pineale, nell'accrescere le nostre capacità, fanno sì che la telepatia diventi prerogativa normale di molti individui. Una cosa che vorremmo fare è documentare questo lavoro con filmati, utilizzando macchinari moderni in grado di leggere i campi di energia, con la partecipazione di terapeuti accreditati sia nell'ambito della medicina tradizionale che di quella elaborata in ambito New Age: così fece il Dalai Lama nel 1991 in collaborazione con l'Università di Harvard. Stiamo pertanto cercando chi sia interessato a finanziare e sostenere questo progetto.

Domanda: Che cosa accadrà agli organi dell'apparato digerente? Si atrofizzeranno o si ridurranno?

Risposta: Se si osserverà il corpo all'interno, si potrà vedere un fiorire di energia, simile ad un'onda, che lo magnetizza. Ciò dipenderà dalla vostra decisione e dal vostro comando di venire alimentati pranicamente. Il prana allora affluisce attraverso i pori della pelle. Ciò mi fa ricordare il modo di nutrirsi delle balene, che filtrano ettolitri di acqua per nutrirsi del plancton. Il guardare allora gli organi, le ossa, il flusso sanguigno, produrrà un'impressione meravigliosa. Quel che di solito "vedo" è un riflesso di salute vibrante. Questa "diagnosi" interna basata sulla lettura intuitiva dei campi d'energia, la si raggiunge attraverso l'attivazione del sesto senso. La diagnosi dipende molto dall'essersi liberati delle scorie cellulari. É scoria un pensare negativo, un sentire negativo ed un alimentarsi con sostanze nocive.

Attraverso tecniche tradizionali si producono fenomeni facilmente comprovati: il metabolismo cambia e lo stomaco si riduce, dal momento che non è più impegnato nella "normale" funzione digestiva. Molti di noi hanno utilizzato terapie alternative, sia tradizionali che non tradizionali, ed hanno ottenuto risultati positivi. L'azzardo è dovuto al fatto che molte pratiche nel mondo occidentale non sono mai state sperimentate, per cui non si hanno modelli con i quali confrontarsi. In generale, comunque, una volta che si è riusciti ad alimentarsi col prana, la parte fisica non ha più patito malesseri di alcun genere.

La digestione e l'alimentazione costituiscono due problemi separati. Che gli organi, il sangue e le ossa, vengano nutriti con la so-stanza eterica del prana o con la sostanza fisica del cibo, essi manterranno e dimostreranno perfetta salute e vitalità. Per poter compiere una autodiagnosi, suggerisco che l'individuo richiami alla memoria il tempo in cui gli organi erano ben allenati nell' operare questo raffinato lavoro energetico e comandi piena consapevolezza di ciò:

questo faciliterà la pratica di una diagnosi energetica. Si tratta di un'azione puramente intuitiva che ci pone in grado di sintonizzarci e di connetterci con la Mente Universale o con la coscienza superiore. E comunque fondamentale tener presente il fatto che possiamo soltanto attrarre una vibrazione che rispecchi la nostra propria consapevolezza.

In sintesi diciamo allora che gli organi si mantengono in forma, quindi migliorano, raggiungendo la piena salute, nella misura in cui si esercita il completo dominio del corpo: allora si sperimenta una consapevole e illimitata capacità di creare la realtà. La sfida dell' alimentazione pranica è uno dei più potenti mezzi che conosco per verificare il potere della pura scintilla di energia che realmente ci sostiene. Senza di questa non potremmo vivere. Senza questa non conosceremmo il piacere, la gioia, oppure l'illimitato. Ecco il modo per richiamare tale potere: «Cara potente presenza dell'Io sono, io ordino il completo dominio di tutti i miei corpi inferiori, affinché tu possa manifestarti completamente. Io adesso esprimo completa-mente Magia Divina e Dominio e Paradiso in tutti gli ambiti, in alto come in basso. E così sia!». Che grande enunciato!

Un atteggiamento e un pensiero positivo producono una positiva esperienza di vita.

Oppure evocate la forza divina che è in voi, il Maestro interno, Dio, Padre o Madre creatori, o quel che voi volete.

Domanda: Che cosa accade agli organi del gusto? Forse si atrofizzeranno?

Risposta: Un grosso problema per chi vuole intraprendere questa pratica è la perdita del gusto, dei piaceri del palato. E importante non assumere un atteggiamento negativo in tal senso, sì da creare una dipendenza emozionale dal cibo, per cui possiamo continuare ad indulgere ad un piacere intermittente del cibo. Quel che abbiamo sperimentato è che le persone, quando smettono di mangiare, divengono desiderose di sapori molto forti o molto dolci, oppure oscillano fra le due tendenze. Con un po', del sapore desiderato si rimuove tale bisogno, mentre parallelamente si utilizzano metodi di riprogrammazione per eliminare la dipendenza dal cibo. E nostra intenzione che questa pratica sia piacevole e non negativa.

Domanda: E possibile tornare a mangiare? Possono sorgere dei problemi?

Risposta: La maggior parte della gente che compie questa pratica torna a mangiare senza alcun problema, e facilita questo ritorno all'alimentazione solida mediante ingestione di liquidi: dal brodo si passa alla frutta e alla verdura per giungere in fine a una normale alimentazione. La ragione principale per la quale la gente ricomincia a mangiare sta nella pressione sociale, nello stancarsi di apparire un diverso. Notate che del resto questa pratica non attrae molte persone; la maggior parte della gente che ne sente parlare, conclude o che è impossibile non alimentarsi, oppure pensa che non valga la pena di privarsi di qualcosa di così piacevole come il mangiare.

Domanda: Costituisce un problema la disidratazione? Che cosa bevono i breathariani? Soltanto acqua o anche altre sostanze liquide? Che cosa pensa della caffeina, dell'alcool o di altri stimolanti?

Risposta: Ci sono persone che non mangiano e non bevono, ma la maggior parte dei breathariani del mondo occidentale mantiene il rituale socializzante di una tazza di tè, per non essere completamente alienati. La maggior parte non indulge in alcolici, in quanto hanno un effetto negativo sui cambi di energia del corpo. Alcuni però pensano di potere, attraverso il dominio esercitato dalla mente, trasmutare in luce tutto quel che viene ingerito. Io personalmente preferisco sempre una buona tazza di tè!

Domanda: Ci possono essere problemi con la maternità? Una breathariana può allattare?

Risposta: Ho conosciuto solo una donna che ha partorito praticando il breatharianismo. Non ha avuto problemi di allattamento e il bambino era perfettamente in salute. Si ritorna a quello che è un problema mentale. Occorre una trasformazione mentale, occorre rendersi assolutamente conto che quando ci si nutre della forza vitale universale, il corpo fisico rimane vitale e gode di ottima salute.

Domanda: Si può divenire breathariani sin dalla nascita o c'è un'età minima per questa pratica?

Risposta: Molti bambini che vengono attualmente al mondo non provano il desiderio di mangiare. E una conseguenza naturale del loro elevato grado vibratorio e dell'alto livello di coscienza raggiunto. Per quanto concerne l'età minima, dipende dalla famiglia in cui si vive e dall'ambiente sociale, perché molti bambini vengono facilmente influenzati, al di là delle loro capacità innate. Sovente vengono limitati nelle loro capacità intuitive dagli adulti, che proprio per la loro età pensano di avere una maggiore conoscenza (principio discutibile a livello esoterico).

Domanda: Il breatharianismo può danneggiare la crescita, lo sviluppo fisico? Esistono dei breathariani grassi?

Risposta: Coloro che attuano questa pratica sono sempre in armonia, hanno un completo dominio sulla loro struttura molecolare e possono regolare a piacimento la loro misura corporea e la loro figura attraverso una riprogrammazione. Il corpo è un computer biologico, la mente è il software, la vita è la stampa. Se non piace la vita o un suo aspetto, si può riprogrammare il software. Un pensare positivo produce una vita di valore, un pensare senza limiti produce una vita senza limitazioni.

Per quanto concerne la domanda sui "breathariani grassi", dico che ci sono persone che hanno intrapreso questa pratica con l'intenzione di dimagrire. Ma poiché questa è una iniziazione sacra adatta al guerriero dello spirito, non sono stati in grado di continuare a seguirne i dettami, per cui hanno ricominciato a mangiare. L'intenzione di chi vuole intraprendere questo cammino deve essere pura. Al di là comunque di chi ricomincia a mangiare, considerate che il successo dell'iniziativa sta nel fornire un nuovo modello di conoscenza. La memoria cellulare deriva dall'esperienza di poter vivere mesi o anni alimentandosi col prana. Questa convinzione è trasferita nella memoria cellulare, cosa che determina un livello sottile ma potente di libertà.

Domanda: Che nesso ha questa attività col sonno? Tutti i breathariani praticano la meditazione? Sono ricchi di energia?

Risposta: I breathariani in maggior parte dormono la metà di quanto erano soliti dormire, odi quanto viene considerato giusto dormire. Essi dormono soltanto quando vogliono; di solito allo scopo di uscire dal corpo ed entrare in altre bande d'energia.

Per quanto concerne la meditazione, dico che costituisce il metodo più efficace per produrre armonia interiore. Essa ci permette inoltre di accedere all'illimitata natura della pura scintilla d'energia che è in noi. Molti breathariani hanno fissato la loro profonda consapevolezza in un eterno presente, e scelgono di meditare in maniera formale per la gioia del rimanere in silenzio senza distrazioni esterne, distrazioni ben diffuse nell'ambito della cultura occidentale. I livelli di energia sono fantastici, in particolare quando se ne ha piena convinzione. Ricordatevi di questo principio allorché intraprenderete il vostro viaggio iniziatico che vi porterà al dominio della mente sulla materia.

Domanda: Quali saranno gli influssi del breatharianismo sull'aspettativa di vita? È una fontana di giovinezza o conduce alla vecchiaia? Influenza la bellezza fisica?

Risposta: Non posso parlare a nome di tutti i breathariani, ma soltanto in base alla mia esperienza personale, per cui la mia immortalità fisica si sviluppa di pari passo con il principio del breatharianismo. L'indiano Giri Baia e Teresa Neumann, che ebbe le stimmate di Cristo, erano entrambi breathariani: essi invecchiarono serenamente e Teresa morì. L'essere un breathariano non garantisce l'immortalità fisica, a meno che non si riprogrammino la ghiandola pineale e quella pituitaria, affinché secernano soltanto ormoni vitali. Per essere fisicamente immortale occorre abbandonare il preconcetto per cui la morte è ineluttabile, e depurare i campi di energia dei corpi di tutte le impurità intellettuali, emotive e materiali (attinenti cioè all'alimentazione). È un'azione di purificazione e costituisce lo strumento armonizzato nella maniera più sublime nell'orchestra del divino, che si rivela nella realtà fisica. Ciò vuoi dire allora che la fontana della giovinezza è connessa con un nostro atteggiamento mentale. Dal canto mio posso dire di esercitare dominio sul mio veicolo (il corpo fisico) e di non esserne schiava, ed è mia intenzione perseguire lo scopo che mi sono fissata nella vita: elevare il mio corpo verso la luce o disfarmene allorché avrò con-dotto a termine la mia opera, piuttosto che provocane la morte per negligenza o eccessi. Aggiungo che poche persone hanno capacità sciamaniche e possono trasformare a loro piacere il loro aspetto fisico. Il valore del resto non sta nella bellezza fisica, ma nella bellezza vibratoria.

Domanda: Questa pratica influisce sul campo sessuale e sulle relazioni sessuali?

Risposta: Molti breathariani che hanno un loro partner, seguono sovente la pratica tantrica, o quella taoista, per cui i flussi di energia sessuale stimolano sia l'orgasmo cerebrale che quell6 sessuale. Questa pratica fa in modo che l'energia sessuale (chakra di base e chakra sacrale) venga incanalata assieme all'energia spirituale (corona e chakra frontali) e all'energia di un amore incondizionato (chakra del cuore) mediante la tecnica dell'orbita microcosmica (come indicato da Mantak Chia, l'autore del Tao Yoga dell'amore)**.

Molti possono scegliere il celibato, e non per mancanza di possibilità di esprimersi sessualmente, ma in seguito ad una trasformazione consapevole della vita sessuale determinata dall'aver incanalato l'energia sessuale in una vibrazione creativa più alta, più raffinata. Le energie sessuali devono essere trasformate in una più elevata vibrazione oppure utilizzate per la procreazione o indirizzate mediante una pratica tantrica.

Domanda: I breathariani possono avere bambini? Ci sono breathariani che concepiscono?

Risposta: Certamente!

Domanda: Esiste un'organizzazione internazionale di breathariani e se esiste come funziona? I breathariani costituiscono un gruppo omogeneo o un movimento religioso?

Risposta: Assolutamente no. Per conto mio l'essere breathariana costituisce il 2 per cento del mio io, comunque e qualcosa di positivo che, assieme ad altri, sto sperimentando. La nostra accresciuta energia ha poi creato una serie di ramificazioni tese a combattere la fame nel mondo. Col nostro operato stiamo semplicemente cercando di fare in modo che la gente acquisisca un nuovo modo di essere che le permetta di liberarsi del bisogno del cibo, del dormire e persino delle costrizioni del tempo. Il controllo della temperatura del corpo, visto che questo non richiede cibo o sonno, è un derivato dell'essere senza limite e in grado di sfruttare il nostro pieno potenziale. Queste pratiche sono seguite da innumerevoli yoghi.

Disse Gesù: «Tutto quel che ho fatto lo potete fare anche voi, e meglio».

       Come già detto, sono una ambasciatrice del M.A.P.S., che è il movimento di una Società Positiva Ridestata. Coloro che sono interessati alla trasformazione personale e planetaria, per il bene di tutti, sono i benvenuti in quest'azione di sostegno, senza distinzione di credo religioso o altro. Il nostro notiziario, la Elraanis Voice, è dedicato alla ricerca e alla divulgazione di una illuminazione sia individuale che collettiva, che si rifletta in ambito sociale, economico, educativo e politico.

Domanda: Vi sono dei breathariani famosi?

Risposta: Il conte di Saint Germain, che compose le opere attribuite a Shakespeare: non lo si vide mangiare né bere in pubblico, e mantenne per secoli un'età indefinita. Maestri come Sai Baba, Babaji ed altri yoghi dell'Himalaya, i quali non hanno bisogno di alimentarsi. Altri maestri spirituali sono rimasti per 40 giorni senza acqua né cibo. L' "immortalista" più ragguardevole si dice sia Bhartriji, yoghi di duemila anni. Secondo Leonard Orr, il fondatore del Rebirthing, Bhartriji ha la sua residenza in un ashram nel villaggio di Bhartara, nel distretto di Alwar, nello stato indiano del Rajasthan.

Ecco ora in sintesi alcuni vantaggi derivanti dall'alimentarsi con la luce:

- Quel che non si spende in cibo lo si può spendere in vestiti:

bel vantaggio per le ragazze!

- Sarà dimezzato o annullato il tempo dedicato al sonno.

- Non dovrete perdere tempo per l'acquisto del cibo, per cucinare e per la pulizia della cucina.

- Avrete poteri metapsichici, come la chiaroveggenza, e il vostro essere acquisirà una luminosità straordinaria.

- Acquisirete un'energia illimitata ed altro ancora!

 

*JASMUHEEN è conosciuta a livello internazionale per l'adesione ai "Breatharians", un gruppo australiano che per primo ha intrapreso la strada dell'alimentazione pranica.

Da oltre venticinque anni pratica la meditazione e si occupa di ricerca metafisica.

Attualmente, illuminata da una "guida interiore", si nutre di "luce liquida", ottenendo da ciò un potere rigenerativo delle cellule senza aver bisogno di nutrirsi di cibo.

È ambasciatrice del "Movement of a Positive Awakened Society' (Movimento per una Società Positiva Risvegliata) che si impegna attivamente per la 'trasformazione personale e planetaria" e che diffonde il proprio pénsiero attraverso la rivista The Elraanis Voice.

 **MANTAK KIA: Tao yoga dell'amore, edizioni mediterranee Roma.

Accrescere la capacità di ascolto.

 

Accrescere la capacità di ascolto.

Quindici principi per Ascoltare la nostra Guida Interiore.

 

 

Ecco alcuni passi necessari per accre­scere la capacità di ascolto; essi implicano l'osservazione dei nostri processi mentali. Dovremmo rimanere vigili e non cadere in qualcuna di queste trappole.

 

1. Al bando i preconcetti. Creare uno spazio pulito

 

Prima di connetterci con il nostro intuito (la Guida Interiore), possiamo convogliare i nostri sforzi per mettere da parte ogni preconcetto sulla risposta alla domanda fatta, sulla direzione che dovremmo seguire e sulle scelte che dovrem­mo operare.

 

2."Monitorare" i pensieri su ciò che ci appare "un'ingiustizia', percepita o reale

 

Se durante la giornata pratichiamo l'osservazio­ne dei nostri pensieri, vedremo come quelli concernenti "ciò che non è giusto" saltino fuori all'improvviso e come attecchiscano rapida­mente. Dovremmo essere determinati ad accan­tonarli e prendere atto degli effetti che provocano sulle nostre esperienze.

Pensare che ciò che è accaduto è "ingiusto" rap­presenta uno sforzo per mettere in atto ciò che avevamo previsto, e quindi giudicare gli altri in base al loro ruolo nella situazione. Dobbiamo abbandonare le nostre previsioni e seguire la Guida tramite l'ascolto per poter fare esperienza della pace.

 

3. Accettare gli altri: imparare ad avere fiducia

 

Possiamo imparare ad aver fiducia negli altri e a rispettarli, lasciando che sia la nostra Guida Inte­riore ad essere il giudice delle loro idee, delle loro azioni e delle loro apparenze. Non dobbia­mo accettare le convinzioni e le idee altrui, ma possiamo semplicemente permettere che queste fluiscano attraverso di noi, avendo la consape­volezza che non possono farci del male o influenzarci in nessun modo, a meno che non siamo noi stessi a volerlo. Scopriremo che le idee in contrasto con le nostre convinzioni sva­niranno e che le persone che le hanno espresse perderanno la loro corazza quando le accettere­mo senza giudicare ciò in cui credono, dimo­strando loro di stimarle.

 

4. Tutto è utile per la scoperta della verità. Manteniamo una mente aperta

 

Tutto e tutti possono aiutarci a scoprire e diven­tare consapevoli della verità. Le persone che incontriamo può darsi siano in contatto con la verità in modi diversi dai nostri, ma tale diversi­tà può aggiungere nuove dimensioni alla nostra cognizione del vero, piuttosto che creare conflit­to. E molto raro riuscire a percepire una situa­zione nella sua interezza. Gli altri possono for­nirci nuovi approcci che espanderanno la nostra capacità di capire, fino ad arrivare a prendere consapevolezza che noi condividiamo un'unica identità. La nostra natura è l'unità e la connes­sione, non l'individualità e la separazione.

 

5.    Continuare a cercare. Non arrendersi

 

La soluzione si trova sempre all'interno del pro­blema stesso, quindi dentro di noi. È necessario imparare a non ricercare la risposta altrove. Bisogna aspettare che la risposta al "problema" affiori nella nostra coscienza. Ignorare il proble­ma ed evitarlo, farà a che si ripresenti più tardi, ma su scala maggiore.

Per esempio, se qualcuno ci innervosisce, non dovremmo cercare un alleato che concordi con noi, per avere un temporaneo senso di sollievo. Dovremmo invece continuare a fare un'analisi interiore per ottenere delle indicazioni per ritro­vare la nostra tranquillità, andando oltre il pre­sunto conflitto con la persona in questione. Questo non vuoi dire necessariamente che dob­biamo cercare un accordo con quella persona, ma riconoscere il valore del suo punto di vista, così ci riconcilieremo con ciò in cui crede. Agendo in questo modo non saremo più in con­flitto, ma scopriremo di avere molti punti in comune.

Non serve, e non porta giovamento, trasformare ogni conflitto in un accordo, poiché ciò richiede negazione, falsità, coercizione e compromesso. La verità rimane in evidenza e le illusioni pas­sano. Lasciate che ciò avvenga e non insistete per trovare soluzioni immediate. Bisogna lascia­re il tempo alla nostra Guida Interiore di trovare una soluzione.

 

6.    Permettete alle idee di fluire. Essere come un fiume

 

Dobbiamo diventare come un fiume e non come una diga. permettendo alle idee di fluire in noi. In questo modo evitiamo di creare pressione. Quando facciamo opposizione alle idee, le giudi­chiamo e poi ci mettiamo sulla difensiva, stiamo creando una diga che accumula pressione nelle nostre menti e arresta il flusso delle idee. Dobbiamo aver fiducia che le idee giuste rimarranno e si svi­lupperanno dentro di noi mentre tutte le altre sem­plicemente defluiranno senza opporre resistenza. Bisogna essere in grado di discernere i nostri pen­sieri, ma non bisogna giudicare le idee degli altri.

 

7.    Identificare il problema. Cercare in pro­fondità e con onestà

 

Identificare con chiarezza il nostro problema e essere pronti ad essere onesti con noi stessi fa sì che tutte le resistenze interne possano essere portate in superficie. Spesso non otteniamo delle risposte perché non siamo disposti a rico­noscere il reale problema. Essere capaci di iden­tificarlo richiede onestà verso se stessi, una reale voglia di sapere e il non voler cercare una giustificazione alle nostre certezze del momento (la maggior parte delle quali potrebbero essere migliorate, ragione in più per non legarci a nes­suna di loro).

Capire il problema serve ad andare oltre, non a ricercare di risolverlo da soli. L'atto stesso di risolvere i problemi è un tentativo di renderli reali; invece andare oltre li riporta alla loro con­dizione di illusioni. Non esistono problemi, tutto è come deve essere.

 

8. Non sollecitate la risposta. Piuttosto siate pazienti

 

Non c'è bisogno di sollecitare la risposta poi­ché arriverà al momento giusto per tutti coloro che ne saranno coinvolti.

Non di rado scopriamo di aver sempre avuto la risposta, ma o non capivano come metterla in pratica o non avevamo capito quale fosse la domanda reale o il problema. Quindi non erava­mo consapevoli di avere la risposta. La vera risposta è: «Non esistono problemi». Dobbiamo essere più amorevoli con noi stessi e con gli altri, siamo perfetti così come siamo, ed anche gli altri lo sono. Sapendo chi è a tenere la situa­zione sotto controllo non dovrebbe essere diffi­cile avere pazienza.

 

9. La risposta è per noi, non per gli altri

 

Non siamo noi a dare la vera risposta, ma viene tramite noi. La risposta è unicamente per noi, quindi non dobbiamo prendere l'abitudine di fare domande per conto di altri. La mente che ha bisogno di chiarificazioni è la nostra e il lavoro deve essere fatto su di essa. Una volta che ne abbiamo preso atto, possiamo condividere ciò che sappiamo, nei limiti della nostra nuova visione delle cose, ma non con l'intenzione di cambiare o influenzare gli altri. Quando cadia­mo nella trappola di vedere gli altri che hanno bisogno di lavorare su certe problematiche, pos­siamo essere più che sicuri che siamo anche noi ad averne bisogno! Cercare di proiettare i nostri problemi sulle azioni degli altri è un vecchio stratagemma delle nostre menti "separate". «Il problema non sta in ciò che è scritto nelle stelle, ma in noi stessi». Nessuno può realmente farci del male a meno che non siamo noi che permet­tiamo alla nostra mente di accettare di venir attaccati. Nessuno può influenzarci a meno che non siamo noi a lasciare che le loro convinzioni o le loro azioni possano farlo. Ogni problema che percepiamo è solo nella nostra mente, non importa quanto sembri risiedere altrove, in ciò che qualcun altro ha fatto. Quando siamo aper­ti a cambiare idea, la risposta ci verrà data.

 

10. La risposta arriverò, potete esserne certi

 

Potete aver fiducia che la risposta arriverà, sicuramente. La troveremo. già qui. È impos­sibile cercare sinceramente l'aiuto di Dio e non trovarlo. La verità non può venire negata se non dalla parte illusoria della nostra mente che non vuole accettarla e cerca altre soluzioni che siano più di suo gradimento. La nostra Guida Interiore è sempre a conoscenza di ciò che necessita di essere corretto e ci sta vicino per offrire le sue indicazioni 24 ore su 24. È sempre disponibile.

 

11. Il vero obiettivo è la verità. Lasciate che sia l'unico

 

Dobbiamo essere chiari rispetto al nostro obiet­tivo e interrogare costantemente la nostra mente su quale esso sia. Cosa vogliamo trarre da que­sta situazione? Perché desideriamo questo risul­tato? Alla base c'è paura o amore? Riusciamo ad accettare cosa sta accadendo come una benedi­zione o lo viviamo come una disgrazia? L'unica meta che vale la pena di essere raggiunta, non importa in quale modo, è la verità. Noi abbiamo il desiderio che la verità ci venga rivelata, poi­ché solo la verità ci libererà e ci darà la vera pace.

Ripeto ancora una volta che l'unico requisito per ascoltare è desiderare realmente la verità.

 

12.      L'apertura mentale è la chiave. Alla sua base c'è la volontà

 

Dobbiamo rimanere aperti, perché è proprio l'a­pertura mentale la chiave. Bisogna aprire tutti i canali delle nostre "radioriceventi", anche a quei pensieri che riteniamo stupidi o inutili. La risposta si presenta sotto un numero infinito di forme, non dobbiamo preoccuparci di non tro­varla.

È qui adesso; solo non siamo pronti a vederla e accettarla.

Col trascorrere del tempo ci accorgeremo che la risposta è stata presentata sotto molte forme e ci viene ripetuta incessantemente fin quando non diventa evidente, riconoscibile e noi la facciamo nostra.

 

13.      Annotare i pensieri per poi analizzarli

 

Bisogna lasciarsi a disposizione del tempo per annotare le indicazioni che riceviamo, anche se pensiamo siano solo nostri pensieri. Quando li rileggeremo, rimarremo sorpresi di fronte a tutte le intuizioni significative e al loro contenuto. E necessario stabilire un orario fisso ogni giorno da dedicare esclusivamente all'ascolto. Non dovremmo limitarci ad ascoltare solo in quei momenti. La nostra costanza nel farlo ogni gior­no sarà ricompensata, possiamo scoprire il vero solo se lo desideriamo realmente. Quando non abbiamo più difficoltà nel seguire un certo ora­rio, sarebbe utile provare ad aumentarlo. Infine, diventerà possibile ascoltare in ogni momento della giornata. Tutto ciò è naturale quindi potre­mo arrivare a seguire la Guida Interiore in ogni istante e per qualsiasi cosa.

 

14. Avere fiducia in questo dono. Esso ci appartiene

 

Possiamo fidarci del dono di venire guidati, maggiore sarà la nostra fiducia, più diventerà manifesto. Abbandonare i nostri desideri, le nostre convinzioni e i nostri progetti richiede azione, però prima di agire dovremmo stare in silenzio e ascoltare.

Senza agire di conseguenza, l'ascolto diventa solo un gioco. Considerato alla stregua di un gioco non possiamo più farvi affidamento, in quanto possiamo fare esperienza solo di ciò in cui crediamo veramente. I "frutti" sono la dimo­strazione delle nostre credenze.

 

15. Le indicazioni sono affidabili. Ne rice­viamo più di quante ne usiamo

 

Maggiore è la fiducia che abbiamo nelle indica­zioni della guida, più sarà facile riceverne. Mi piace usare il termine "fiducia radicale": dipen­dere totalmente dalla Guida per ogni cosa. Ma non dovremmo percepire le indicazioni come pericolose e spaventose. Dal momento che ciò che sentiamo spesso non collima con il pensiero "del mondo", dobbiamo proseguire senza rice­vere la sua approvazione.

Così molti sono arrivati a fare a meno del biso­gno di indossare l'orologio, di pianificare in qualche modo la giornata o di fare un qualsivo­glia preparativo. Potremmo avere degli appunta­menti, ma non siamo vincolati ad essi; li fissia­mo solo per adattarci agli altri. Incontreremo le persone che dobbiamo incontrare. Saremo dove dobbiamo essere. Non dobbiamo starcene a casa per verificare questa teoria, ma andare avanti nella giornata nel modo che ci sembra giusto e che ci far star bene, tutto ci sarà dato.

Dopo tutto stiamo attingendo dal più importante canale di saggezza e conoscenza di tutto il creato. Questo potere d'amore e di verità, creativo e reale,

non trova né resistenze né rivalità. Come potremmo non avere una totale fiducia in esso?

 

 

FUNZIONA?

 

Come facciamo a capire se siamo riusciti

ad avere la risposta giusta?

 

 

 

 

In generale il pensiero "del mondo" non concorda con la nostra Guida Interiore, quindi il consenso "del mondo" non può costituire un indice di riuscita. Servono altri cri­teri per giudicare i nostri risultati.

Ecco alcune indicazioni che ci permetteranno di capire quando l'ascolto è "riuscito":

 

1. Sentire un "fremito di gioia"

 

Quando la risposta ci fa sentire un "fremito di gioia", dalla punta della testa alla punta dei piedi che ci fa venire voglia di dire «Ah!», que­sto è un buon segno. Sappiamo riconoscere la verità nel profondo. Alle volte viviamo la rispo­sta come un qualcosa che già sapevamo, ma che viene messo a fuoco; la sensazione può anche essere quella che ogni cosa sia tornata al suo posto, o come se la risposta abbia rimesso insie­me tutti i pezzi, fornendoci la soluzione del mistero. Oppure può esserci una sensazione d'armonia e di equilibrio, al di là dei bisogni materiali, un contatto con lo spirito al di là della forma.

 

2. Non sentiremo alcun tipo di pressione

 

Quando la risposta è accompagnata da un senso di fretta, di ansia o di pressione significa che non ci siamo ancora riusciti. Per quanto possa sembrare strano, la sola cosa da fare è continua­re ad aspettare e ascoltare, non lasciarci prende­re dall'ansia, andando avanti e indietro cercan­do di capire cosa fare, oppure cercare di risolve­re ciò che "sembra" richiedere una soluzione. Diventare consapevoli dell'arrivo della risposta porta rassicurazione, pace e sostegno. Il tempo non è un fattore, malgrado l'opinione opposta "del mondo".

 

3. Tutto fluisce

 

Dopo aver ottenuto la risposta tutto fluisce ed altre fonti ci daranno la conferma che ciò che abbiamo sentito è esatto. Queste conferme potrebbero arrivare tramite delle persone che ci telefonano riconfermandoci quell'idea o offren­doci il loro appoggio. Altre ancora potrebbero manifestarsi tramite delle canzoni, dei cartelloni pubblicitari, oppure tramite degli estranei che ci ripetono ciò che abbiamo ascoltato. Dal momen­to che queste conferme avvengono spontanea-mente, il loro sostegno ci mostra come ogni cosa sia interrelata armonicamente con noi. Non biso­gna cercarle, arrivano da sé. Gli ostacoli ci mostrano che ancora non siamo arrivati; il fluire ci prova che siamo sulla strada giusta.

 

4. Gli altri saranno d'accordo

 

Se la risposta implica altre persone, queste saranno d'accordo senza bisogno di esercitare su di loro alcuna pressione e alle volte il loro aiuto ed il loro appoggio andranno al di là delle nostre aspettative. Ma se non fosse così, non dobbiamo costringerli.

Non dobbiamo "vendere" loro le nostre idee o affaticarci per ottenere il loro sostegno; si faran­no avanti da soli e ci appoggeranno spontaneamente. Se stiamo realmente fluendo con la nostra Guida Interiore, tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci sarà dato. Potrebbe non essere quello di cui pensavamo di avere bisogno, invece lo sarà. Se questo non avviene, dobbiamo aspettare ulteriori chiarimenti. La Guida Interiore provvederà a for­nirci sia le risposte sia i mezzi per agire.

                               

 

5. Fare piacevoli e inattese scoperte

 

Le risposte, le indicazioni e i concerti che noi sentiamo attraverso l'ascolto assumeranno delle proporzioni che non avremmo mai osato sogna­re. Si svilupperanno in molti modi diversi ed altre persone vi porteranno il loro contributo. Queste idee sono positive per chiunque vi entri in contatto, cresceranno e si espanderanno sem­pre di più. Mai nessuno ci rimette, tutti hanno da guadagnare dalla realtà, se la scelgono consape­volmente.

 

6. Le idee continuano a ripresentarsi

 

Anche se accantoniamo le idee che sentiamo durante l'ascolto, si ripresentano di nuovo. In effetti, quando non siamo certi di una risposta, possiamo scriverla e poi aspettare. Se è giusta continuerà a ripresentarsi, oppure gli altri potrebbero continuare incessantemente ad espri­merla o a suggerirci di attuarla. La verità non ha bisogno della nostra protezione, quando la sosteniamo è una benedizione che porta piena felicità e gioia a tutti quanti. Questo "ripresen­tarsi non deve essere usato come scusa per posporre ciò che ascoltiamo.

Quando invece non siamo sicuri sulle indicazio­ni ricevute, aspettare serve perché la risposta continuerà a manifestarsi finché non avremo capito.

 

 

 

L'ascolto è una benedizione!

 

La cosa più meravigliosa riguardo l'ascoltare è tutta la felicità che ne deriva. Quando ascoltia­mo e mettiamo in pratica ciò che riceviamo, arrivano dei benefici ben al di là di quanto noi possiamo aver mai concepito senza la nostra Guida Interiore.

L'impegno ad educarsi all'ascolto, fosse solo per questa ragione, ha un incommensurabile valore. All'inizio potremmo vedere l'ascolto come un modo per ottenere risposte ai nostri problemi, ed anche così va bene. In seguito, ascolteremo per ricevere le incredibili intuizioni che questa esperienza ci porta. Alla fine, ascol­teremo perché si apre davanti a noi un percorso illimitato di pace e di gioia. La verità, in qual­siasi situazione arrivi, porta immensi benefici a noi e a chi ci circonda.

Ma oltre tutti i possibili impieghi dell'ascolto, il più importante di tutti è fare esperienza di quale benedizione derivi dalla pace interiore, dalla felicità e dalla consapevolezza del nostro essere illimitato.

 

 

(tratto da: Lee Coit, ”Ascoltare la propria Guida interiore”, Macro edizioni, da pag. 109 a pag. 129)

giovedì 2 settembre 2021

frasi spirituali.


  • Il risveglio spirituale è la cosa più essenziale nella vita dell’uomo, è l’unico scopo dell’esistenza. Khalil Gibran

  • La spiritualità è riconoscere la luce divina che è dentro di noi. Essa non appartiene a nessuna religione in particolare, ma appartiene a tutti. Muhammad Ali

  • La pace viene dall'interno. Non cercarla all'esterno. Gautama Buddha

  • La chiave per il successo è continuare a crescere in tutte le aree della vita. Mentale, emozionale, spirituale, oltre che fisico. Julius Erving

  • La differenza fra religione e spiritualità? La prima incomincia dove finisce l'altra. Claudio Lamparelli

  • Spiritualità significa risveglio. La maggior parte delle persone, pur non sapendolo, sono addormentate. Sono nate dormendo, vivono dormendo, si sposano dormendo, allevano i figli dormendo, muoiono dormendo senza mai svegliarsi. Non arrivano mai a comprendere la bellezza e lo splendore di quella cosa che chiamiamo esistenza umana. Anthony de Mello

  • Oggi passa un pò di tempo ad ascoltare il tuo silenzio interiore, e il silenzio tutt’intorno a te, nell’infinito. Swami Kriyananda

  • La religione ti chiede di inchinarti davanti al tuo Dio. La vera spiritualità ti invita a guardarti dentro. Marcello Mondello 

  • La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono. Einstein

  • Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare, trova un minuto per ridere. Madre Teresa di Calcutta

  • Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo: al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza. Cagliostro

  • Noi non siamo esseri umani che vivono una esperienza spirituale. Siamo esseri spirituali che vivono una esperienza umana. Pierre Teilhard de Chardin

Quello che mi ha spinto a lasciare la mia casa, la mia città ed andare in giro per il mondo portando con me solo i miei sogni e la mia forza di volontà, è stata la necessità di intraprendere una ricerca interiore e spirituale che potesse dare un senso ai miei giorni. Prima sentivo solo il tempo scivolare via dalle mie mani come sabbia che sfugge ai pugni chiusi. Oggi so che ogni granello della mia clessidra è vita vissuta, pienamente, consapevolmente, follemente.

Anton Vanligt, Mai troppo folle

Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. E’ inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé.

Tiziano Terzani

La pratica spirituale non riguarda gli aspetti esteriori dell’esistenza: il cibo, l’abbigliamento o cose del genere. La pratica spirituale avviene nei nostri cuori, nella nostra mente. Il vero cambiamento è interiore,  non ti curare dell’esteriorità.

Dalai Lama, La strada che porta al vero

Per gli uomini politici, gli ingegneri, gli scienziati, i muratori, i dottori, gli insegnanti, gli avvocati, per tutti, e in qualsiasi situazione, uno stato d’animo equilibrato e compassionevole è il fondamento della crescita spirituale.

Dalai Lama, La strada che porta al vero

La luce è sempre il sistema eletto per il lavoro spirituale. Immagina dunque, con molto amore, che sei completamente avvolto in una luce bianca e potente, dalla luce del sole,  immagina che sei immerso in essa e che ne sei tutto vivificato. Immagina che nuoti nei colori più puri, nei sette colori dell’arcobaleno; che ti fondi con essi, che la tua aurea ne è pervasa. In seguito pensa  che, uscendo da te, si propaghino nello spazio, verso tutte le creature che ami e verso il mondo intero.
Jean Spinetta, Tecniche Iniziatiche -La liberazione della Luce Interiore

Se un uomo non passa attraverso un risveglio spirituale, non può conoscere Dio.
Ramakrishna

Spiritualità personale significa vigilanza e apertura. Non solo io sono, non solo vivo, ma sono consapevole del mio essere e del mio vivere. E tutto in un unico atto.
Edith Stein

Spiritualità significa risveglio. La maggior parte delle persone, pur non sapendolo, sono addormentate. Sono nate dormendo, vivono dormendo, si sposano dormendo, allevano i figli dormendo, muoiono dormendo senza mai svegliarsi. Non arrivano mai a comprendere la bellezza e lo splendore di quella cosa che chiamiamo esistenza umana.
Anthony de Mello

Tutto il progresso spirituale si basa sulla lettura e sulla meditazione: ciò che ignoriamo, lo impariamo con la lettura; ciò che abbiamo imparato, lo conserviamo con la meditazione.
Sant’Isidoro di Siviglia

Alcuni non cercano la verità perchè hanno paura di trovarla
San Massimiliano Kolbe

Chi non medita è come colui che non si specchia mai
San Pio

Ho già detto altrove, e qui m’è forza ripetere– l’opera d’arte è creata dal libero movimento della vita interiore che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han corrispondenza tra loro e con l’idea madre che le coordina
Luigi Pirandello

Se conosciamo l’anatomia dell’uomo interiore, possiamo vedere la natura delle sue malattie al pari dei rimedi. Ciò che vediamo con gli occhi esterni è l’ultima materia.
Paracelso

I vostri due occhi fisici vi inducono erroneamente a pensare che questo mondo di dualità sia reale. Aprite il vostro occhio spirituale e vedete la vostra forma invisibile. Se, nel silenzio interiore, il vostro occhio spirituale è aperto, l’invisibile diviene visibile.
Paramhansa Yogananda

Tuffandovi profondamente attraverso l’occhio spirituale, vedrete la quarta dimensione, sfolgorante dei miracoli del mondo interiore. E’ difficile entrarvi, ma quanto è meraviglioso!
Paramhansa Yogananda

E sono entrato in un portone e dentro un grande ascensore e mi hanno fatto domande sulla mia vita interiore ed in qualcuna delle mie risposte c’era il tuo nome.
Francesco de Gregori

La rivoluzione interiore va fatta da sé per sé, nessun maestro o guru può insegnarti come fare.
J. Krishanamurti

Volgi il tuo occhio all’interno, e scoprirai migliaia di regioni, nel tuo cuore, vergini ancora. Viaggiale tutte, e fatti esperto di cosmografia interiore.
Henry David Thoreau

Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore.
Isabel Allende

Il giorno in cui cominci a comprendere quello che sai
è il giorno in cui inizi veramente a vivere
Maharaji

La meditazione è la continua ricerca interiore: chi sono io? che cos’è la Verità? che cos’è l’attività dell’ego? che cosa è amabile e che cosa non lo è? È meditazione pensare ai principi spirituali, cercando di scoprire il modo di applicarli alla propria vita
Sathya Sai Baba

Il successo esterno è conseguenza del successo che otteniamo dentro di noi. Se vogliamo davvero migliorare il nostro mondo esterno, cioè la nostra salute, le nostre relazioni, le nostre finanze, prima di tutto dobbiamo intervenire sul nostro mondo interiore. Robin Sharma, Il monaco che vendette la sua Ferrari