giovedì 15 maggio 2014

catari

La parola cataro viene dal greco katharòs, che significa puro. Dall’XI fino al XIV secolo, il catarismo si diffuse particolarmente in Lombardia, nell’Italia settentrionale, e in Linguadoca. Le credenze dei catari erano un misto di dualismo orientale e gnosticismo, forse importate da commercianti stranieri e missionari. Un’enciclopedia religiosa definisce il dualismo cataro come la credenza in due principi: uno buono, che governava tutto ciò che era spirituale, l’altro cattivo, responsabile del mondo materiale, compreso il corpo dell’uomo. 
I catari credevano che Satana avesse creato il mondo materiale, irrimediabilmente condannato alla distruzione. La loro speranza era quella di sfuggire al malvagio mondo materiale. I catari erano divisi in due gruppi: i perfetti e i credenti. I perfetti venivano iniziati col rito del battesimo spirituale, detto consolamentum. Veniva eseguito tramite l’imposizione delle mani, dopo un periodo di prova di un anno. Si riteneva che il rito liberasse il postulante dal dominio di Satana, purificandolo da ogni peccato e impartendogli lo spirito santo. Da ciò la designazione di “perfetto”, applicata all’elite relativamente esigua di coloro che agivano da ministri dei credenti. I perfetti facevano voto di astinenza, di castità e di povertà. Se sposato, il perfetto doveva lasciare il coniuge, perché i catari credevano che il peccato originale fosse il rapporto sessuale. 
I credenti erano persone che, pur non adottando uno stile di vita ascetico, accettavano il catarismo. Inginocchiandosi davanti al perfetto per rendergli onore, in un rito detto melioramentum, il credente chiedeva perdono e una benedizione. Per poter condurre una vita normale, i credenti stipulavano con il perfetto una convenenza, o accordo, in base alla quale avrebbero ricevuto il battesimo spirituale, o consolamentum, in punto di morte. 
I catari avevano la propria classe clericale che osservava il celibato e che esigeva il saluto con riverenza. Credevano che Gesù avesse parlato in maniera simbolica quando all’ultima cena disse del pane: “Questo è il mio corpo”. Rigettavano le dottrine della Trinità, della nascita dalla Vergine, dell’inferno di fuoco e del purgatorio. Mettevano quindi attivamente in dubbio le dottrine di Roma. Papa Innocenzo III decretò che i catari, chiamati anche albigesi venissero perseguitati e se necessario soppressi con la spada. 
Poi nel 1209, la popolazione di Béziers, nella Francia meridionale, fu massacrata. Il monaco Arnaldo Amalrico, legato pontificio a capo dei crociati cattolici, non mostrò alcuna misericordia. Il risultato fu il massacro di almeno 20.000 uomini, donne e bambini per mano di circa 300.000 crociati, guidati da prelati della Chiesa Cattolica. 
Poi il concilio di Narbona proibì ai laici di possedere una qualunque parte della Bibbia. La radice del problema per la Chiesa Cattolica era evidentemente l’esistenza della Bibbia nella lingua del popolo. Il successivo passo intrapreso dalla chiesa fu quello di istituire l’Inquisizione, un tribunale costituito per sopprimere l’eresia. Gli eretici condannati dalla Chiesa dovevano essere consegnati alle autorità locali, ed essere bruciati vivi, e lasciando alle autorità secolari l’effettiva esecuzione delle condanne a morte, la chiesa sarebbe apparsa libera dalla colpa di sangue. Con l’Inquisizione ebbe inizio un’era di persecuzione religiosa accompagnata da abusi, denunce false e anonime, assassinii, rapine, torture e morte lenta procurata a migliaia di persone che osarono dissentire dalla chiesa. In poche parole la libertà di espressione religiosa fu soffocata.i Catari non credevano alla resurrezione 
di Gesù, dei Vangeli, tenevono in considerazione solo quello di Giovanni. Secondo loro, era quello più attendibile. Si dice....che parte dei Templari appartenessero in gran segreto al catarismo. Molti Catari sfuggiti alla morte o alle persecuzioni della Santissima Chiesa, si trasferirono in Lombardia, concentrandosi per lo più sul lago di Garda. I Catari esistono tutt'ora, in silenzio vivono la loro antica Fede. 
Anche i Catari hanno un Papa, molto diverso dal Papa cattolico: vive nella Francia meridionale, in una abitazione molto spartana. In alcuni paesi della Francia meridionale, tra la gente è ancora vivo il risentimento per lo sterminio ingiustificato di uomini, donne e bambini colpevoli di professare una religione con pensieri diversi da quella cattolica. Al Vaticano, naturalmente queste cose non vengono dette.

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