Qualcosa su di me

Un saluto a te che vorrai leggermi, mi chiamo Simone ho 48 anni e questo è il mio blog dedicato a ciò che mi appassiona di più nella vita, il risveglio spirituale con un occhio particolare all'Occultismo, esoterismo,religione e alieni. Tutto ebbe inizio quando avevo 19 anni in seguito alla morte di mio padre Carlo che mi lasciò un vuoto incolmabile. Per me lui era la guida, il mentore dove attingere consigli e perle di saggezza, era molto giovane ancora infatti morì all'età di 46 anni e questo aumentò il mio risentimento per quella perdita che allora reputavo assurda. Si sentì male alle 4 di venerdì mattina lo portammo in ospedale assieme a mia madre e la diagnosi fu subito preoccupante di fatti aveva subito un'infarto del miocardio quindi dovuto ad otturazione delle vene accompagnato da un attacco di Angina pectoris capite che per me fu come un fulmine a ciel sereno perché fino ad allora non avevo mai preso in considerazione il fatto che la morte potesse colpirmi così da vicino. Quel giorno, ovviamente, lo trascorsi nell'ospedale e fu il più lungo della mia vita, le condizioni di mio padre nel frattempo rimanevano stazionarie anzi nel tardo pomeriggio addirittura ci fu un miglioramento tanto che il primario ci disse che era fiducioso e se le cose continuavano per quel verso presto sarebbe stato fuori pericolo. Mio padre non perse mai conoscenza e quel giorno parlò in continuazione sembrava stesse ripercorrendo tutta la sua vita e questo mi parve anomalo. Quella sera esausti con mia madre tornammo a casa per riposarci qualche ore confortati anche dal fatto che mio padre era monitorato ogni istante. Mi addormentai e all'improvviso feci un sogno che mi sembrò reale. Mio zio, trapassato qualche anno prima, salì sulla nostra macchina al posto di guida nel sedile del passeggero si sedette mio padre ed io mi accomodai nel sedile posteriore in quell'istante mio zio si girò e mi disse: "Simone, per favore scendi...questo non è il tuo viaggio...non puoi venire con noi...per te non è ancora il momento". Intanto in sottofondo sentìì il telefono che squillava e per un attimo rimasi interdetto convinto stessi ancora sognando ma non fu così. Mi alzai e andai a rispondere era l'ospedale che mi avvisava che mio padre all'improvviso era peggiorato, misi giù la cornetta del telefono andai in camera di mia madre per svegliarla ma lei non solo era già sveglia ma pure vestita e senza parole mi abbracciò e pianse; io che praticamente da quando ero bambino non versavo più una lacrima cominciai a piangere a dirotto  sentendomi stranamente più leggero quasi quello sfogo fosse stato più una liberazione per la mia anima che non per il dispiacere della notizia appena ricevuta. Comunque ci precipitammo all'ospedale e quando arrivammo mio padre era appena deceduto tant'è che sono entrato in camera e vidi della bava uscire dalla bocca le presi la mano ancora calda e li dissi ciao papà ci rivedremo presto. Mia madre svenne e dovettero rianimarla io col viso rigato dalle lacrime avvertivo un dolore devastante che mi opprimeva il cuore e nella mia mente quel sogno continuava a perseguitarmi generando pensieri fino ad allora sconosciuti.Per farla breve alla fine di quella giornata tornammo a casa la mia mente piena di pensieri che si rincorrevano facendomi sentire quasi in colpa per quello che era successo. Esausto mi sedetti sul divano dove soleva sedersi mio padre e senza accorgermi persi conoscenza e vidi mio padre che mi parlò e mi disse: "Ciao Simone non devi stare in pena per me ormai sei un uomo e puoi camminare da solo stai attento alla mamma promettimi che  non l'abbandonerai mai, io sono in un posto meraviglioso pieno di luce e amore non puoi nemmeno lontanamente immaginare cosa si prova qui". Aprì gli occhi sconvolto da quello che mi era appena successo e dalle parole di mio padre che avevo appena sentito. Da qui cominciò il mio percorso alla ricerca della verità che piano piano ti racconterò.
La morte di mio padre indubbiamente è stata traumatica e il primo sintomo furono proprio quelle lacrime liberatorie che mi scesero incontrollabilmente anche nei giorni a seguire, era evidente che questa scossa avesse creato una crepa importante in quel muro che nel corso degli anni mi
ero costruito e fortificato.
Pensai che l'amore di mio padre avesse compiuto il suo ultimo atto, quello più importante risvegliare la mia anima. Indubbiamente quei sogni hanno avuto l'effetto spronante affinché potessi incanalarmi nella giusta direzione,
infatti nei giorni a seguire iniziai ad interessarmi del significato dei sogni e della psicologia in genere. Rimasi basito quando scoprì la stretta relazione che c'era fra i sogni e la realtà ricordo che il primo libro che lessi sull'argomento fu "il significato dei sogni" di Sigmund Freud che mi condizionò a tal punto da cominciare a studiare le persone che frequentavo scoprendo come tutti avevano gli stessi comportamenti davanti a determinate situazioni. Questa novità mi fece riflettere molto e fu subito lampante di come fosse facile per determinati individui controllare masse intere di esseri umani quindi realizzai che una mente deviata avrebbe potuto spingere persone ad agire contro la loro volontà o comunque condizionarli a tal punto da non sapere più dove stava la realtà. Di conseguenza cominciai a leggere libri di psicologia spinto dalla curiosità di conoscere il potenziale della mente umana conseguentemente anche il mio. Una notte mi capitò un episodio strano: andai a letto normalmente senza nessun disturbo o pensiero particolare da indurmi da essere nervoso o turbato ad un certo punto nel cuore della notte mi accorsi di essere in uno stato di dormiveglia e, pur avendo il cervello che mi funzionava correttamente, avvertivo uno strano formicolio per tutto il corpo che non mi permetteva di muovermi quasi fossi paralizzato. La mia mente si sbizzarrì in pensieri assurdi nell'intento di trovare una spiegazione logica e nel frattempo cercavo di liberarmi da quella strana morsa, all'improvviso dopo estenuanti tentavi con tutta la forza che avevo riuscì a girarmi e quel formicolio scomparve d'incanto. Ero rivolto verso la finestra e guardai fuori verso il cielo, il cuore ancora batteva forte ma stavo per rilassarmi e mi riaddormentai senza nemmeno rendermene conto. Il mattino seguente mi svegliai presto e subito mi balzò alla mente quello che mi era successo quella notte andai subito al pc e cominciai una ricerca, mi vennero fuori tre opzioni: la prima era viaggio astrale ovvero sia l'anima che viaggia lontano dal corpo...mi sembrò inverosimile ma ci poteva stare. La seconda, ancor più sorprendente era attacco psichico maligno quindi di una persona con determinati "poteri" avrebbe lanciato nei miei confronti una sorta di "sortilegio"per farmi del male...però non mi sembrava di avere nemici che ce l'avessero cosi tanto con me. La terza opzione invece parlava di abduction da parte di alieni che in teoria mi avrebbero rapito e poi rimesso al letto senza che mi accorgessi facendomi dimenticare tutto. Negli extraterrestri ho sempre creduto infatti sin da bambino ero interessato a tutto ciò che riguardasse il cielo con particolare attenzione per i pianeti e le navi spaziali. Ricordo il primo libro che mio padre mi regalò all'età di 8 anni di astronomia mi affascinò in modo tale da immaginare viaggi spaziali visitando mondi fantastici...ma nonostante questo la terza opzione non mi convinceva affatto. Decisi comunque di approfondire tutti e tre gli argomenti per capire cosa mi fosse successo spinto anche dal fatto che da quel giorno cominciai ad avere dei disturbi fisici con forti cali di pressione da svenire e di disturbi psichici legati a questi episodi di fatti mi prese l'angoscia di uscire di casa perché avevo il timore che questi svenimenti potessero verificarsi anche fuori.



Dopo 15 giorni da quella notte ebbi un altro episodio simile. Come spesso facevo a quei tempi quel sabato sera andai a ballare in discoteca e quando rincasai, come usavo fare, mi sdraiavo sul divano della cucina e immancabilmente mi addormentavo quella sera però successe qualcosa di strano: mi ritrovai in uno stato di dormiveglia e avevo la sensazione di fluttuare nell'aria pensai che fosse inverosimile tutto ciò tra l'altro quella sera avevo bevuto solo un CUBALIBRE per cui non potevo avere alterazioni mentali dovuti ad alcool o a qualche sostanza stupefacente quindi realizzai che nuovamente non si trattava di un sogno ma di un fenomeno inspiegabile infatti oltre alla sensazione di librarmi in aria riuscivo a vedere il mio corpo sul divano. Preso da un attacco di panico mi svegliai subito avvertendo ancora un leggero formicolio per tutto il corpo, a quel punto mi alzai dal divano mi sciacquai la faccia e andai a dormire sul letto ero nervoso e turbato ricordo che sudavo freddo così per farmi coraggio lasciai la luce della lampada accesa. Iniziai a respirare profondamente rilassando tutti i muscoli immaginando luoghi meravigliosi nel tentativo di tranquillizarmi e funzionò infatti caddi in un sonno profondo. All'improvviso mi sono sentito come catapultato fuori dal corpo e dal soffitto della mia camera riuscivo a vedermi con la lampada accesa sul comodino, ero vigile mi rendevo conto di quello che stava accadendo, avvertivo una sensazione di leggerezza accompagnata da una consapevolezza che tutto ciò che mi circondasse non avesse più il significato che gli attribuivo ma bensì come tutto facesse parte di me e viceversa. Allora mi sorse il dubbio che fossi morto e la mia anima se ne stesse andando come avevo visto e letto molte volte nella mie ricerche negli articoli e libri che trattavano di esperienze di pre-morte ma non fu così perché dopo qualche minuto tutto svanì e, come se neanche fosse trascorso il tempo, mi svegliai fresco come una rosa ma con quei ricordi assurdi di quelle esperienze vissute che mi ronzavano in testa. Naturalmente prendeva sempre più forza in me uno stato di confusione alimentando dubbi e sgretolando tutte le certezze che avevo fino ad allora, nella mia mente stava avvenendo uno scontro epico tra la curiosità insaziabile che aveva bisogno di risposte e la paura opprimente che induceva a desistere per timore della verità.Non ebbi il coraggio di parlarne con qualcuno pensando che potessero giudicare male quello che avrebbero sentito quindi decisi di proseguire la mia vita come se nulla fosse convinto che quelli episodi rimanessero sporadici non infastidendomi più.
Trascorsi due settimane tranquille ero in perfetta forma psicofisica ma una notte riecco il formicolio su tutto il corpo stessi sintomi descritti la prima volta mi svegliai e quella notte non dormìì perché tutto mi era crollato addosso e stavolta ero deciso non solo a parlarne con qualcuno ma anche di farmi aiutare.
Infatti cominciai a parlarne con mia madre e amici e tutti mi dissero di stare tranquillo che era un periodo di stress legato allo shock della perdita di mio padre, qualcuno mi consigliò di farmi una bella vacanza lontano da tutto e tutti qualcun'altro, come il medico di famiglia, mi consigliò di rivolgermi da uno psicologo. Per ragioni di lavoro in quel periodo non potevo prendermi una vacanza così optai per lo psicologo ne contattai uno che esercitava nella mia città ma che veniva da Milano con ottime referenze infatti il suo studio era frequentato anche da gente molto in vista e famosa quindi ispirava fiducia e così ci mettemmo d'accordo per il primo incontro.Ci andai per cinque anni. Nel frattempo personalmente avevo acquisito nuove nozioni di psicologia e psichiatria  le mie "ricerche" mi avevano portato ad approfondire questi argomenti mentre in me si accresceva la curiosità di spaziare in mondi ancora da me inesplorati che in qualche maniera centrassero con la psiche e risveglio dell'anima di fatti cominciai a leggere libri riguardanti l'alchimia, la stregoneria, la demonologia e ed il lato spirituale delle varie religioni. Stavo scoprendo nuovi interessi che fino ad allora erano rimasti assopiti e che ora piano piano uscivano allo scoperto in modo naturale come se facessero già parte di me. Ricordo che in quel periodo i libri li divoravo assieme al materiale che scaricavo da internet era una fonte nuova di conoscenza alla quale attingere e sempre in modo spontaneo divulgavo agli altri quello che imparavo e gli altri sembravano ascoltarmi con interesse quasi con devozione rimanendo coinvolti anche in prima persona, in primo luogo il mio amico Giuseppe che rimase condizionato dalle mie parole tanto che un giorno mi disse che avevo un'intelligenza fuori dal comune perché riuscivo a dare spiegazione a fenomeni inspiegabili ed arrivare alle conclusioni con una facilità disarmante, sovente mi ripeteva che ero riuscito a smuoverli qualcosa dentro che allora non sapevo cosa fosse ma che ora posso affermare con certezza che questo mio amico e la prima persona che ero riuscito a risvegliare. Non sono mai stato ne un guru ne uno sciamano ne tanto meno un uomo di Chiesa anzi  già allora ero abbastanza "ribelle" e rifiutavo certi dogmi religiosi quindi questo non poteva che essere il ritorno verso quel percorso spirituale che quando nasci per un po perdi ma che poi ritrovi  immancabilmente perché fa parte del tuo percorso spirituale che poi ti riporterà a casa cioè verso il Creatore. Ovviamente allora non ne ero consapevole pensavo che fossi matto ma non nego che l'attenzione delle persone mi piaceva.
Una notte sognai un uomo alto vestito d’argento luccicante con un mantello bianco la faccia era colore olivastro scuro occhi neri e capelli molto folti, ricci di uguale tonalità degli occhi; mi apparve uscendo da una porta gigantesca che si aprì verso l’interno davanti una scalinata di circa dieci gradini però intorno non v’era nulla solo cielo azzurro, quest’individuo fece due passi in avanti senza scendere le scale aprì un libro e senza distogliere lo sguardo da me cominciò a parlarmi in arabo. La sua figura cominciò a emanare luce molto intensa e calda mista a un profumo delicato simile a quello delle rose. Rimasi ad ascoltarlo, riuscivo a capire ogni parola pur non avendo mai imparato la lingua araba, con la mano libera dal libro accompagnava le sue elucubrazioni con un gesticolio fitto improvvisamente mi sentì calamitare verso di lui guardandolo dal basso verso l’alto notai che mi stava sorridendo e con una carezza amorevole sul capo mi congedò svanendo lentamente dietro quel portone che si stava chiudendo. Non gli detti molto risalto a quel sogno ma un giorno mentre discutevo di religioni con un collega di lavoro marocchino di fede musulmana mi tornò in mente e lo raccontai la faccia di questo collega s’illuminò e disse che avevo parlato con Maometto che mi avrebbe chiamato a convertirmi. Riflessi molto su quella ipotesi quindi decisi di comprare Il Corano, il libro sacro della religione musulmana, per vedere quale effetto avesse suscitato in me. Leggerlo fu illuminante colpì la mia mente capì che non era solo un testo religioso ma un modello da seguire nella vita ma non fu abbastanza per convincermi a convertirmi avevo una sensazione diversa cioè avvertivo di appartenere a qualcosa di diverso come se Dio fosse una fonte dove tornare ma non attraverso la religione bensì seguendo il cuore conoscitore della via maestra.L'illuminazione passa attraverso un percorso irto di difficoltà e l’informazione in questo periodo è basilare per poter avanzare, se un ostacolo lo conosci sai come affrontarlo se non lo conosci ti blocchi e cominci ad avere paura di come poterlo arginare, sai bene che la paura è il peggior sentimento che puoi avere perché non ti permette di restare lucido perdendo del tempo in pensieri che si rincorrono nella tua mente alimentando solo ansia allontanandoti dai tuoi obbiettivi. Il tempo lo sai passa inesorabile e ormai dalla morte di mio padre erano passati due anni non avevo più avuto alcun fenomeno inspiegabile e continuavo con la mia routine quotidiana. Allora avevo ventuno anni era l’età che definisco della “scemenza” perché vivi senza particolari problemi sentendoti padrone del mondo e hai la sensazione che tutto sia possibile, ma non smettevo di seguire quello che ormai era diventata una vera e propria passione leggere sempre più libri e materiale che riguardassero religione ed esoterismo. Un giorno mentre mi aggiravo in un negozio di libri la mia attenzione fu catturata da un libro che mi sapeva tanto di predizioni come ad esempio “le profezie di Nostradamus” (che peraltro avevo già comprato), infatti il titolo era “le profezie di Celestino” di James Redfield. Il titolo aveva già preso la mia attenzione “costringendomi” a compralo, ricordo che arrivai a casa e mi misi a leggerlo. Con stupore vidi che era un romanzo che aveva come scenario principale il Perù dove un manoscritto parlava di nove illuminazioni che avrebbero cambiato il mondo, infatti ne il governo ne la chiesa volevano che si divulgasse, leggendolo pensai che era stato scritto per farti volare con l’immaginazione era decisamente illuminante non riuscivo a staccarmi dalle sue pagine, la mia immaginazione costruiva nella mia mente gli scenari che di volta in volta erano descritti e mi sembrava di vivere in quel libro. Lo divorai in poco tempo e lo rilessi più volte e sempre scoprivo messaggi nuovi che, chissà perché, le volte precedenti mi erano sfuggiti, questo libro mi cambiò letteralmente la vita sentivo dentro di me che stava crescendo un bisogno di spiritualità sempre maggiore, cominciai a meditare alla ricerca di quelle vibrazioni che avrebbero fatto crescere la mia consapevolezza finalmente sapevo come nutrire la mia anima mi accorsi che questo mio nuovo modo di vedere le cose di assaporare la bellezza in ogni cosa che mi circondava aveva cambiato lo scenario della mia vita, anche i miei amici mi dissero che vedevano qualcosa di diverso e che ero molto cambiato, notai che le nuove amicizie erano spontanee cioè era come se attirassi la gente calamitando la loro mente in modo particolare le ragazze che, si sa sono più sensibili, avvertivano che di me si potevano fidare ed essere se stesse. Sono sempre stato una persona che non provava imbarazzo alcuno la mia filosofia era che chi ti dice che sei pazzo è solo invidioso di te che fai quello che lui non ha il coraggio di fare quindi il giudizio altrui non condizionava la mia vita, ma con le donne ero brillante negli approcci ma quando si trattava di concludere avevo sempre l’ansia del rifiuto. In quel momento avevo superato anche questo ostacolo addirittura notai che le ragazze stesse si avvicinavano a me senza che facessi nessuno sforzo verso di loro. Ricordo un episodio che riassume bene quello che accadeva in quel periodo, una sera con i miei amici mi recai in una birreria ci sedemmo, ordinammo da bere e un panino come cibo eravamo affamati perché quel giorno eravamo andati a giocare a pallone quindi l’adrenalina era ancora a mille e la fame anche, all’improvviso entrarono due ragazze di cui una era stupenda. Non molto alte ma un fisico mozzafiato, capelli biondi raccolti, occhi azzurri come il cielo e un portamento perfetto rimanemmo tutti a bocca aperta come se avessimo assistito ad un miracolo e effettivamente questa ragazza era un miracolo della natura. La fortuna fu dalla nostra parte, infatti l’unico tavolo rimasto libero era quello accanto al nostro così furono costrette a sedersi lì, mentre si avvicinavano tutti i maschi presenti in quel locale si girarono a guardarla ma lei era totalmente indifferente a ciò, sembrava essere abituata però quando si avvicinò al tavolo alzò lo sguardo che incrociò il mio e mi fece un leggero sorriso. Si ssedette con la sua amica e ordinò, il mio amico non resistette e le chiese il nome loro si girarono e con nostra sorpresa risposero con il sorriso e si unirono a noi, fu una serata bellissima scorreva via tra un sorso di birra e una risata scoprì che questa ragazza oltre a essere bellissima era anche molto intelligente, infatti non perdeva occasione per farsi notare col suo linguaggio forbito facendo sfoggio della sua cultura. Alla fine della serata ci scambiammo i numeri di telefono e ci demmo appuntamento per la sera successiva. Si aperse un periodo di frequentazione assidua tanto che una sera lei ed un mio amico si misero insieme ma fu di breve durata. Una domenica partimmo per una gita in montagna ci fermammo in un autogrill per rifocillarci quando il suo ragazzo si voltava lei mi abbracciava imbarazzato la respinsi più volte dicendole che in quel modo avrei rovinato un’amicizia e poi non mi sarebbe interessata la donna di un altro avrei voluto una donna che stesse con me che mi amasse e rispettasse quindi non avrei fatto ad un altro ciò che non avessi voluto che facessero a me. Udendo quelle frasi le si illuminarono gli occhi e penso che quel giorno s’innamorò di me, infatti due settimane dopo lasciò il mio amico iniziando a frequentarmi finché una sera, mentre andavamo ad una festa di compleanno, lei si dichiarò mi disse che era completamente innamorata di me che era pronta a rinunciare al suo mestiere di modella pur di stare con me, avrebbe parlato con suo padre che possedeva un’importante azienda e mi avrebbe fatto fare il direttore insomma era disposta a tutto pur di vivere una storia con me. Rimasi basito era la prima volta che mi capitava che una ragazza si dichiarasse per prima figuriamoci poi una creatura meravigliosa come lei, imbarazzato rimasi senza parole, l’unica cosa che riuscì a fare fu baciarla. Questo episodio della mia vita lo citato per farti capire che avevo raggiunto la consapevolezza che se vuoi, puoi come si direbbe ai giorni nostri avevo cambiato la mia matrix e sperimentato la legge di attrazione universale. Quindi capisci che per me è stato fondamentale capire che esistono le coincidenze perché se ci fai caso tutto è partito da un trauma forte ( il decesso di mio padre) che ha scombussolato tutta la mia esistenza mettendo in discussione tutte le certezze che avevo maturato devastandomi dentro affinché riuscissi a svegliare quella divinità latente che dimorava nel mio cuore quindi da quel terremoto interiore lemme lemme è nata una persona nuova. La profezia di Celestino ha illuminato il cammino che stavo percorrendo dando luce a quelle parti della mia anima ancora oscure.

La mia vita da sempre è colma di episodi inspiegabili. Sarà anche per le origini da parte di mamma, infatti, mia nonna era una guaritrice pranoterapeuta in particolare usava rimedi con prodotti naturali che al mondo d’oggi si direbbe omeopatia, allora si chiamava stregoneria. La notte, spesso e volentieri, mi raccontavano mia nonna e mia madre, sentivano bussare alla porta con catene ma all’uscio non vi era mai nessuno, non solo si sentivano passi che trascinavano catene che nella notte ancor di più prendevano la connotazione di rumori spettrali. Mia nonna senza alcuna paura sapeva che erano spiriti di un’altra dimensione e sosteneva che ogni volta che venivano a bussare alla porta o portavano con sé un’anima o comunque succedeva qualcosa. Direte credenze popolari e invece erano reali mi è capitato di persona di testimoniare questi eventi. Abitammo per cinque anni in un appartamento bellissimo, infatti, erano cinque locali più servizi ma enormi, infatti, la metratura era di centottanta metri quadri e per noi che eravamo una famiglia di tre persone, era fin troppo grande. Questa casa piacque a mia madre e complice l’affitto veramente irrisorio per un appartamento simile convinse anche mio padre, però alla stipulazione del contratto ci fu detto che in quell’appartamento l’inquilina che c’era prima se ne era andata perché la sorella si tolse la vita buttandosi dalla finestra della stanza da letto e da allora aveva assistito a dei fenomeni inquietanti che le avevano messo paura. I miei genitori, che non avevano per nulla paura di queste cose anzi, ne avevano già vissute di esperienze strane nella loro vita, rassicurarono il padrone di casa che non sarebbe stato un problema. Così ci trasferimmo e i primi tempi che alloggiavamo in questa casa non accadde nulla di rilevante fino a quando una sera mio padre che era solo in casa si sentì chiaramente chiamare da una voce femminile tanto che era convinto fosse rientrata mia madre, ma non fu così. Questi episodi cominciavano a diventare più frequenti e anch’io un giorno mentre mi trovavo in salotto a studiare sentì chiaramente una voce femminile chiamarmi al ché mi alzai, andai in cucina da mia madre chiedendo spiegazioni di perché mi avesse chiamato, ma lei mi rispose che non lo aveva fatto. Questa entità sembrava facesse apposta a chiamarci per distrarci da quello che stavamo facendo provando piacere a farci dispetti. Un giorno mia madre all’improvviso si sentì mettere una corda al collo e stringere piano piano, si trovava in corridoio e si mise a gridare, io  sentì e mi precipitai per vedere cosa fosse successo e al mio arrivo tutto svanì e mia madre, molto arrabbiata, continuava a inveire contro questo fantasma invitandolo a smettere immediatamente con quei dispetti. Dopo due giorni capitò a me di sentire sul mio collo proprio alitarmi percependo proprio la sensazione di calore che emana la bocca così, mi girai e inconsapevolmente pronunciai queste parole: “ adesso basta spirito inquieto tornatene da dove sei venuta e lascia in pace questa famiglia”. Vi giuro che queste parole devono aver sorbito qualche effetto a questa entità perché da quel giorno non successe più nulla e sparì totalmente da quella casa. In quel periodo frequentavo una ragazza appassionata di angeologia e demonologia col padre medium-sensitivo e le raccontai l’accaduto. Mi rispose che quest’anima era inquieta perché era intrappolata in questa dimensione e non sapeva come andare verso la luce e liberarsi, evidentemente le mie parole le hanno dato la spinta giusta per farlo. 

Ieri sera ho avuto un'altra delle mie esperienze straordinarie. Come tutte le sere dopo cena mi rinchiudo nel mio studio in totale solitudine e accendo il mio pc e ascolto dei mantra tibetani o comunque musica che mi aiuti a rilassarmi ed immancabilmente vedo come una luce bianca al mio fianco. Altre volte questa luce ha dato prova di essere il mio angelo custode ma ieri sera ha osato molto di più mi sono sentito accarezzarmi sopra la testa subito seguito da una sensazione di formicolio sulla parte interessata, ho chiesto conferma con due tocchi se fosse stato lui ed ho avuto la conferma immediata. Nei momenti successivi all'accaduto ho avuto altre innumerevoli risposte con sequenze di numeri, pensieri o sogni ma questo ricade nella normalità ma ieri sera ho vissuto il mio primo vero contatto "fisico" ed è stata un'esperienza molto bella. Spero un giorno di poter parlare più approfonditamente con il mio angelo.



Nella vita sono sempre stato una persona cui piaceva e attrae approfondire gli argomenti che m’interessano nel senso che ascolto sempre le controparti perché, secondo me, la verità sta sempre nel mezzo. Come San Tommaso se non vedo, non credo per cui tendo a sperimentare ciò che sento cosi che possa convincermi al 100% che si tratta di “verità”, in modo particolare con argomenti seri come tratto nel mio blog quale risveglio dell’anima, angeli, religioni o quant’altro siano inerenti a questi argomenti. Viaggio molto in internet tra social network quali Facebook, Tweet, Google+, Linkedin e via discorrendo e siti o blog riguardanti appunto i temi che tratto e noto sempre più il dilagare della curiosità, nel senso che sempre più persone si stanno “risvegliando” mettendo in dubbio ciò che prima era certezza. Ovviamente è un fatto molto positivo, cambiando la ricezione delle cose non si accetta più passivamente dando per scontato che quello che ci dicono sia vero ma abbiamo finalmente la prospettiva di ragionare sulle cose facendoci un’opinione personale costruendo le nostre teorie o certezze su quello che realmente vediamo. Personalmente mi reputo un ricercatore della verità, infatti, cerco di non fermarmi alle apparenze bensì cercare di carpire il vero significato del messaggio che si cela dietro le parole estrapolando l’essenza trasmessa dal concetto. Cerco soprattutto di non lasciarmi condizionare dalle mie convinzioni rimanendo il più imparziale possibile affinché possa farmi un’idea più vicina possibile al vero. Per esempio, uno delle teorie che circolano in questo periodo riguarda gli alieni che sembrerebbe siano non visitatori ma abituali frequentatori di questo pianeta. Non nascondo che personalmente sin da bambino credo nell’esistenza di forme di vita intelligenti nell’universo, penso che sarebbe troppo presuntuoso credere che l’uomo possa essere la sola forma di vita che avesse questo immenso. Le mie perplessità erano incentrate sull’improbabile teoria che potessero addirittura influenzarci geneticamente intervenendo laddove supponevo solo il Creatore potesse agire. Eppure, dagli articoli letti, dai video visti sembrerebbe che sia così in modo particolare sono rimasto colpito dal fatto che addirittura saremmo stati creati proprio da un’altra specie, evidentemente più evoluta di noi, che molti di voi conosceranno, gli Anunaki, riportato anche dalla Bibbia confermato dalla traduzione letterale di Mauro Biglino, che reputo una persona molto intelligente e affidabile, quindi degno di essere preso in considerazione. Questo non vuol dire che stia rinnegando Dio anzi, penso che questa teoria rafforzi ancora maggiormente la fede perché a mio modesto parere dimostra come realmente le sue creature sono a sua immagine e somiglianza e possono creare come Lui. Avvalorando così anche gli insegnamenti dei Maestri che ci rivelano che siamo co-creatori della realtà che ci circonda quindi gli Anunaki, avrebbero eseguito alla lettera ciò che il Padre celeste ci insegna. Si può disquisire sulle finalità intenzionali di questa specie che ci avrebbe creato come “schiavi” da sfruttare per i lavori più pesanti ereditandi fino ai nostri giorni questo bisogno irrefrenabile di lavorare per persone che ci comandano a loro piacimento, ma è innegabile che la “tecnica” sia quella che ci è stata riportata. Questa mia riflessione dimostra che ora abbiamo più elementi per stabilire dove sta la verità traendone le nostre conclusioni accelerando così il processo di risveglio. Tra di voi sicuramente ci sarà chi contesterà questa teoria (specialmente quelli ancora attaccati ai dogmi religiosi) ma perlomeno c’è più spazio per discuterne.






Questo finalmente vuol dire ragionare con la propria testa senza condizione alcuna ovvero essere liberi senza censura da parte di poteri che invece spingono per tenerti allo scuro della verità che sarebbe solo alla loro portata. Ci obbligano già dalla nascita a sottostare alle regole che “loro” hanno stabilito influenzati, durante la crescita e per il resto della vita, da messaggi subliminali che trovi dappertutto dalla musica, alla pubblicità, ai media schiavi di quel potere che vuole informarti solo di quello che vogliono farti sapere e non di quello che accade nella realtà. L’importanza del risveglio interiore sta proprio nel frenare tutto ciò e poter cambiare finalmente qualcosa costruendo un mondo migliore basato sull’amore e rispetto reciproco. Noi siamo nati liberi su un pianeta meraviglioso quale è la Terra con a disposizione tutto ciò di cui abbiamo bisogno per cui non vedo perché dobbiamo sottostare a queste regole assurde. Considerando poi che il risveglio dell’anima oltre a darti libertà ti concede il privilegio di avvicinarti a Dio e a quel mondo fatto di essere meravigliosi che vivono avvolti in quell’amore universale pronti a donarti l’aiuto necessario affinché anche tu possa beneficiare di quest’incanto attingendo dalla fonte divina. Mi riferisco in modo particolare agli angeli esseri pieni di luce e amore messaggeri della divina bontà.

A mio avviso le religioni sono state create dall’uomo per sconfiggere la paura della morte che arriverà  inesorabilmente. Direte voi allora sei ateo e non credi in Dio? No, è l’esatto opposto, ho una certezza nella vita ed è Dio basta guardarsi intorno un universo così perfetto non poteva auto crearsi, tutte queste meraviglie, i colori, le stelle, i pianeti per non parlare della Terra che è semplicemente incantevole. Dio sta proprio in tutto questo, nelle bellezze che ci circondano basta solo saperlo vedere per questo è fondamentale risvegliarsi riattivando il divino che c’è in noi per entrare in simbiosi con tutto ciò che ci circonda diventando parte di una cosa sola. Quale mezzo dobbiamo usare per attivare tutto questo? L’amore, il collante di questa unità universale, non ci avete mai pensato cosa sarebbe la vita senza l’amore? Saremmo degli automi che svolgono i loro compiti senza conoscerne il motivo, senza provare quelle sensazioni che l’anima ci fa percepire e vivere dal profondo del nostro cuore. E secondo voi una religione potrebbe fare questo? Penso che il comune denominatore di ogni filosofia religiosa, di ogni credo religioso sia Dio che è unico e universale la fonte dove attingere da parte di tutti, cristiani o ebrei, musulmani o buddhisti per citare degli esempi quindi la base di partenza è uguale per tutti ma il percorso successivo, secondo me, è influenzato dal uomo che ha trasformato per le sue esigenze la parola di Dio. Intendo dire che se noi sappiamo ascoltare il nostro cuore sentiamo la voce di Dio che ci parla e ci indica la strada, per cui la domanda sorgerebbe spontanea, che bisogno abbiamo di sottostare a dogmi religiosi se Dio è dentro di noi? Lui vede quello che stiamo facendo, sa se stiamo peccando, ascolta le nostre sensazioni, i nostri pensieri, avverte le nostre paure più profonde quindi a chi giova tutto ciò? Sicuramente non a Dio che ci conosce bene ma alle persone che vogliono controllarci, sfruttando le religioni con il pretesto di darti la loro verità come assoluta. Chi può stabilire ciò che è bene o ciò che è male? Di certo non l’uomo, non ha il “potere” per farlo, ha una visione limitata quindi non può accollarsi il diritto di giudicare. A l’uomo è concesso consigliare non valutare, le leggi le ha sempre usate per i propri tornaconti non in modo costruttivo che giovasse alla società. Dio ci insegna che tu, attraverso il libero arbitrio, scegli se essere bene o essere male ma attraverso i suoi insegnamenti. Come può l’uomo uccidere un suo fratello in nome di Dio? Come si può perseguitare la popolazione solo perché è di un’altra religione, per non parlare degli orrori della Chiesa cristiana con l’Inquisizione, con la pedofilia, stupri e via dicendo, sembrerebbe che la religione indichi la strada verso il male. Non credo che attraverso gli orrori di una guerra si arrivi a Dio quindi perché dovrei sottostare a queste regole? A mio modesto parere, al mondo esiste una grande chiesa formata da grandi uomini che si sono risvegliati interiormente aldilà di ogni credo religioso basterebbe citare il Dalai Lama, Ghandhi, Mandela, M.L.King, Madre Teresa, Karol Wojtyla e tanti altri che sono diventate icone da seguire per la loro rettitudine. In conclusione, questa mia riflessione non vuole giudicare nessuno, rispetto sia le persone che seguono la propria religione sia i non credenti perché ognuno dev’essere libero di scegliere.




La ricerca di Dio pone in evidenza un problema dell'essere umano. La mente umana non è capace di comprendere Dio o quello che definisce Dio. Non importa quanto sia intelligente o devota, la mente umana non può comprendere, non può descrivere, non può contenere Dio. E' insito nella stessa natura dell'essere umano, basata innanzitutto sulla paura, cercare di comprendere, cercare di capire e di conoscere Dio. E' ciò che spinge tutte le persone di tutte le razze, di tutti i tempi, di tutti i livelli di prosperità e di tutti gli stati di salute. Per sua natura la mente , nella forma che riceve nel corpo umano, mediante l'ego, genera una paura spaventosa. L'ego è condannato a un processo infinito che genera e, nel contempo, dissipa la paura, la rifugge e l'attira. La cosa che conosce perfino una coscienza molto orientata verso il proprio ego, la cosa che può fermare la paura è Dio. Così, spinto da un desiderio di pace con se stesso, di essere libero dalla paura e al sicuro, l'uomo ha incessantemente cercato Dio. Ci sono molte vie per tentare di  descrivere l'indescrivibile e molte rappresentazioni che provano a rappresentare ciò che non può essere rappresentato. Qualsiasi sistema escogitato per descrivere o rappresentare Dio è, nel migliore dei casi, un'approssimazione di una verità ma non la sua totalità. Le strade più credibili per tentare di spiegare il mistero sono essenzialmente due anche se nessuna può riuscirvi appieno. Una strada è quella della spiritualità o della religione, che diventa un processo filosofico molto raffinato di costruzione, strato dopo strato, della comprensione, nel tentativo di aiutare quelli che cercano di conoscere Dio. Ma ogni religione non è altro che uno strumento per cercare di conoscere direttamente Dio. Il problema è che alcune persone si perdono nel sistema o nella religione e, di conseguenza, per loro essa diventa Dio. Bisognerebbe ricordare sempre che il sistema è semplicemente uno strumento ideato per sostenervi nella comprensione di ciò che non può essere compreso. Esso è progetto per spingervi a un'esperienza diretta con Dio che va al di là della comprensione, attraverso un processo che abbiamo chiamato conoscenza. L'altra strada è quella della scienza. Essa è anche progettata per aiutarvi a capire ciò che non può essere capito. Questo modello ha un approccio scientifico alla comprensione dell'inizio della creazione dell'universo. Se faceste un passo indietro e vi liberaste di tutti i pregiudizi e di tutti i giudizi, vedreste che entrambe le strade tentano di spiegare, con linguaggi e da punti di vista diversi, la stessa cosa. Entrambe le strade sono corrette, sebbene diverse, Il problema è che ambedue cercano di descrivere Dio dall'interno. L'unico modo per descrivere qualcosa è vederlo dall'esterno dove puoi osservarlo, esaminando ogni sfaccettatura della complessità. L'ostacolo per la mente umana è che non c'è luogo in cui possa andare per uscire da Dio e voltarsi a osservarlo. Un luogo siffatto non esiste per la mente umana. Allora in un certo senso Dio ci da un'altra possibilità facendoci conoscere quella meravigliosa anima chiamata Gesù che nella nostra storia fu l'incarnazione del potenziale verso il quale tutti noi stiamo evolvendo. Egli fu la presenza vivente, l'esperienza simultanea di unità totale e completa, che, tuttavia visse appieno l'esperienza umana. Gesù Cristo fu l'incarnazione dell'ideale spirituale più prezioso che gli uomini stanno tentando di raggiungere, pur senza rendersene conto. Questo ideale spirituale è descritto semplicemente dalla parola "perdono". Una delle necessità nel processo di crescita ed evoluzione spirituale è ispirare, motivare e insegnare senza togliere l'opportunità di imparare a crescere. Se rifletti non solo sulla vita, sull'esperienza e sulla saggezza di Gesù, ma anche su altri esseri che hanno trasmesso conoscenze importanti attraverso la loro vita, osserverai che tali esseri non sono stati direttamente responsabili di ciò che hanno insegnato. In molti casi non hanno lasciato alcuna documentazione, sebbene il maestro più prezioso, Gesù, fosse capace di scrivere, non lasciò alcuno scritto riguardo ai suoi insegnamenti e non lo fecero nemmeno le persone attorno a Lui. Non fu un errore, poiché Gesù, essendo l'incarnazione di questa realtà simultanea di uomo e unità, doveva essere visto, sentito, sperimentato, e la sua forza è ancora nel cuore e nella mente degli uomini in questo preciso momento del nostro tempo. L'opportunità, la gioia umana, è accettare la vaghezza o le descrizioni, di proposito ambigue e talora contraddittorie, di eventi e dettagli della vita del maestro più prezioso, e concentrarsi sui suoi insegnamenti. Quello che disse e quello che visse fu una vita di perdono, infatti, egli praticò il perdono non con un atteggiamento mentale di superiorità, mostrava pietà di noi e ci perdonava, ma in uno stato di amore totale, attraverso l'unità con Dio, in cui era assente il bisogno di separare, giudicare e condannare.Gesù ha vissuto in uno stato colmo d'amore, privo di giudizio, che gli uomini possono provare solo durante un'esperienza di comunione con Dio. Nello stato di comunione potete sperimentare il perdono che è il più grande insegnamento che il Cristo ci ha donato attraverso la sua vita e morte. Questo è in realtà quello che la religione dovrebbe insegnare perché il perdono è l'insegnamento completo e rappresenta il punto di arrivo nella nostra evoluzione.




Come commemorare il venerdì santo.

Come sai il venerdì santo è il venerdì che precede la Pasqua cristiana. In questo giorno i cristiani commemorano la Passione e la Crocifissione di Gesù Cristo e come sai vengono celebrati speciali riti da parte dei fedeli di molte confessioni cristiane. Per la Chiesa cristiana è il secondo giorno del Triduo pasquale con l’osservanza del digiuno ecclesiastico successivo al giorno delle ceneri e al giovedì santo. Il digiuno serve come penitenza per i peccati commessi dagli uomini e che Gesù con la Passione è venuto per espiarli. Poi è un giorno di contemplazione della croce manifestazione estrema dell’amore divino che innalzandosi dalla terra attraverso la crocifissione arriva direttamente nel regno dei cieli di Dio. L’onnipotenza divina, in questo caso, si trasforma in impotenza davanti alla dedizione a Dio e agli uomini da parte di Gesù che possiede una smisurata fede nei confronti del Padre. Questo discorso è prettamente liturgico ma permettimi di fare una riflessione. Sono rimasto colpito sin da bambino dall’immensa bontà e compassione di quest’uomo che si fa letteralmente portare al macello, maltrattare, insultare e umiliare fino all’indecenza da quegli stessi uomini che lui salverà. In particolare le parole pronunciate sulla croce “ Padre perdona loro, non sanno quello che fanno” sono colme d’amore e misericordia, la stessa che Gesù ci ha insegnato. Questo dovrebbe farti riflettere, Gesù si è sacrificato salvando gli uomini da loro stessi e dai peccati commessi, indipendentemente dal fatto che tu sia credente o meno non può lasciarti indifferente un gesto così compassionevole. Rapportato ai giorni nostri il perdono e la misericordia divina non è così profonda come quella di Gesù perché, nonostante il risveglio spirituale che lentamente sta avvenendo, non si applicano gli insegnamenti che Gesù e altri maestri ascesi ci hanno insegnato. L’uomo è accecato dal suo egocentrismo improntato ai beni materiali non spirituali perdendo così di vista i veri valori quali l’amore divino che attraverso il perdono si manifesta nella sua pienezza, la speranza che manifesta la gioia di vivere, la trasposizione di te stesso negli altri attraverso l’amore per il prossimo. Se anche tu cominci a ragionare nell’ottica degli insegnamenti cristici allora scopriresti che la Pasqua è dentro di te e si manifesta tutti i giorni attraverso la resurrezione della tua anima.








Esistono luoghi di una povertà così estrema, ma così belli da lasciarti senza fiato e queste persone e quei luoghi lasciano in coloro che li visitano, una traccia che rimarrà indelebile. Una maledetta voglia di ritornare. E' come tornare a casa, personalmente questa sensazione l'avvertivo proprio mentre visitavo quei luoghi così "indietro" a come siamo abituati a vivere noi ma pieni di colore e calore. Hakuna Matata (non c'è problema) è il loro motto, soffrono la fame, non hanno la luce elettrica (in alcuni posti), l'acqua corrente, vivono in condizioni estreme ma hanno sempre il sorriso stampato sulle labbra. Il mal d'Africa è un senso di tristezza e nostalgia che assale il viaggiatore che come me ha avuto la fortuna di avvicinarsi a quel continente. Se ci vai una volta senti l'obbligo di tornarci e per chi non c'è stato sarebbe un peccato vivere senza esserci mai andati. Il mistero del mal d'Africa è anche il fatto che la natura è ancora incontaminata e sembra faccia parte di un disegno perfetto agevolata da fattori storici, climatici, geografici che ne raffigurano la perfezione. Ma è anche un mistero extraumano che si esprime nella religione autoctona dell'Africa fatta di animismo che si avverte prima di qualsiasi altra cosa, tutti gli altri paesi hanno la propria storia, l'Africa invece ha un'anima che ospita la storia quindi quando si parla della storia dell'Africa si parla della sua anima. A volte l'Africa sembra che sia preistoria perché la natura e l'uomo sono in stretta simbiosi vivendo una realtà senza tempo in cui l'esistenza




viene avvolta dalla magia che incute nell'uomo una paura ancestrale che si tramuta in credenze irrazionali che in Africa sono ancora fortemente presenti e scatenanti. Per noi che abbiamo superato determinate credenze la paura può essere piacevole angoscia ma per l'africano che è privo di conoscenze storiche e con una personalità influenzabile, diventa terrore puro, spavento perpetuo e oscuro. In verità la magia in Africa è un'altra faccia del mistero del mal d'Africa, purtroppo popolazioni volutamente tenute soggiogate e manipolate con questo sistema. Per capire meglio la religione africana e quindi la paura basta prendere una maschera tribale con una faccia da teschio, gli occhi di perline, i denti di conchiglie e i capelli e la barba di rafia. E' una visione inquietante che rappresenta quelle divinità bizzarre che esprimono la vera religione africana. L'africano onora la sacralità in ogni circostanza quotidiana rendendo sacro ogni cosa che ha attorno mitizzandola così che paura, magia e mito diventino quotidianità. La paura è parte integrante della vita che, in quanto sacra, va rispettata in ogni sua parte quindi si esorcizza la paura con riti magici e rituali mitizzanti che ricordano l'adorazione degli dei in antichità. Per concludere direi che l'Africa rappresenta tutto ciò che non abbiamo più nella nostra civiltà ma di cui abbiamo ancora maledettamente  bisogno  e questo genera il mal d'Africa.



Io sono Dio.
E questa è la prima frase di introduzione di chi dopo tanti anni ritiene di aver fatto una scoperta immensa;
Incredibile io sono Dio !!
Una volta assunto che sono Dio passo alla seconda fase:
Ma se io sono Dio allora accipicchia posso trasformare il mondo e tutto quello che mi sta intorno e ogni cosa semplicemente con la volontà e il pensiero e il mio desiderio.
Caspita io sono Dio non lo sapevo. Ora lo so, ora non mi ferma più nessuno, adesso faccio scomparire pure gli oscuri e decido io dove voglio stare, quale sarà la mia realtà. E va avanti il discorso, bla, bla, bla e ancora infinitamente tanti bla. Che tu sia Dio non significa che tu sia il Tutto ma una piccola scintilla la quale fa parte di questo tutto come in un immenso mosaico. In secondo luogo non è che sei spuntato dall’uovo di pasqua ma sei stato generato da una forza di amore immensa, cuore pulsante e vivificante del creato, che ti ha messo al mondo. Ma questo cuore pulsante ha anche stabilito delle leggi eterne che regolano l’evoluzione e l’esistenza stessa dei mondi. Tutto quello che vedi nell’universo incluso il moto dei mondi deriva dalla sorgente divina. Che tu sia Dio quindi fa piacere a Tutti e sono tutti contenti ma che tu creda di cambiare le cose solo con il pensiero positivo o la semplice volontà o il tuo desiderio polarizzato stai dimenticando un piccolo particolare , che può cambiare tutta la visione dell’intera faccenda: stai dimenticando per strada che senza riconnettere il tuo cuore a quel cuore pulsante che alimenta l’universo tu sei e rimani e rimaniamo dei semplici girovaghi nell’universo vita dopo vita in attesa di ritrovare la strada per ritornare a casa di nostro Padre, e quel cuore pulsante oltre le parole significa amore incondizionato. Non la mia ma la tua volontà sia fatta disse Gesù. Senza riconnettersi a quel cuore la tua volontà il tuo desiderio le tue intenzioni piegheranno sempre le ginocchia al cospetto delle leggi di evoluzione, il tuo karma. Extraterrestri: non sono atterrati. Oscuri: non stati stati arrestati. Uomini non sono diventati liberi grazie a qualche movimento di sovranità incluso stati pignorati. Siamo tutti allegramente ancora in terza dimensione. Continuando su questa falsariga potremo tutti attendere altre mille anni senza vedere ne uomini diventati sovrani ne stati pignorati ne oscuri arrestati ne terre ascese e ne extraterrestri in atterraggio. In realtà se attendiamo questi eventi esterni abbiamo letto molte canalizzazioni molti articoli ricevuto magari messaggi ma l’elemento centrale ancora ci sfugge. L’elemento centrale è che ognuno per se evolve e si rende potenziale cittadino della nuova era e non ci possono essere oscuri arrestati o extraterrestri che scendono o papi arrestati o sovranità dichiarate che possano sostituirsi a tutto ciò. Non si nasce sulla Terra per farsi salvare dagli extraterrestri. E’ tempo di abbandonare e riconoscere queste menzogne propagandate ad arte per farti rimanere schiavo inconsapevole di tutto un lavoro da fare dentro di te in funzione dell’apertura del tuo Cuore e che molti non fanno e mai faranno attendendo salvatori esterni. Se io personalmente non cambio dentro di me, se non lavoro dentro di me, se non evolvo spiritualmente dentro di me, quelli che mi sto facendo sono solo films e continueranno ad essere films anche quando tornerà il Cristo con la sua energia in mezzo agli uomini, perché in quel momento o si sarà pronti ed evoluti spiritualmente per vivere ciò, o semplicemente non si passerà la soglia dimensionale indipendentemente da come ciò avverrà. E non ci saranno astronavi a fare regali gettando la fune per portarci in salvo perché l’evoluzione viene prima di ogni e qualsivoglia salvataggio. Nel cosmo o meriti qualcosa o non ti apparterrà mai. L’uomo della nuova razza realmente sta strutturando un nuovo corpo energetico per vivere nella nuova dimensione di consapevolezza. Cosa centri questo con le salvezze degli extraterrestri? Non ha alcun senso se si considera che l’evoluzione è personale e che nuovi corpi non si potranno formare senza l’apertura del cuore e lo sviluppo interiore. Questo non te lo formeranno gli extraterrestri prelevandoti. A salvare ci penserà direttamente Dio e il Suo piano divino coloro che saranno pronti a entrare nella giusta dimensione. I Figli che si riconoscono in Dio non devono temere nulla, ne catastrofi, ne cataclismi, ne guerre, ne nulla. Tutto quello che avverrà e che potrà riguardare i fratelli extraterrestri sarà sempre secondario e funzionale ad uno sviluppo personale a cui nessuno potrà sostituirsi. Se io non mi evolvo interiormente e non apro il cuore, non esisteranno ne ufo ne federazioni galattiche ne comandanti di vascello, ne Pleadiani, ne Siriani, ne Arturiani che mi cambieranno il destino. Questo è un tempo in cui il divino non chiede idealmente di diventare asceti rifugiandosi su una montagna desolata a fare meditazione, o attendere fratelli del cosmo che vengano ad aiutarci, non è questo il punto.Non chiede nemmeno di allontanare tutti quelli che ti sono intorno creando nel tuo cuore un distacco: io sono evoluto tu sei involuto. Il divino chiede ed ha sempre chiesto di poter incamminarsi ad aprire il cuore anche se ci si trova in un supermercato a fare la spesa, e di accogliere tutti nel cuore per quanto evoluti o involuti. Non si diventa migliori rinunciando a vivere attendendo ai propri percorsi umani necessari alla sopravvivenza, o sforzandosi di purificarsi in modo mentale seguendo questo o quel altro stile di vita, ma ci si può innalzare in modo vibrazionale e spiritualmente aprendo il cuore tutte le volte che in mezzo alla quotidianità si percepisce l’altra volto della realtà, quella spirituale, e la si fa propria, provando a manifestarla. Allora anche quando lavori mangi soffri ridi il vero te stesso gradualmente inizia a prendere le redini delle tue azioni. Significa iniziare a manifestare il proprio se spirituale in mezzo agli accadimenti ordinari della vita. Questo chiede il divino alle anime consapevoli per manifestare il nuovo mondo. Un semplice uomo che istintivamente rivolge il cuore a Dio ogni giorno chiedendo di essere guidato ed illuminato sulla strada da seguire è già di per se un asceta del nuovo tempo; si sta sforzando di entrare in comunione con il se spirituale. Un altro uomo che pieno di nozioni mentali questo non lo fa, semplicemente è lontano dal vero se stesso, per quanta conoscenza umana possieda. E se un giorno vicino o lontano incontrassi un fratello del cosmo di luce ? Vorrebbe dire che ti sei innalzato ed evoluto interiormente su una determinata vibrazione, e l’hai fatto da solo aprendo il cuore ed era magari un esperienza che ti toccava vivere. Nessun fratello del cosmo di luce ti lancia la corda di salvataggio se non ti sei salvato da solo.

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