venerdì 15 aprile 2016

fosfenismo

CHE COS'E' IL FOSFENISMO?
IL FOSFENISMO® è un insieme di tecniche, messe a punto negli anni '50-60 dal medico e ricercatore francese Francis LEFEBURE, che hanno l'obiettivo di amplificare le capacità cerebrali a partire da un metodo basato sulle reazioni fisiologiche del cervello. Tali reazioni sono dovute principalmente all'azione della luce, dei ritmi e dei dondolamenti sul nostro organismo.

Con "capacità cerebrali" non intendiamo soltanto quelle legate ad un'attività della mente pratica, utilizzata per la risoluzione dei problemi quotidiani e per le necessità di studio/apprendimento. Includiamo infatti in questo concetto anche capacità più profonde, quelle che vanno a strutturare la personalità, facendo emergere i propri talenti e il meglio di sé, e ci spingiamo fino alle capacità "sottili", i cosiddetti "poteri sovrannaturali" che alcuni manifestano spontaneamente, ma che ciascuno può affinare con l'addestramento fosfenico.

Il Fosfenismo copre ambiti molto vasti e variati, tanto che chi vi si avvicina per la prima volta rimane a volte confuso; ci sembra quindi utile riassumere in modo sintetico e il più possibile chiaro, che cosa possiamo ottenere, e in quali campi, con la sua pratica.
L'elemento di base è il fosfene, macchia di colore cangiante che si percepisce al buio dopo aver fissato per circa 30 secondi una sorgente luminosa artificiale. Il fosfene dura all'incirca tre minuti e durante la sua presenza possono essere eseguiti moltissimi "esercizi" che creano e sviluppano nuove connessioni neuronali tra i due emisferi del cervello.

I fosfeni hanno una funzione duplice: forniscono un supplemento di energia al cervello, fungendo da catalizzatore per tutte le funzioni cerebrali e spirituali e moltiplicandone enormemente l'efficacia, ma consentono anche di capire il funzionamento del nostro cervello.
Le leggi dei fosfeni e le leggi del pensiero sono infatti le stesse.

La portata di questa affermazione è di estrema importanza: grazie alla "lettura" del comportamento del nostro fosfene potremo ottenere preziose informazioni sulle modalità migliori per eseguire un certo esercizio, oppure valutare l'impatto di un certo addestramento, di un tipo di alimentazione etc.
La "personalizzazione" che si può realizzare in questo modo rende gli esercizi particolarmente efficaci, proprio perchè calibrati sulle condizioni cerebrali individuali e, per ciascun individuo, anche per i diversi momenti della giornata.

Chiunque può applicare le tecniche fosfeniche; più si è giovani e più rapidi e definitivi saranno i risultati, per cui i bambini ne trarranno i vantaggi più significativi; il più bel regalo che si possa fare ad un bambino è insegnargli la pratica del Fosfenismo... Ma anche chi è avanti con l'età ne trarrà un sicuro ringiovanimento cerebrale.
Si hanno inoltre notevoli effetti sul sonno, che diventerà più profondo e riparatore, con sogni più colorati e logici, che arriveranno con l'addestramento fino ai sogni lucidi.
La vista, che alcuni temono possa risentire della fissazione di sorgenti luminose, non solo non si danneggia ma la "ginnastica" oculare porterà sicuri benefici (unica controindicazione è il glaucoma). Naturalmente è raccomandabile utilizzare le apposite lampadine e mettere in atto adeguate precauzioni nel caso dell'osservazione del sole, come raccomandato dal dott. Lefebure (vedi "Il Mixaggio Fosfenico in Pedagogia").
NOTA: chi ha subito un intervento chirurgico agli occhi può praticare il Fosfenismo con osservazione di sorgenti luminose, naturali o artificiali, solo dopo un periodo di 2-3 anni. Chi ha subito un'operazione agli occhi con tecniche laser deve attendere, in via precauzionale, da 6 mesi ad un anno. E' sempre buona regola consultare il proprio oculista.
LA LUCE, IL PIU' POTENTE STIMOLANTE NATURALE
La luce è uno dei più potenti elementi in cui siamo immersi più o meno permanentemente, a seconda della zona geografica. Gli Antichi utilizzavano ampiamente le sorgenti di luce in tutte le sue forme (sole, fuoco, stelle), non solo per trarne i benefici legati alle coltivazioni, ma anche per lavorare i metalli e cucinare (fuoco), e come guida dei viaggiatori e dei naviganti (stelle) prima dell'invenzione della bussola. Ma i benefici della luce non finiscono qui, e a quanto pare gli Antichi ne erano perfettamente consapevoli.

Testi che risalgono a duemila anni prima di Cristo mostrano ad esempio che il sole era considerato un protettore ed un alleato dell'uomo e dei beni terrestri. La pratica delle fissazioni di sorgenti luminose si ritrova in tutte le tradizioni e in tutte le culture. Che si tratti delle fissazioni dei riflessi del sole sull'acqua, delle fissazioni del fuoco, della luna, delle stelle o del cielo luminoso, in tutti i tempi questa pratica è sempre stata molto diffusa. Soltanto ora si comincia a comprendere l'importanza dell'azione delle fissazioni di sorgenti luminose sulla nostra psiche e sul nostro organismo.

La luce è una energia. Colpendo gli occhi, provoca delle reazioni chimiche ed elettriche nel nostro cervello, producendo una sincronizzazione delle cellule cerebrali, accelerando e amplificando i processi fisiologici.
La breve fissazione di una sorgente luminosa provoca di conseguenza l'apporto di una energia supplementare nella massa cerebrale, migliorando le capacità mentali (memoria, ideazione, creatività, iniziativa etc.), quindi l'intelligenza nel suo insieme.

I FOSFENI sono le macchie multicolori che persistono per tre minuti nel campo visivo, ad occhi chiusi o aperti, dopo la breve fissazione di una sorgente luminosa.  
COME FARE UN FOSFENE
Otteniamo un fosfene fissando una lampadina  (per le applicazioni pedagogiche è sufficiente una potenza di 75w) bianca opalina tipo "luce diurna" per circa 20-30 secondi ad una distanza di 2 o 3 metri. Queste brevi fissazioni non causano alcun problema alla vista e costituiscono, al contrario, una eccellente ginnastica oculare. Al buio, i fosfeni si presentano come una macchia di colori, che cambiano per salti bruschi, che persiste per circa tre minuti.

I Colori del Fosfene - Dopo lo spegnimento della Lampada Fosfenica:
- 1° minuto, il fosfene è giallo (o verde) circondato da una bordura rossa;
- 2° minuto, il colore dominante del fosfene è rosso/fuxia;
- 3° minuto, il fosfene è azzurro/blu.

Successivamente, fosfene"negativo" (nero) e infine fase bianco-lattigginosa del bagliore diffuso, di durata e intensità variabili.
PRINCIPIO DEL MIXAGGIO FOSFENICO
Fare dei fosfeni da soli non sviluppa niente, o quasi, in ambito mentale; solo il Mixaggio Fosfenico (mescolanza di un pensiero al fosfene) sviluppa le facoltà cerebrali. "Mixaggio" significa mescolanza.
LAMPADE INDICATE:
LA LAMPADINA FOSFENICA 

Solo la Lampadina Fosfenica offre una sicurezza totale per formare i Fosfeni; questa lampadina è conforme a tutti gli standard stabiliti da più di 40 anni di pratica su migliaia di persone. 
Ci sembra utile sottolineare che in più di quarant'anni e con migliaia di praticanti, non siamo mai venuti a conoscenza di casi di persone che abbiano constatato qualche effetto nocivo sulla vista con la Lampadina del Dr. Lefebure, anzi al contrario.

Controindicazioni

L'unica controindicazione per la pratica dei fosfeni è il glaucoma, vale a dire l'ipertensione dei liquidi dell'occhio, che si traduce in forti dolori nel fondo dell'occhio. Può succedere che praticando il Fosfenismo ci si accorga di avere un glaucoma quando ancora non dà sintomi evidenti, potendo quindi intervenire nel suo trattamento con grande anticipo.

Alcune persone, tuttavia, sofferenti di un leggero glaucoma, hanno praticato comunque le fissazioni di sorgenti luminose, contro il nostro parere, prendendo però alcune precauzioni di base: utilizzo di una lampadina più debole  (40 watt), posizione più distante dalla lampada, fissazioni più brevi. Il glaucoma non si è evoluto e gli occhi hanno guadagnato in resistenza. Rimane il fatto che in situazioni di questo genere è d'obbligo chiedere sempre consiglio al proprio medico oculista.

Le persone molto sensibili alla luce notano che con la pratica regolare dei fosfeni gli occhi acquisiscono una maggiore resistenza all'abbagliamento e che nel giro di pochi mesi possono fare a meno degli occhiali da sole.

Dopo un'operazione chirurgica (ad esempio cataratta) occorre attendere 2-3 anni prima di poter praticare. Dopo un'operazione laser occorre attendere da 6 mesi ad 1 anno. E' sempre opportuno chiedere al proprio medico oculista.

Su occhi normali, l'effetto sulla vista è molto favorevole, a patto di rispettare le norme di illuminazione indicate dal dottor Lefebure, stabilite da più di 40 anni di esperienze su migliaia di casi. D'altra parte, alcuni metodi di rieducazione visiva, come il metodo BATES, utilizzano la luce per ristabilire la vista. In definitiva, la pratica delle brevi fissazioni di sorgenti luminose costituisce un'eccellente ginnastica per gli occhi.

Non bisogna preoccuparsi se all'inizio possono manifestarsi alcune difficoltà di adattamento, come lacrimazione o mal di testa: nel giro di alcuni giorni scompariranno completamente.

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