martedì 30 dicembre 2014

superstizione

Oggi i libri sulla superstizione, sull’occultismo invadono prepotentemente il mercato,
specialmente quelli di astrologia, ipnotismo, spiritismo, yoga, pranoterapia ecc.
In ogni edicola si possono acquistare riviste di occultismo corredate da videocassette o audiocassette per “informare” gli acquirenti riguardo ai misteri del mondo dell’ignoto, del paranormale, il pianeta inesplorato dello spirito.
Ma, se la gente sapesse quello che si nasconde dietro la superstizione e la magia,
scapperebbe spaventata!
Molte e svariate sono le manifestazioni di superstizione, secondo le regioni, i Paesi, e le diverse classi sociali. Generalmente ci sono superstizioni cosiddette “innocue”, e altre forme di superstizione che risultano influenzare particolarmente coloro che le praticano.
Alla luce della Parola di Dio, noi scopriremo che ogni forma di superstizione, è contraria alla volontà di Dio. Anche le forme più “semplici” e “innocenti” a volte possono essere pericolose. In queste pratiche, Satana trascina sempre più profondamente le persone nei legami più tenaci dell'astrologia, dell’occultismo, della magia, degli scongiuri, della divinazione, della guarigione, delle malattie, ecc. Qualcuno ha affermato: “A chi chiude la porta in faccia alla fede, la superstizione gli entra dalla finestra. Chi caccia via gli angeli di Dio, è tormentato dagli spettri di Satana”!Con la sua astuzia, Satana raggira la gente cominciando con il legare le persone con tanti fili, con cui intreccia una corda, per imprigionarle alla fine con catene di ferro. Molti pensano che tutto ciò non comporti alcun problema; altri lo fanno perché il resto degli amici lo fa e quindi non vogliano sentirsi diversi dagli altri: lo fanno per curiosità.
Con sempre maggiore pericolosità vediamo come la gente viene affascinata e perfino
trascinata nel vortice della superstizione e della stregoneria.
A più riprese la Scrittura ci parla di un principe che opera nella mente degli increduli, degli scellerati, di quanti, cioè, prestano il fianco a Satana per farsi intrappolare dall’inganno tremendo di fenomeni anormali. Basti pensare che 510 passi biblici e 1250 versetti della Bibbia si riferiscano a pratiche occulte.
Diversi motti popolari o costumi paesani o credenze dei tempi antichi, appartengono all'oscuro dominio della superstizione popolare. Nella seguente enumerazione, menzioneremo soltanto quelle superstizioni che sono più praticate elencandole per
categorie. E scopriremo insieme cosa dice la Bibbia in merito. 

Ci sono a volte alcune cose che sembrano essere segni di felicità e di fortuna come ad esempio il classico “ferro di cavallo”. Ma ecco un breve ele

Trovare una coccinella, detta “del buon Dio”, un miosotis o “non ti scordar di me” bianco, ecc. Trovare dei quadrifogli o delle foglie di edera. Vedere un ragno di sera, o una ragnatela nell'angolo della camera. Sono questi alcuni segni di felicità o di fortuna per chi li trova. Le persone credono in queste cose e vivono molto spesso in funzione di esse.
Il credente nato di nuovo ha realizzato che Dio è la fonte della felicità e della gioia: “Il Signore è la mia parte di eredità e il mio calice; tu sostieni quel che mi è toccato in sorte.
La sorte mi ha assegnato luoghi deliziosi; una bella eredità mi è toccata! Benedirò il Signore che mi consiglia; anche il mio cuore mi istruisce di notte. Io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei; poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso. Perciò il mio cuore si rallegra, l'anima mia esulta; anche la mia carne dimorerà al sicuro; poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo
santo subisca la decomposizione. Tu m'insegni la via della vita; vi son gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi son delizie in eterno” 
(Salmo 16:5-11).
Alcuni particolari “presagi”, sembrano volere “istruire” le persone intorno ad avvenimenti prossimi a venire. Ecco alcuni esempi:
- Quando cade del pane o delle briciole nella minestra o nel caffè.
- Quando si slacciano le stringhe delle scarpe o di una bretella.
- Quando la mano destra, il naso o la testa prudono o una palpebra freme, o si starnutisce. Quando fischia l’orecchio e diciamo: “Chi ci sta pensando”? Quando si ha il singhiozzo: “C'è chi ci pensa”. Poi magari capita che viene a trovarci la persona che abbiamo pensato e la superstizione trova terreno fertile per attecchire.
Il credente invece non è guidato da presagi perché sa che Dio opera in noi il volere e
l’operare: “Infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno
benevolo” 
(Filippesi 2:13).
E’ Dio e non il fato, la sorte, oppure determinate cose che accadono. Dio non segue mai questa via per comunicare la Sua volontà all’uomo, perché così facendo contraddirebbe la Sua Parola e Dio non è un uomo che può venire meno: “Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?” (Numeri 23:19).
Anche i numeri sono apportatori di fortuna o di sfortuna. Considerare i numeri 13,17,3,9 come apportatori di fortuna, o disgrazia. Così:
- Essere in “tredici a tavola” porta disgrazia.
- Alla vista di un marinaio, battere 3 volte col piede in terra.
- Fare 3 croci sopra la porta o al disopra della finestra, per scongiurare gli spiriti maligni. - Regalare sempre fiori in numero dispari.
- I numeri che si sognano. A volte si crede che i numeri che uno sogna, bisogna andare subito a giocarseli perché si può vincere. C’è addirittura un libro chiamato “la smorfia”, che ti traduce in numeri i sogni. C’è del macabro nel giocare i numeri di coloro che hanno subito delle disgrazie. Così chi crede nella superstizione in caso di decesso giocherà i numeri riguardanti le persone coinvolte nella disgrazia, l’ora, il giorno, il mese.
Si vive nel timore e a volte nella paura di queste cose. La Bibbia rassicura chi confida nel Signore: “Nel giorno della paura, io confido in te. In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, e non temerò; che mi può fare il mortale”? (Salmo 56:3).
I numeri non hanno nessuna influenza sulla vita del credente perché Dio è il suo aiuto:
“Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l'uomo?” (Ebrei 13:6).

E’ segno di sfortuna incontrare:
- Uno spazzino o un prete di mattina prima di ogni altra persona.
- Un gobbo.
- Un corteo funebre.
- Un gatto nero o una lepre che attraversa improvvisamente la strada.
- Un corvo od altro uccello nero sul tetto.
- Un corteo funebre s'incontra con un corteo nuziale.
- I cani che scavano buche nella terra (presagio di morte o d'incendio).
- Il verso della civetta, del gufo, della cornacchia, del corvo, della gazza (presagio di
sfortuna o di morte).
Alcune posizioni assunte da determinate cose o persone, sembrano portare sfortuna.
Ecco una serie di esempi:
- Il pane posato capovolto sulla tavola.
- Sedersi sul tavolo della cucina. Quante volte mia madre mi ha sgridato.
- Salutarsi incrociando le mani. Qualche volta è successo anche in Chiesa. Persone non convertite con le quali ci siamo salutati apertamente hanno detto: “Porta male”.
- Posare in croce o di traverso le posate.
- Rovesciare la saliera.
- Il pendolo che si ferma (morte del proprietario).
Alcune cose, quando si rompono sembrano portare sfortuna. Ad esempio:
- Rottura di vetro, di uno specchio, porta 7 anni di disgrazia.
- La caduta di un quadro.
- La perdita della fede matrimoniale.
- Passare sotto una scala.
In Dio, il credente ha realizzato sicurezza. Egli non teme i presagi e non crede in loro:“Tu m'hai messo in cuore più gioia di quella che essi provano quando il loro grano e il loro mosto abbondano. In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro” (Salmo 4:7,8).
Dalla mattina fino alla sera, Dio protegge la nostra vita:
“É bello celebrare il Signore e cantare le tue lodi, o Altissimo; proclamare al mattino la tua bontà, e la tua fedeltà ogni notte, sulla lira a dieci corde e sulla cetra, con la melodia dell'arpa! Poiché tu m'hai rallegrato con le tue meraviglie, o Signore; io canto di gioia per le opere delle tue mani. Come son grandi le tue opere, o Signore! Come sono profondi i tuoi pensieri! L'uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo: che gli empi germogliano come l'erba e tutti i malfattori fioriscono per essere distrutti in eterno. Ma tu, o Signore, siedi per sempre in alto” (Salmo 92:1-8).



La superstizione invita le persone a fare attenzione a determinati giorni ed anche a certi mesi dell’anno. Così accade che:
- Non bisogna tagliare le unghie ed i capelli ad un bimbo prima che abbia compiuto un anno.
- Sposarsi in maggio porta sfortuna così come sposarsi il 13 di venerdì porta male.
Sposarsi in giorno di pioggia porta fortuna. Anche perché si dice: Sposa bagnata sposa fortunata.
- Non aprire le finestre quando suonano le campane
- Il primo aprile è un giorno di sfortuna mentre il primo maggio è un giorno di fortuna.
- Un morto di domenica richiama un altro morto nel parentado.
Queste superstizioni possono apparire sciocche eppure quanti sono così scrupolosi
nell’osservarle. Chi crede in queste cose e ne viene influenzato in realtà dimostra di avere paura di alcuni giorni rispetto ad altri. Dio è per il credente un rifugio in ogni giorno: “Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove. Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi. Perché Dio, il Signore, è sole e scudo; il Signore concederà grazia e gloria. Egli non rifiuterà di far del bene a quelli che camminano rettamente. O Signore degli eserciti, beato l'uomo che confida in te”! (Salmo 84:10-12).
La superstizione è sempre stata un terreno fertile fra i popoli pagani dove era
particolarmente radicata ed osservata. Si credeva nell’influenza della luna e determinati giorni potevano avere un’influenza negativa sulle persone.
Il Salmista che aveva sperimentato la potenza e la protezione di Dio poteva cantare con fiducia Salmo 121:1:
 Parola a differenza del credente che dipende da Essa: “I passi dell’onesto sono guidati dal Signore. Egli gradisce le sue vie” (Salmo 37:23).
E’ unica la libertà che i figli di Dio godono del continuo mentre gli altri temono i giorni, i mesi, gli anni, i presagi vari. Il credente vive nella libertà assoluta: “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:36).
Soltanto Gesù Cristo ha la potestà di soccorrerci, aiutarci, salvarci, perché Egli è venuto a distruggere le opere del diavolo ed il diavolo stesso: “Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo” (I Giovanni 3:8).
Che il Signore, nella Sua grazia, apra loro gli occhi, affinché, per mezzo di queste indicazioni pur incomplete, sia fatta luce intorno a questo dominio delle tenebre, per conoscere il Salvatore onnipotente, che purifica da ogni peccato che spezza tutte le catene e ci dà la vittoria: “In tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:37-39). Né malocchi, né maledizioni, né altre simili cose possono intaccare la vita del credente il quale è paragonato alla pupilla dell’occhio del Signore: “Perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo” (Zaccaria 2.8).
Con il Signore siamo al sicuro: “Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca” 
(IGiovanni 5:18). 

lunedì 29 dicembre 2014

Perché si festeggia il Capodanno?

Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. NelVII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno; tale culto pagano venne deplorato da Sant'Eligio(morto nel 659 o nel 660), che redarguì il popolo delle Fiandre dicendo loro: "A Capodanno nessuno faccia empie ridicolaggini quali l'andare mascherati da giovenche o da cervi, o fare scherzi e giochi, e non stia a tavola tutta la notte né segua l'usanza di doni augurali o di libagioni eccessive. Nessun cristiano creda in quelle donne che fanno i sortilegi con il fuoco, né sieda in un canto, perché è opera diabolica". Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno. Per esempio dal XII secolo fino al 1752 in Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno dell'Incarnazione e usato a lungo anche a Pisa e in seguito a Firenze) mentre in Spagna fino all'inizio del Seicento il cambio dell'anno era il 25 dicembre, giorno della Natività. In Francia fino al 1564 il Capodanno veniva festeggiato nella domenica di Resurrezione (chiamato anche stile della Pasqua), a Venezia (fino alla sua caduta, avvenuta nel 1797) era il 1º marzo mentre in Puglia, in Calabria e in Sardegna lo si festeggiava seguendo lo stile bizantino che lo indicava al 1º settembre, tant'è vero che in sardo settembre si traduce Caputanni (dal latino Caput anni). Queste diversità locali (che, specialmente nel Sacro Romano Impero variavano spesso da città a città), continuarono anche dopo l'adozione del calendario gregoriano. Solo nel 1691 papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l'anno dovesse cominciare il 1º gennaio, cioè secondo lo stile moderno o della Circoncisione. L'adozione universale del calendario gregoriano fece sì che anche la data del 1º gennaio come inizio dell'anno divenne infine comune. Svariati regimi politici hanno istituito riforme del calendario di più o meno lunga durata. Una delle più intrusive, che cercava di riformare il calendario su basi astronomiche e razionali, fu quella adottata in Francia durante la Prima Repubblica, il cosiddetto Calendario Repubblicano, abbandonato poi durante il Primo Impero. Anche durante il periodo fascista in Italia il regime istituì il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma, come proprio capodanno, associato a una numerazione degli anni parallela a quella tradizionale contando come "Anno I dell'Era Fascista" il periodo tra il 28 ottobre 1922 e il 27 ottobre 1923, e gli altri a seguire. Questa modalità, utilizzata nel Regno d'Italia durante tutto il ventennio fascista, fu continuata dalla Repubblica Sociale Italiana, e abbandonata con la caduta di quest'ultima il 25 aprile 1945. È usanza di alcune regioni considerare il Capodanno come il primo giorno dell'anno. Il 1º gennaio segna l'inizio di un nuovo periodo, che solitamente inizia una settimana dopo Natale, dedicato al riepilogo dell'anno appena trascorso, specialmente nelle radio, nelle televisioni, e nei quotidiani, I mass-media spesso, infatti, pubblicano articoli o trasmettono notizie su quanto è avvenuto durante l'ultimo anno, gli elenchi delle persone più in vista decedute durante l'anno appena terminato, i cambiamenti annunciati, previsti o prevedibili nel nuovo anno, come la descrizione delle leggi che entreranno in vigore dal 1º gennaio e l'oroscopo per l'anno che verrà. Questo giorno è in molti luoghi una festa religiosa di precetto (la Solennità della Madre di Dioper la Chiesa cattolica che segue la forma ordinaria del rito romano, la Circoncisione di Gesù per chi segue il rito ambrosiano o la forma straordinaria del rito romano), ma anche una occasione per celebrare la notte di passaggio tra il 31 dicembre e il 1º gennaio, che si festeggia con il veglione di Capodanno. In occasione di questa celebrazione, in quasi tutte le città del mondo si sparano i tradizionali fuochi artificiali, solitamente accompagnati (nei paesi anglosassoni) dalla canzone Auld Lang Syne. Molti la considerano anche un'occasione per fare dei buoni propositi per il nuovo anno. La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per il primo dell'anno che possono essere rispettati più o meno strettamente come quello di vestire biancheria intima di colore rosso o di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati (quest'ultima usanza è stata quasi completamente abbandonata). Le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l'anno nuovo e un'altra tradizione prevede il baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. In Spagna c'è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid). In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l'anno nuovo. In tutta l'ex Unione Sovietica è usanza scambiarsi e aprire i regali. Spesso vengono regalati cioccolatini o pupazzetti corrispondenti all'animale simbolo del calendario cinese dell'anno che verrà. In Ecuador e in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta (a volte con le sembianze di personaggi famosi, calciatori, etc.) riempiti di petardi così da bruciare ed esplodere ai rintocchi della mezzanotte. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè e ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (si ritiene infatti che questo sia il numero dei peccati che una persona commette in un anno e che in tal modo ci si purifichi). In tanti paesi che seguono il calendario Gregoriano, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Italia e altri, il Capodanno è anche una festa civile. In molti paesi, se il 1º gennaio cade di sabato o domenica, allora il venerdì precedente o il lunedì successivo sono anche festivi. Israele è il solo paese che, pur usando il calendario gregoriano, non celebra il Capodanno come festa pubblica. La ragione ufficiale è che essa nascerebbe come festa della Chiesa Cristiana, anche se molti altri paesi a maggioranza non cristiana festeggiano il Capodanno. Nondimeno, molti israeliti che vivono specialmente in Nord America o in Europa lo festeggiano privatamente. 
  • Il Capodanno cinese, o capodanno lunare, si festeggia in diversi paesi dell'estremo oriente (tra cui Cina, Giappone,Corea, Mongolia, Nepal, Bhutan) in corrispondenza del novilunio che cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio.
  • Il Capodanno vietnamita, il Tết Nguyên Đán, si festeggia in concomitanza con quello cinese.
  • Il Capodanno islamico si festeggia il primo giorno del mese di Muharram e può corrispondere a qualsiasi periodo dell'anno gregoriano, in quanto l'anno lunare impiegato nel calendario islamico è circa 11 giorni più breve dell'anno solare del calendario gregoriano, cosicché una data islamica si "sposta" indietro, rispetto al calendario gregoriano, di circa un mese ogni tre anni. Per esempio, nel corso dell'anno gregoriano 2008 sono caduti due diversi Capodanni islamici: quello dell'anno 1429 dell'Egira (corrispondente al 10 gennaio 2008) e quello dell'anno 1430 dell'Egira (corrispondente al 28 dicembre 2008).
  • Losar, il capodanno tibetano, cade tra gennaio e marzo.
  • In Iran il Norouz coincide con l'equinozio primaverile (21 marzo). Anche il Naw-Ruz della Fede Bahá'í condivide lo stesso giorno.
  • La festa telegu (Ugadi) si colloca tra i mesi di marzo e aprile.
  • In Thailandia, Cambogia, Birmania e Bengala, il capodanno solare detto Songran è invece compreso tra il 13 aprile e il 15 dello stesso mese, in occasione del cambiamento di posizione del sole nell'anello dello zodiaco.
  • La festa mapuche si chiama We Tripantu e ha luogo in occasione del solstizio d'inverno (il 21 giugno per l'emisfero meridionale). La data coincide con il Capodanno inca (Inti Raymi).
  • Il Rosh haShana, il Capodanno ebraico, occorre generalmente nel mese di settembre.
  • Enkutatash è il Capodanno etiopico, in data 11 settembre.
  • L'anno nuovo indù si festeggia due giorni prima di Diwali, il festival della Luce, cioè a metà novembre.

Gustavo Adolfo Rol

Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903 da famiglia agiata. Il padre, Vittorio, è un avvocato che nel 1909 è incaricato di aprire e dirigere la sede di Torino della Banca Commerciale Italiana, la madre è Martha Peruglia, figlia del Presidente del Tribunale di Saluzzo. Suo cugino Franco Rol, sarà un affermato industriale chimico e pilota automobilistico. Rol cresce in un ambiente ricco e colto, frequenta sin da giovane le famiglie più in vista della città, si interessa alle arti, entrando in relazione con vari artisti ed iniziando presto a cimentarsi nella pittura e nella musica. Nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, dove si laureerà nel 1933. Sia la scelta del corso universitario in legge, sia la carriera bancaria che intraprende nel 1925 avvengono per adeguamento alle tradizioni familiari. Rol fa pratica presso le filiali della Comit in giro per l'Europa: Marsiglia, Parigi, Londra, Edimburgo e successivamente Casablanca e Genova, sono le città in cui vive e lavora. Racconterà in seguito di avere incontrato durante il soggiorno a Marsiglia (1925-1926) un personaggio, originario della Polonia, che gli mostra alcuni giochi con le carte e che, inizialmente scettico sull'esistenza di Dio, si convertirà e si ritirerà in un convento dopo aver assistito con lo stesso Rol a una guarigione a Lourdes, che in un primo tempo aveva ritenuto una grande mistificazione. In seguito a questo incontro Rol approfondisce i suoi studi spirituali ed elabora una teoria di carattere metafisico sull'associazione tra suoni, colori e altri elementi. Nel 1927, a Parigi, scrive: «Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!». Da questo momento attraversa una crisi esistenziale, fino al punto di ritirarsi in un convento. Aiutato dalla madre, ritorna alla vita laica, e inizia a compiere le proprie dimostrazioni. A partire dagli anni trenta la sua fama si diffonde nei circoli dell'aristocrazia, della cultura e della politica. Gli si attribuiscono incontri con personaggi del mondo della politica tra cui Benito Mussolini, dello spettacolo, dell'arte e della scienza, in alcuni casi non documentati. Sono invece accertate, tra le altre, l'amicizia con Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Cesare Romiti e la frequentazione della famiglia Agnelli. Tuttavia Rol mantiene sempre un profilo riservato e appare raramente in pubblico. Muore il 22 settembre 1994 all'ospedale San Giovanni Battista "Molinette" di Torino. Le sue ceneri riposano nella tomba di famiglia a San Secondo di Pinerolo, suo paese d'origine. Partecipa alla seconda guerra mondiale come capitano degli alpini. Rol è ricordato nella seconda guerra mondiale per aver salvato molte persone durante i rastrellamenti nazisti subito dopo l'8 settembre. Nel comune di San Secondo di Pinerolo, dove i Rol possedevano una casa di campagna, oltre al ringraziamento scritto da parte del sindaco nel 1945, nel 2005 gli è stata intitolata una piazzetta a titolo di riconoscenza, dopo che una via era stata già intitolata alla sua famiglia. Rol riferisce che salvò da sicura fucilazione alcuni partigiani, barattando la loro grazia in cambio della riuscita di alcuni esperimenti, come lui li definiva, di telepatia. Secondo quanto ebbe occasione di raccontare, doveva per esempio indovinare cosa c'era scritto in una lettera, chiusa in un cassetto di un comodino, a casa di qualche soldato in Germania. Un servizio sul settimanale Epoca nel 1951 e un lungo articolo dello scrittore Dino Buzzati sulCorriere della Sera nel 1965 lo rendono noto al grande pubblico, anche se maggiore notorietà arriverà con alcuni articoli del giornalista Renzo Allegri sul settimanale Gente nel 1977. Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta studiosi di parapsicologia lo avevano invitato a sottoporsi ad esame dalle pagine delle riviste Metapsichica (1966-1970) e Quaderni di Parapsicologia (1970). Agli articoli sulla rivista segue nel 1978 una prima pagina sul quotidiano La Stampa. Gli articoli di Gente, con alcune modifiche e l'aggiunta di altro materiale, saranno pubblicati nel 1986 come la prima biografia di Rol (Rol l'Incredibile, poi diventato Rol il Mistero). Dalle varie testimonianze e dai resoconti dei cronisti, emergeva la figura di un uomo incredibile, fuori dal tempo, apparentemente dotato di poteri illimitati (telepatia,chiaroveggenza, precognizione, bilocazione, traslazione, viaggi nel tempo, levitazione, guarigioni, elasticità del corpo, telecinesi, materializzazione e smaterializzazione di oggetti, attraversamento di superfici, folgorazione e altri) che viveva una vita riservata, immerso nella ricerca della conoscenza, circondato da libri, enciclopedie e pregevoli oggetti di antiquariato, in una casa-museo ricca di cimeli napoleonici (Rol era infatti un estimatore dell'imperatore francese). 
Tuttavia, non tutti credettero alle sue presunte possibilità. Una prima critica viene formulata da Piero Angela all'interno del libro Viaggio nel mondo del paranormale, un'inchiesta sui fenomeni paranormali, nel quale i fenomeni prodotti da Rol a cui Angela aveva assistito (che comprendevano l'uso di carte da gioco e la lettura in libri chiusi) vengono interpretati come probabili trucchi illusionistici. Della stessa opinione anche lo scienziato torinese Tullio Regge, che in seguito avrebbe fondato con Angela il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP). Sia Regge che Angela concordano sul fatto che solo un esperimento effettuato in condizioni di controllo, con la presenza di un prestigiatore per evitare la possibilità di un trucco, e replicabile, avrebbe consentito di accertare la reale natura paranormale dei fenomeni che si producevano con Rol. Ma Rol rifiutò per tutta la vita questa richiesta, sostenendo il fatto che molti dei "prodigi" da lui svolti non si potevano replicare in modo continuo e uguale, quindi non erano completamente misurabili col metro scientifico. Regge rimase convinto che Rol fosse solo un abilissimo prestigiatore: «Personalmente io ho visto solamente esperimenti fatti con carte da gioco e non ho rilevato di certo facoltà paranormali; in molti casi usò in modo ovvio le "forzature" dei prestigiatori.» Il noto prestigiatore Silvan affermò di poter replicare con un trucco tutti i presunti fenomeni prodotti da Rol. Replicò in effetti durante alcune trasmissioni su RAI1 in diretta alcuni esperimenti, e a TG l'una eseguì una straordinaria lettura di libro chiuso ancora più inspiegabile di quelle che faceva Rol. Il prestigiatore Tony Binarelli, così come due prestigiatori dilettanti, Carlo Buffa di Perrero e Giuseppe Vercelli, che hanno assistito agli esperimenti a casa di Rol, hanno riferito di non aver riscontrato alcun trucco. Il noto illusionista Alexander, che ha conosciuto Rol, sostiene che «se le condizioni riferite da decine di testimoni sono proprio quelle» (ovvero, Rol non toccava le carte), «allora nessun prestigiatore sarebbe in grado di riprodurre gli esperimenti di Rol», almeno per quanto attiene alle carte. Tuttavia Alexander in un'intervista lascia intendere, pur senza essere esplicito, di pensare a Rol come un grande prestigiatore, al quale dedica uno dei suoi numeri. Il presidente del circolo "Amici della magia" di Torino, Marco Aimone, ha raccontato invece di aver potuto vedere Rol in azione in un ristorante e di aver riconosciuto una tecnica di mentalismo. Mariano Tomatis, esperto di mentalismo e collaboratore del CICAP ha analizzato in una biografia di Rol buona parte delle testimonianze pubblicate fino al 2002. In sintesi, sulla base del fatto che:
  • Rol usasse «il mezzo preferito dai prestigiatori cioè le carte da gioco»;
  • Rol usasse «tecniche (misdirection, forzature...) indispensabili per un illusionista ma incongrue per un autentico sensitivo;»
  • fossero presenti «elementi macroscopicamente sospetti nelle sue esibizioni;»
  • fossero presentati «gli esperimenti "classici" dei prestigiatori (book test, Out Of This World...)»;
  • Rol rifiutasse di farsi «esaminare da qualsiasi studioso, prestigiatore o meno (che avrebbe potuto rivelare la presenza di trucchi)»
Tomatis conclude che tali elementi contraddicono l'ipotesi delle capacità sovrannaturali. Opinioni analoghe sono state espresse da uno dei principali parapsicologi italiani, Piero Cassoli, che elencò in un articolo di Quaderni di Parapsicologia gli elementi che lo portavano a concludere di trovarsi di fronte ad un prestigiatore. A favore della veridicità dei poteri di Rol si sono invece espressi altri esponenti della parapsicologia, come Gastone De Boni, Massimo Inardi, Giorgio di Simone e Nicola Riccardi. I sostenitori della realtà dei fenomeni prodotti da Rol affermano che la grande maggioranza degli scettici sarebbe composta da persone che non avrebbero mai assistito agli esperimenti. In realtà era lo stesso Rol a selezionare accuratamente i partecipanti alle sue sedute, evitando di proposito di invitare gli scettici e gli esperti di trucchi, come i prestigiatori: Silvan non poté mai assistere ai suoi esperimenti, nonostante le sue richieste. Tuttavia Franco Rol, nipote di un cugino di Gustavo, ha fatto notare che ci fu qualche eccezione a questa regola: Gustavo Rol accettò infatti di mostrare i suoi esperimenti a Tony Binarelli, così come al prestigiatore dilettante Carlo Buffa di Perrero. La presenza di Binarelli ad alcuni esperimenti fu probabilmente dovuta al tentativo, da questi svolto negli anni settanta, di accreditarsi nel mondo del paranormale, abbandonando il ruolo di semplice illusionista. In occasione del centenario della nascita, nel giugno 2003, gli fu dedicata una puntata della trasmissione Porta a Porta su Rai Uno e il quotidiano La Stampa gli riservò una pagina intera. Il 28 marzo 2007 il giornalista Corrado Augias ha dedicato a Rol una puntata della sua trasmissione Enigma. Nel 2000 Franco Rol ha aperto un sito web a favore di Gustavo Rol e per far conoscere il suo insegnamento. A questo scopo ha costituito l'associazione denominata Società europea di neuroteologia (SENT). Il sito si vuole contrapporre al CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), a cui appartengono la maggior parte dei critici. La personale teologia di Rol è classificabile come un tipo di animismo antropocentrico. Animismo nel senso più ampio perché per Rol «ogni cosa ha il proprio spirito», nel quadro di una visione del mondo pervaso di una «armonia universale». Antropocentrico perché Rol sosteneva per l'uomo, e solo per l'uomo, una dualità animistica: oltre all'anima l'uomo avrebbe anche uno «spirito intelligente». L'anima, una volta lasciato il corpo, ritornerebbe a Dio, mentre il cosiddetto «spirito intelligente» si distinguerebbe invece nel continuare ad essere presente sulla terra, anche dopo la morte. Lo spirito che pervade l'uomo sarebbe «intelligente», nel senso di essere provvisto di coscienza e di capacità creative, differenziandosi dallo spirito di tutte le altre «cose». Rol affermava di poter entrare in contatto con «spiriti intelligenti», e che essi partecipassero ai suoi esperimenti, durante i quali egli entrava in contatto con loro, agendo «con spontaneità, quasi sotto l'impulso di un ordine ignoto».

venerdì 26 dicembre 2014

esperienze extra corporee

“ESPERIENZE FUORI DAL CORPO"



In medicina sono descritti alcuni disturbi della coscienza ("disturbi della coscienza dell'Io" chiamati "depersonalizzazione") che potrebbero essere alla base dell'OBE. Tali disturbi possono derivare da affaticamento o alterazioni organicheLa sensazione di trovarsi fuori dal corpo è stata riferita durante:
  • Sonno ipnagogico o ipnopompico (le fasi che precedono immediatamente l'addormentamento o il risveglio)
  • Crisi epilettiche
  • Intossicazione da droghe
  • Fasi di psicosi acuta
Secondo l'interpretazione di alcuni, questo potrebbe indicare che ciò che si osserva durante le OBE, appare non essere altro che il frutto della propria mente e la conseguenza di una temporanea iperattività anomala di alcune regioni del cervelloLe esperienze extracorporee (OBE) si manifestano frequentemente nei fenomeni più complessi denominati esperienze ai confini della morte (NDE), attualmente oggetto di studio anche in ambito medico, come nei casi di Pim van Lommel e Sam ParniaUn'ipotesi formulata in ambienti mistici è che alcuni sogni lucidi sarebbero presunti viaggi fuori dal corpo, mentre all'inverso talune esperienze che potrebbero sembrare viaggi astrali sarebbero invece soltanto dei sogni o rientrerebbero in quell'altra categoria di fenomeni denominata "onironautica". Uno studio condotto da Bigna Lenggenhager, della Scuola Politecnica Federale di Losannae da Henrik Ehrsson dell'University College di Londra, primo in assoluto del suo genere, sono descritte in due articoli pubblicati su ScienceNell'esperimento i partecipanti hanno indossato speciali occhiali utilizzati in visioni tridimensionali attraverso i quali hanno visto, proiettata a una distanza di due metri, la propria immagine mentre la stessa era simultaneamente ripresa da una telecamera posta dietro di loro. Durante le proiezioni, la loro schiena veniva toccata diverse volte con un bastoncino, così che essi hanno potuto osservare ciò che accadeva "in diretta" sull'immagine virtuale. Quando poi ai partecipanti è stato chiesto in quale punto si trovassero della stanza, quasi tutti hanno indicato la posizione virtuale. Gran parte dei volontari, quindi, ha avvertito una dissociazione dal proprio corpo. Secondo gli autori, questo studio fornisce una possibile spiegazione scientifica dell'origine del fenomeno delle esperienze fuori dal corpo, alla base del quale "potrebbe esserci una disconnessione fra i circuiti del cervello che elaborano le informazioni sensoriali". Questo esperimento, ha commentato Peter Brugger, dell'University Hospital di Zurigo, dimostra che la coordinazione dei sensi e la prospettiva visuale e visione sono importanti per la sensazione di trovarsi all'interno del proprio corpo. I ricercatori hanno quindi dedotto che la percezione che una persona ha di se stessa può essere manipolata usando una serie di stimoli multisensoriali in quanto l'unità spaziale e la coscienza del corpo dipendono dai meccanismi del cervello. Tali studi non permettono però di concludere in modo definitivo circa la natura oggettiva o allucinatoria del fenomeno dell'esperienza extracorporea, o di altri fenomeni simili, come quelli di premorteData l’ampiezza del fenomeno, alcuni ricercatori hanno deciso di studiare il fenomeno più a fondo. Sono almeno tre le ricerche attualmente in corso ad occuparsi delle Esperienze fuori dal corpo. Una di queste è in corso presso la Nottingham Trent University, Regno Unito. La ricerca mira soprattutto ad ottenere una migliore comprensione delle varie forme di esperienze extracorporee e il significato che queste assumono per le diverse persone che le hanno vissute. “Gli attributi che caratterizzano l’esperienza fuori dal corpo sono abbastanza ricche e variegate, ma sono in genere ignorati dalla ricerca moderna in favore di un insieme snello di caratteristiche condivise”, spiega in un comunicato dell’università il dottor David Wilde, docente di scienze sociali. Le indagini del dottor Wilde sono più dettagliate di quelle eseguite in molti studi precedenti, includendo un processo mirato ad eliminare “altre esperienze allucinatorie simili che potrebbero essere scambiate per un’esperienza fuori dal corpo”. Un altro studio è in corso presso l’Università di Ottawa, Canada, nel quali i ricercatori hanno eseguito la risonanza magnetica di una donna durante quella che viene descritta nello studio come un’esperienza extra-corporeaLa donna, una ventiquattrenne studente di psicologia, ha spiegato che era in grado di lasciare il suo corpo e di interagire con il mondo esterno in forma extra-corporea fin dall’infanzia, riuscendo ad entrare nello stato a suo piacimento. I ricercatori Andra M. Smith e Claude Messier hanno misurato la sua attività celebrale durante l’esperienza. Le immagini hanno rivelato l’attivazione di parti del lato sinistro del cervello che si sovrappongono alla giunzione parietale temporale, una parte del cervello collegata alla consapevolezza di sé. I ricercatori hanno visto anche l’attivazione di parti del cervello che si accendono quando qualcuno immagina di muoversi, sensazione conosciuta come “immagini cinestetiche”. “L’esperienza extra-corporea nel presente studio sembra aver attivato il lato sinistro del cervello e di diverse aree associate alle immagini cinestetiche ed è associata ad una forte disattivazione della corteccia visiva”, scrivono Smith e Messier nello studio. “Questo suggerisce che la sua esperienza è stata vissuta come reale, con una forte componente cinestetica. La donna è sana e senza anomalie cerebrali, fornendo così una finestre sul cervello durante un’esperienza extra-corporea non patologica”. Come sottolineano i due ricercatori, ulteriori studi sono necessari per aumentare i dati statistici relativi a queste esperienze, essendosi lo studio concentratosi su un singolo caso. “Questa capacità potrebbe essere presente già nella prima infanzia, ma potrebbe perdersi senza la pratica regolare”, scrivono in chiusura. Uno degli studi più famosi sulle esperienze extra-corporee è stato eseguito nel 1968 dal dottor Charles Tart, professore emerito di psicologia presso l’Università di California-Davis. L’esperimento ha riguardato l’osservazione di una paziente, che nello studio viene indicata come Miss Z, durante una esperienza fuori dal corpo. Mentre la donna dormiva, il dottore ha posto un numero di cinque cifre su una mensola al di sopra del letto sul quale giaceva la donna. Il numero era stato selezionato casualmente e portato nella stanza in una busta opaca. Al suo risveglio, la donna ha riferito di aver lasciato il suo corpo mentre giaceva sul letto e, galleggiando nella stanza, di aver individuato il numero sulla mensola, fornendo ai ricercatori la cifra esatta. Il dottor Tart e i suoi collaboratori hanno cercato di individuare il modo in cui la donna possa aver indovinato il numero, tralasciando le ipotesi parapsicologiche. Eppure, la spiegazione più plausibile sembrava proprio quella meno plausibile. Miss Z era stata scelta per l’esperimento perchè aveva raccontato che le capitava di svegliarsi più volte ogni notte e di trovarsi a galleggiare vicino al soffitto, guardando il suo corpo. 

Percezione Extrasensoriale (esp)



Viene chiamata percezione extrasensoriale o ESP (acronimo dell'espressione inglese Extra-sensory perception) ogni ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi. Un sinonimo diffuso a livello popolare è anche sesto senso. L'uso di questo termine sottintende la ipotetica esistenza di canali di informazione estranei e sconosciuti alla scienza e, infatti, gran parte degli studi al riguardo si muovono al di fuori del metodo scientifico, riguardando la parapsicologiaLe percezioni extrasensoriali vengono chiamate in modi diversi a seconda della loro natura:
  • capacità di prevedere il futuro (precognizione)
  • capacità di percepire visivamente cose non visibili naturalmente (chiaroveggenza)
  • capacità di comunicare con il pensiero (telepatia)
Il campo di studio delle percezioni extrasensoriali (e di altre presunte manifestazioni paranormali come la psicocinesi) è chiamato parapsicologia. La persona che si ritiene possieda tali facoltà è detta esper o sensitivo (anche paragnosta, soprattutto se collegato alla retrocognizione; medium se invece afferma di comunicare con entità spirituali, quali ad esempio i defunti). Il termine anglosassone esper, in particolare, pare essere stato coniato dallo scrittore di fantascienza Alfred Bester nel suo racconto Oddy and Id del 1950. Il dibattito sull'esistenza o meno delle percezioni extrasensoriali è molto acceso. Da un lato i sostenitori dell'esistenza di questi fenomeni portano a sostegno delle loro tesi alcune ricerche, dall'altro vengono sollevati dubbi significativi sulla validità metodologica di questi studi. Più in particolare se da un lato i parapsicologi affermano che taluni esperimenti come gli esperimenti ganzfeld mostrerebbero prove dell'esistenza delle percezioni extrasensoriali, dall'altro la comunità scientifica contesta questi esperimenti gravemente carenti di rigoroso metodo scientifico oltre che di solida base teorica. Le persone dotate di questo senso sono molte, ma poche riescono a svilupparlo correttamente.Alcune, dopo anni d'esperienza riescono a percepire anche la più piccola variazione pranica, possono inoltre coinvolgere l'intero loro corpo fisico, ampliando così il suo potere. Questa caratteristica fa sì che il corpo del sensitivo diventi un accumulatore d'energia quando decide di togliere, un dissipatore quando decide di dare, infine di filtro, facendo passare l'energia pranica di un corpo squilibrato da fattori fisici o da volontà esterne attraverso il suo corpo. Con questa tecnica il pranico riesce ad assorbire l'energia delle persone provocando sul proprio corpo gli stessi disturbi, individuando con più facilità i punti più colpiti. I disturbi, sia d'origine traumatica, sia psichica formano un nodo d'energia nel corpo pranico che ostacolano il medico quando si accinge a curare con la medicina tradizionale il corpo fisico. Un soggetto in armonia con la propria energia pranica riesce sempre a guarire più in fretta di coloro che non lo sono, agevolando l'intervento medico. L'energia pranica quando non scorre bene nel corpo, si deposita su organi deboli, accumulandosi sempre più, fino al punto che l'organo colpito non risponde più a determinati stimoli. In altri casi l'energia scorre nell'organo malato molto velocemente, portando via ogni residuo d'energia, lasciando l'organo senza una difesa pranica. In questi organi l'intervento del medico, con la medicina tradizionale è nullo. Alcuni medici adottano l'agopuntura per ripristinare l'energia di un organo, altri premono con le mani alcuni punti del corpo cercando di liberarne l'energia in eccesso. Il sensitivo pranico impone le mani posizionandole su alcune parti del corpo cercando di ripristinare il flusso d'energia, questi punti sono chiamati Ciakra. Ufficialmente la medicina non accetta questi cultori di tecniche alternative che si spingono nel loro campo, dobbiamo però riconoscere che l'imposizione delle mani su di un corpo malato produce un riequilibrio dell'energia, procurando al soggetto un beneficio immediato. Con questo non voglio affermare che una persona in piena armonia con il proprio prana non si ammali, questo non è possibile, ma sicuramente con un'energia in ottimo stato sarà difeso maggiormente dal suo sistema immunitario. Il ripristino del prana porta sempre un beneficio, sia sul piano fisico sia su quello psichico.Molte persone non accettano le cure di un sensitivo perché non credono che l'aura esista, tanto meno credono che possa ammalarsi. Oggi la scienza riconosce che l'essere umano è circondato da un'aura invisibile, ma non accetta che quest'energia possa interagire con il corpo materiale e che a sua volta possa ammalarsi come un qualunque altro organo. Le malattie prodotte dall'energia pranica non hanno un'origine materiale, per questo la scienza medica si allontana negando ogni cosa che non possa essere curata con farmaci. Queste malattie dell'energia, sono spesso legate alla nostra spiritualità, a come viviamo e come interagiamo con i nostri simili. L'energia pranica non può essere offesa come il corpo fisico da fattori materiali come un bastone, una lama, un incidente stradale. Il pensiero è l'arma che può offendere e colpire anche gravemente il prana facendolo ammalare. Il prana può essere colpito da una malattia fisica che agendo direttamente sui ciacra coinvolge il prana nella parte controllata dal ciacra coinvolto. La cattiveria, l'egoismo, l'odio, il troppo amore, la lussuria, l'avarizia, la mancanza di fede, portano ad uno squilibrio del prana di tutto il corpo. La cura di queste malattie praniche, se non vogliamo andare da un buon pranico, sono curabili praticando tecniche che riescono a spostare o modificare l'energia da un ciacra ad un altro, ripristinando così il flusso di energia fra i vari ciakra. Lo yoga è la tecnica migliore per ripristinare tal energia.Molti riescono a mantenere il proprio corpo sano e forte facendo ginnastica, altri corrono a piedi e tutti sono consapevoli che quello che fanno produce un benessere fisico.Perché non praticare una disciplina che produca un benessere pranico? Le persone che non credono di avere un'energia pranica, attribuiscono al corpo materiale tutti i suoi malesseri, cosi ricorrono alla medicina tradizionale sperando in una guarigione che non può mai avvenire, perché il problema non si trova nel corpo ma fuori, nella sua energia pranica. Il pensiero nasce in una parte del cervello chiamata Mesencefalo, in questa zona sono elaborati i dati che arrivano attraverso la corteccia dai cinque sensi e dai bisogni della carne. Il mesencefalo elabora tutte le emozioni provenienti dall’esterno, rendendo così il corpo umano il mezzo indispensabile per un’evoluzione Spirituale. Ci sono due tipi di pensiero, quello superiore, legato alla spiritualità e quello inferiore, legato alla carne. Il pensiero superiore proviene dallo Spirito inglobato nella materia in fase evolutiva, mentre quello inferiore è legato alla carne e ai suoi istinti. Come possiamo comprendere quando il pensiero è l'Io Spirituale, o il risultato di un insieme di condizionamenti e stimoli materiali? Sappiamo solamente che il pensiero è il risultato finale fra l’Io interiore e la materia. Il percepire, gli stimoli dello Spirito, oltre che del corpo, fanno del mesencefalo l’organo che trasforma in pensieri gli stati fisici ed emotivi, condizionamenti e paure inconsce tramandateci assieme al nostro codice genetico. Il Pensiero superiore fatica ad imporsi, e spesso rischia di essere travolto da stimoli prodotti della carne, ma pur essendone consapevole lascia spazio al pensiero inferiore di imporsi, facendo sì, che nella vita lo spirito possa acquisire l’esperienza necessaria da portare con se dopo il suo distacco dal corpo. Soffermiamoci un attimo e proviamo a pensare al mesencefalo come ad un muscolo che esercitato frequentemente produrrebbe pensieri più articolati, portando sul piano fisico e Spirituale un notevole vantaggio rispetto a coloro che non lo esercitano. In sintesi, il Mesencefalo è la parte del cervello che elabora i dati che riceve dalla corteccia celebrale inviati a sua volta dagli organi dei sensi come la vista, l’udito, il gusto, il tatto, l’olfatto, compresi quelli interni come l’istinto di conservazione (legato alla carne), e la fede (una vita senza corpo, tramandataci da padre in figlio). Viene facile chiedersi come fare per produrre un pensiero che eserciti sul materiale un’azione positiva, e com'è possibile produrre un pensiero che porti lo Spirito ad a godere delle gioie prodotte da un corpo materiale. Questi pensieri non devono condizionarti altrimenti perderesti la tua razionalità, accetta solo l’idea che tutto é possibile e realizzabile, perché il tutto è dentro di te. 
Ricorderete tutti le capacità extrasensoriali del bambino di Shining, capolavoro di Kubrik tratto dall’omonimo romanzo horror di Stephen King. Nel film il dono del protagonista veniva chiamato “luccicanza“. Il corrispettivo reale è un fenomeno di presentimento che fa parte della telepatia. La parola telepatia è la versione abbreviata di telepatia mentale.
L’etimologia del nome di origine greca rimanda ad una sensazione di distanza: tèle (lontano) epàtheia (sentimento). Il termine è stato coniato da Frederick William Henry Myers (1843-1901), uno dei fondatori della moderna psicologia in un articolo del 1882 Proceedings of the Society for Psychical Research. La definizione esatta indicherebbe con telepatia la comunicazione che avviene tra due menti attraverso la percezione extrasensoriale (ESP), vale a dire attraverso un processo indipendente dalla vista, dall’udito, o da altre percezione sensoriali. Il termine ESP è stato reso popolare ed è ormai di uso comune, grazie al lavoro di J.B.Rhine, che ha iniziato ad indagare il fenomeno alla Duke University nel 1927. Si riferisce ai fenomeni di telepatia, chiaroveggenza, premonizione e preveggenza. L’esistenza di ESP e di altri poteri paranormali come la telecinesi, sono controverse, anche se la sistematica ricerca sperimentale su questi temi è in corso da oltre un secolo nella parapsicologia. La maggior parte dei casi di telepatia extrasensoriale sono state respinte e reputate non credibili scientificamenteMolti sono gli episodi di telepatia che vedono protagonisti i cani. Famoso il caso del canedell’inglese Pam SmartJaytee, che è stato protagonista di diversi programmi televisivi in Australia, negli Stati Uniti e in Inghilterra. Secondo i genitori di Pam, che si sarebbero resi conto per primi delle facoltà telepatiche del cane,Jaytee si metteva alla finestra, proprio nel momento in cui Pam, a chilometri di distanza, decideva di tornare a casa. Quello che ha reso scettici i più è come era possibile determinare il preciso istante in cui Pam decideva di rientrare. Gran parte degli episodi di ESP sono basati su eventi apparentemente insoliti che sembrano inspiegabili. Malgrado parapsicologi come Charles Tart e Raymond Moody, Susan J. Blackmore abbiano cercato di dare un’impronta scientifica al fenomeno, siamo ancora lontani da qualsiasi spiegazione che non contenga lacune, da poter additare come frodi, incompetenze e statistiche forzate. Molti studiosi sostengono che l’impossibilità di spiegare scientificamente un fenomeno non implica che la sua spiegazione vada ricercata necessariamente nel paranormale. Si, ma allora dove? Forse si tratta di episodi ai quali è impossibile trovare una spiegazione, semplicemente perchè non esiste. Maghi, veggenti, premonitori e sensitivi sarebbero dunque tutti degli imbroglioni o c’è qualcosa di vero? Ho come la percezione che per avere una vera risposta dovremo ancora aspettare molto!


L’uso consapevole dei poteri extra sensoriali può liberare l’uomo dalle paure e dalle malattie grazie alla comprensione delle proprie straordinarie potenzialità. I poteri extrasensoriali ci permettono il raggiungimento delle mete più importanti: gioia e pace interiore, prosperità, salute, soddisfazione e serenità affettiva. I poteri ESP non sono solo per pochi eletti, anzi, tutti possiamo accedervi grazie ad esercizi semplici e chiari che, con un po’ di pratica, ci permettono di acquisire familiarità con essi fino a padroneggiarli. ??Nel mondo del paranormale esistono decine di fenomeni, che molti studiosi classificano come ESP, Extra-Sensorial Perceptions ossia "percezioni extrasensoriali" . Tuttavia, da quando la parapsicologia ha fatto il suo ingresso negli istituti universitari di ricerca, gli esperti hanno preferito trascurare molti eventi-limite spesso legati, per cultura e tradizioni, all'occultismo o alla religione.Vincenzo Nestler, uno di questi moderni ricercatori, ha ammesso nell'ambito delle percezioni extrasensoriali solo quattro tipi di manifestazioni, tre mentali e una fisica. Si tratta della telepatia, della chiaroveggenza, della precognizione e della psicocinesi. La prima è la trasmissione a distanza del pensiero; la seconda è la visione a distanza di fatti che si stanno verificando nello stesso momento, senza che il soggetto possa assistervi materialmente; la terza è la conoscenza del futuro; la quarta infine, l'unico fenomeno che interviene nel mondo fisico, è la capacità di spostare oggetti con la forza del pensiero. Sebbene gran parte dei parapsicologi scientifici riconosca come fenomeni ESP solo quelli elencati, vi sono molte altre manifestazioni che la scienza ancora non sa spiegare e che la parapsicologa californiana Dorothy Spence Lauer, in un suo saggio, ha incluso nel paranormale in quanto manifestazione della sincronizzazione con la “Mente Universale”: ??La Telepatia è attualmente considerala la parte più consistente e più studiata della Parapsicologia. La parapsicologia, cioè la disciplina che si interessa di fenomeni apparentemente ribelli alle note leggi dello spazio, del tempo e della causalità, pur non essendo totalmente accettata dalla Scienza ufficiale, si trova implicitamente ad un alto livello fra le attività culturali, specialmente nei Paesi più ricchi e più evoluti, che spendono annualmente somme ragguardevoli per sovvenzionare e stimolare la ricerca. Essa infatti, oggi più che mai, rappresenta «un approfondito studio della realtà (contingente) che può portare quasi razionalmente sempre più vicino alla conoscenza delle realtà spirituali» {Egidi). Non è escluso inoltre che la stessa ricerca, sotto altri aspetti, possa far balenare idee di un nuovo e più potente strumento di dominio sulla natura e sul mondo: «È chiaro che qualsiasi segreto atomico impallidirebbe di fronte a quello custodito da chi sapesse, con preordinata consapevolezza e senza margini apprezzabili di errore, mettere un individuo in condizioni tali da poter vedere a distanza, leggere pensieri altrui, sentire ciò che si prepara nelle matrici dell'avvenire. ..» (Servadio). La parapsicologia è uno studio serio che richiede un sano equilibrio psico-fisico, una cultura specifica e la serena mentalità dello studioso che sappia accettare e vagliare l'apporto indispensabile delle altre discipline. Perciò ì veri parapsicologi sono assai pochi in tutto il mondo; alcuni dì essi si dedicano professionalmente alla ricerca e allo studio del paranormale, e fanno capo ad una qualificata Società internazionale, fondata in America nel 1957, la «Parapsychological Association». Il 30 dicembre 1969 la maggiore organizzazione scientifica mondiale, l'Associazione Americana per il Progresso delle Scienze (A.A.A.S.), ha riconosciuto come scienza la Parapsicologia accogliendo la Parapsychological Association fra le (circa) trecento Società scientifiche già ammesse, {v. « Metapsichica » n. III-IV / 1970 e « Quaderni di Parapsicologia » ». 2 / 1970). Questo riconoscimento mette la parapsicologia su un piano dì parità con altre discipline scientifiche, sia per il diritto di asilo fra le Facoltà Universitarie che ancora non l'hanno potuta accogliere ufficialmente, sia per eventuali contributi finanziari che adesso potranno essere apertamente assegnati anche alla ricerca parapsicologica. Ma per tornare al nostro argomento specifico, osserviamo ancora che un particolare approfondimento degli studi telepatici potrebbe darci la « chiave » di vari fenomeni sociali attualissimi che sono « insospettabilmente legati » alla telepatia: la diffusione — più o meno facilitata — di certe correnti di pensiero, il comportamento — più o meno irrazionale — di alcuni aggregati umani, il successo — più o meno — facile di certe idee, le « atmosfere psichi-che » che permeano e condizionano ì singoli e le colletti-vita dando luogo talora a vere e proprie « epidemìe psichi-che », ecc. Indipendentemente dalle « conoscenze » che potevano averne antichi « Sacerdoti » e « Filosofi » (conoscenze, forse, oggi non del tutto perdute, ma tramandate attraverso simbologie ormai generalmente incomprese), noi non possiamo ignorare che illustri Studiosi moderni si sono occupati anche di questi aspetti dello « psichismo collettivo » e della relativa fenomenologia dinamica, avvertendo che « noi siamo continuamente immersi in un oceano psichico, la cui azione, che subiamo inconsapevolmente, è altresì funzione dei nostri stessi contenuti psichici inconsci ». Il crescente interesse generale per i fenomeni para-normali è attualmente sensibile nel nostro Paese; indipendentemente dalle poche pubblicazioni specializzate, la stampa periodica (ogni tanto anche quella quotidiana), la Radio e la TV riportano articoli e « servizi » (più o meno ortodossi) che solleticano, senza appagarla, la curiosità del gran pubblico, il quale perciò qualche volta si trova anche disorientato dai pareri diversi. La ristampa di testi classici (Myers) e la traduzione nuova di autentiche opere scientifiche di parapsicologia (Ramakrishna- Rao, Vasiliev, Ryzl) offrono un materiale di studio serio e qualificato. ??Telepatia e Psicoanalisi. L'indipendenza dalle «condizioni spazio-temporali» , che sembra caratterizzare la telepatia (come tutti gli altri fenomeni psi), ha indotto gli studiosi a pensare che la telepatia sia un fenomeno non fisico, né fisiologico; cioè appartenga ad un piano di realtà in cui non siano valide tutte le leggi del nostro mondo materiale. Inoltre il «modus agendi» della telepatia viene ormai identificato a quello dei «processi psichici inconsci». Tali processi, che una volta erano visti attraverso il velo del mistero e della paura, oggi sono oggetto di studio della Psicologia del profondo. Ecco perché abbiamo pensato di dedicare qualche pagina all'argomento psicoanalisi e telepatia. La parola «psicoanalisi» fu coniata da Sigmund Freud verso il 1896. Essa è spesso usata ormai in senso lato per indicare la «psicologia del profondo», mentre — a rigore — indicherebbe soltanto la «psicologia freudiana», cioè quella parte della psicologia del profondo che segue ed applica le dottrine di Freud. Effettivamente si tratta di una disciplina dovuta essenzialmente alla genialità di Freud, anche se poi altri l'hanno sviluppata diversamente. Perciò quando si parla di psicoanalisi, ci si riferisce generalmente alla «psicoterapia freudiana». Ma occorre precisare che il termine « psicoanalisi » può indicare, oltre a quel metodo di psicoterapia, un metodo di ricerca psicologica ed anche un insieme di ipotesi tuttora in via di evoluzione al fine di giungere ad una teoria completa della personalità umana. (Questo era forse l'ultimo sogno dello stesso Freud, ed è sempre la mira dei suoi migliori seguaci). Oltre alla « scuola freudiana » (psicoanalisi ortodossa che rappresenta sempre il filone originario), abbiamo poi: la scuola derivata da C.G. Jung, « psicologia analitica »; la scuola derivata da Alfred Adler, « psicologia individuale »; varie altre scuole di derivazione più recente, sparse qua e là, in Europa e in America.Freud, nella sua « Interpretazione dei sogni », affermava che il contenuto latente del sogno subisce quasi sempre deformazioni, distorsioni, frammentazioni; per cui un sogno eventualmente telepatico può non essere riconoscibile come tale, finché non sì abbia l'opportunità di interrogare e analizzare il sognatore stesso. William Mackenzìe fu veramente lungimirante quando scrisse: « ...La valutazione psicoanalitica dei fatti me-ta-psichici aprirà orizzonti forse assolutamente insospettati. ,. » (« Metapsìchìca moderna», Roma 1923). Freud si era già interessato di telepatia fin dal 1900, ma furono gli esperimenti telepatici del prof. Gilbert Mur-ray che contribuirono a rafforzare le sue opinioni in proposito. Carl Gustav Jung, già collega e socio di Freud, ben noto anche per l'interesse dimostrato verso la fenomenologia paranormale, in una delle sue ultime opere, « Erìnnerungen, Traume, Gedanken » {Riflessioni, sogni, pensieri), uscita postuma a Zurigo nel 1963, riferisce un caso in cui egli stesso fu involontario percepiente telepatico. Il caso poi, per la sua struttura particolare e impressionante, ha suscitato l'interesse di altri studiosi come lo Stevenson e il nostro Comìn. Jung, avendo curato un paziente affetto da una forma depressiva, avrebbe dovuto rivederlo dopo un certo tempo; passarono invece due anni senza che l'uomo si facesse vivo. « Una sera » — riferisce Jung — « ...pur essendo andato a letto (come al solito), rimasi sveglio parecchio tempo (prima di prender sonno)... Verso le due di notte, mi svegliai terrorizzato e convinto che qualcuno fosse entrato nella mia stanza; mi sembrava che la porta fosse stata rapidamente aperta. Accesi subito la luce, ma non vidi nessuno. Pensai che qualcuno avesse aperto la porta per errore, e guardai anche nell'anticamera: tutto era assolutamente tranquillo.. . Allora ripensai alla cosa, e mi parve di essere stato svegliato da un dolore cupo, come se qualcuno mi avesse colpito alla fronte, e poi mi avesse spinto qualcosa contro la parte posteriore del cranio. Il giorno seguente ebbi un telegramma che mi avvertiva che quel paziente si era suicidato con un colpo di pistola. Seppi più tardi che il proiettile, penetrato per la fronte, gli si era conficcato nella parte posteriore del cranio ». Sì può supporre che in tale evenienza, un tentativo di comunicazione telepatica in extremis (del paziente verso il terapeuta) abbia trovato la « via di minor resistenza attraverso l'impressione dolorifica ». Questa interpretazione, però, non esclude altre ipotesi eventualmente diverse da quella telepatica (anche perché non sappiamo quale lasso di tempo sia realmente intercorso tra i due fatti). Jung ha certamente il merito di aver « sottolineato, con maggior energia che non Freud, gli aspetti transindividuali dello psichismo inconscio » (Servadio), ponendo l'ipotesi dell’inconscio collettivo nel quale avverrebbe una specie di « comunione pan-psichica » delle singole individualità a livelli profondi della personalità e dell'essere. Sotto tale ipotesi, il fenomeno telepatico sorgerebbe quando due psichismi individuali vengono « a contatto » tramite il « canale fornito dallo psichismo collettivo ». È molto importante la scoperta fatta (circa 40 anni or sono) quasi contemporaneamente dallo psicologo ungherese Istvan Hollòs e dallo psicoanalista italiano Senzadio, i quali, indipendentemente l'uno dall'altro, segnalarono la presenza di fenomeni telepatici occorrenti durante le sedute psicoanalitiche. Scrive il Servadio a proposito di quella scoperta: « Cominciavo a notare che in certe sedute analitiche accadeva ad alcuni pazienti di rivelare, in modo apparentemente paranormale (telepatico) , contenuti che avevano attinenza sia con i loro problemi inconsci, sia con situazioni particolari della mia stessa vita psichica. Non sapevo, allora, che un mio eminente collega, il dottor Hollòs, di Budapest, stava lavorando nella stessa direzione. ...Il lavoro di Hollòs apparve nel 1933 nella rivista Imago (I. Hollòs: « Fenomeni telepatici nella psicopatologia quotidiana »}, mentre io stavo preparando una relazione su Psicoanalìsi e telepatia che tenni al Congresso internazionale di psicoanalisi di Lucerna nel 1934, e che pubblicai poi anch'io, l'anno dopo, nella rivista Imago (E. Servadio: « Psicoanalisi e telepatia »), rendendo a Hollòs il riconoscimento che di fatto gli spettava » (SIM: «Nuovi problemi di Merapsichica » II, Roma, 1952). La conclusione dei lavori dei due famosi psicologi è che: « ...nel rapporto analitico vengono talvolta realizzate le condizioni di optimum per la percezione extrasensoriale (telepatica) , da parte del soggetto in analisi, di processi psichici... che si svolgono nell'analista. Queste ed altre osservazioni sul complesso problema della telepatia e della sua funzione nei rapporti analitici, sono state (poi) riprese e sviluppate da altri psicoanalisti, fra cui: Eisenbud, Fodor, Ehrenwald, ecc. » (Emilio Servadio: « La percezione extrasensoriale », SIM: « Nuovi problemi di Metapsichica » I, Roma 1950). L'intervento della telepatia nella situazione analitica si manifesta, il pili delle volte, sotto forma di sogno (sogno paragnostico o telepatico): « un sogno che indica come il paziente abbia talvolta una conoscenza cosi precisa della vita personale dell'analista, che sarebbe inconcepibile senza la mediazione dell'esperienza extrasensoriale » (E.S.P. Tauber).Il Dr. Salvatore Guarino, a cui si deve altresì una ipotesi « fisiologica e biochimica » della telepatia, è propenso ad ammettere che la telepatia (o almeno, « una forma di telepatia » abbia luogo attraverso processi (« radiazioni nervose ») legati alle molecole cerebrali. (Vedasi: Salvatore Guarino: « La scoperta delle radiazioni nervose », Istituto Editoriale del Mezzogiorno, Napoli 1973). Si è accertato che un segnale telepatico, raggiungendo l'organismo del percepiente (cioè del soggetto verso il quale si rivolge il segnale telepatico), possa provocare in esso un qualche fatto psico-fisiologico non sempre chiaramente sensibile per la coscienza dell'interessato, ma registrabile con apparecchi elettrofisiologici. In tal caso sarebbero eliminati gli errori e le distorsioni che dipendono dall'attività cosciente del soggetto e che quasi tutti gli sperimentatori hanno riscontrato nelle comunicazioni telepatiche; perciò i risultati sono aderenti alla facoltà di ESP (poteri extra sensoriali). ??La Chiaroveggenza chiamata anche telestesia o metagnomia, è una presunta forma di percezione extrasensoriale in cui la persona acquisirebbe conoscenze di eventi lontani o di luoghi o oggetti non visibili normalmente attraverso mezzi principalmente visuali. Andrebbe distinta dalla divinazione poiché in quest'ultima le conoscenze provengono da una fonte soprannaturale come una divinità, mentre nella chiaroveggenza provengono direttamente dalle capacità del sensitivo; tuttavia questa distinzione non è sempre rispettata nella letteratura, che parla di chiaroveggenza anche per medium i quali riceverebbero le loro informazioni da un ente spirituale. In Occidente, uno dei primi chiaroveggenti ad acquisire grande notorietà fu, nel XVIII secolo, il mistico svedese Emmanuel Swedenborg, che suscitò perfino l'attenzione di Kant, nell'opera I sogni di un visionario spiegati coi sogni della metafisica (1766). La chiaroveggenza era anche uno dei fenomeni attribuiti ai pazienti di Franz Mesmer. Durante l'epoca d'oro dello spiritismo, a cavallo tra XIX e XX secolo, numerosi medium affermavano di poter praticare la chiaroveggenza, che è stata studiata scientificamente dalla Society for Psychical Research a partire dal 1882.Essa è una facoltà latente, che sarà posseduta da ogni essere umano durante il corso della sua evoluzione spirituale. Acquisendo tale vista spirituale, è possibile indagare per sé stessi argomenti quali lo stato dello Spirito umano prima della nascita, dopo la morte, e la vita nei mondi invisibili. Anche se ognuno di noi possiede questa facoltà innata, è richiesto uno sforzo costante per svilupparla in modo positivo, e ciò sembra essere una grande difficoltà. Se fosse possibile comprarla, molta gente pagherebbe un prezzo molto alto per averla. Solo pochi, comunque sembrano desiderosi di vivere la vita necessaria per destarla. Tale risveglio avviene solo con lo sforzo paziente e costante. Esso non può essere acquistato: non esistono strade facili che portino al suo raggiungimento. Ci sono due tipi di chiaroveggenza: Quella positiva o volontaria, con la quale l'individuo è capace di indagare e vedere nei mondi nascosti con la piena padronanza di sé stesso e di ciò che sta facendo. Questo tipo di chiaroveggenza viene sviluppata attraverso una vita pura ed utile, e l'individuo deve essere coscientemente allenato al suo uso, in modo che essa possa essere completamente utilizzata per il servizio all'umanità. La chiaroveggenza negativa o involontaria si riscontra invece quando la vista dei mondi interiori si presenta ad un individuo indipendentemente dalla sua volontà; egli vede ciò che gli è dato di vedere e non può in nessun caso controllarne il fenomeno. Questo tipo di chiaroveggenza è pericolosa perché lascia l'individuo indifeso di fronte alla possibilità di possesso da parte di entità disincarnate, con la possibilità che la sua vita, in questo mondo e nel prossimo, sia per lui letteralmente non sotto il suo controllo. Nel cervello umano ci sono due piccoli organi chiamati corpo ipofisario e ghiandola pineale. La scienza medica conosce poco al riguardo e chiama la ghiandola pineale "il terzo occhio atrofizzato" , sebbene né quest'ultima né il corpo ipofisario si stiano atrofizzando. Ciò dà molto da pensare agli scienziati, poiché la Natura non lascia nulla di superfluo. In tutto il corpo noi troviamo degli organi che si stanno atrofizzando o sviluppando. Il corpo ipofisario e la ghiandola pineale appartengono però ad un'altra classe di organi che, attualmente, non stanno né evolvendosi né degradandosi, ma sono addormentati. In passato, quando l'uomo era in contatto con i Mondi Superiori, questi organi erano il mezzo che egli usava per contattarli, e lo saranno ancora in un prossimo futuro. Essi erano in connessione con il sistema nervoso simpatico o involontario. Nei tempi primitivi (durante il Periodo della Luna, l'ultima parte dell'Epoca dei Lemuroidi e la prima epoca di Atlantide) l'uomo vedeva i mondi interiori; le visioni si presentavano abbastanza indipendentemente dalla sua volontà. Ì centri sensori del suo corpo del desiderio giravano vorticosamente in senso antiorario (seguendo negativamente il moto della Terra, che gira sui suoi assi in quella direzione) così come i centri sensori dei "medium" di oggi. Nella maggior parte della gente questi centri sensori sono inattivi, ma un giusto sviluppo li porterà a muoversi in senso orario. E questa la difficoltà nello sviluppo della chiaroveggenza positiva. Lo sviluppo della chiaroveggenza negativa, quella dei medium, è molto più semplice, perché essa è puramente una rinascita della funzione di riflesso, simile a quella di uno specchio, posseduta dall'uomo in passato, con la quale i Mondi Interni erano involontariamente riflessi in lui. Tale funzione fu in seguito serbata con l'accoppiamento tra consanguinei. Con i medium di oggi questo potere è divenuto intermittente, il che rende chiaro il fatto che essi possono talvolta vedere ed altre volte non vedere. Nel chiaroveggente volontario, appositamente preparato, le correnti nel corpo del desiderio si muovono in senso orario, brillando di notevole splendore, superando di molto la brillante luminosità del corpo del desiderio ordinario. I centri sensori nel corpo del desiderio, attorno al quale queste correnti turbinano, forniscono al chiaroveggente volontario i mezzi di percezione delle cose nel Mondo del Desiderio che egli vede e indaga a volontà. La persona, i cui centri si muovono in senso antiorario è come uno specchio che riflette solamente ciò che passa di fronte ad esso. Un tale individuo è incapace di raggiungere dei risultati concreti. Questa è una delle fondamentali differenze tra un medium ed un chiaroveggente propriamente preparato. Per i più è impossibile distinguerli, esiste però una prova infallibile che può essere applicata da qualsiasi persona: nessun veggente genuinamente sviluppatosi eserciterà mai per denaro o per un qualsiasi equivalente compenso, e tantomeno lo farà per soddisfare la sua curiosità, ma solo per il bene dell'umanità. ??Chiarudienza Significa “udire chiaramente“. Ma udire in particolare situazioni: e cioè voci che paiano sorgere più da uno spazio interno al veggente che da uno estremo. Spessissimo le “ voci “ annunciano il destino, eroi e altri personaggi fuori della norma; più modestamente tutti o quasi possiamo avere avuto l’impressione che, nel corso di una notte insonne , qualcuno abbia bisbigliato nel buio il nostro nome. Il veggente torinese Giorgio Puntiglio , riferiva di riuscire a registrare voci di defunti per mezzo di un registratore voci dei defunti per mezzo di un registratore, compresa quella di un suo creditore. ??Precognizione. Tra i fenomeni di percezione extrasensoriale, la precognizione è senz'altro il più affascinante perché, oltre a porre il problema di come possa essere conosciuta qualche cosa che non si presenta ai nostri sensi, pone l'altro, ancora più grave, di come possa essere conosciuto ciò che in quel preciso momento non esiste ancora e che quindi sembra costituire, rispetto all'atto conoscitivo, una causa che segue l'effetto invece di precederlo.Esempi di attendibile Precognizione sono quelli in cui il soggetto “vede” mentalmente, ha una visione, oppure sogna con un certo anticipo un terremoto in un preciso luogo dove da decenni o secoli non accade, oppure un incidente aereo e marittimo con tutti i minimi dettagli di luogo e modalità. Celebri nel tempo sono rimaste le premonizioni relative, novanta anni fa, al naufragio del Titanic, mentre tra le più recenti spiccano alcune segnalazioni di fenomeni precognitivi riguardo agli eventi delle Torri Gemelle di New York.Essendo in tale prospettiva il futuro totalmente predeterminato, la precognizione sembra escludere il libero arbitrio, la libera volontà; proprio per questo diversi studiosi hanno tentato fortemente di negarla, cercando comunque spiegazioni in altri fenomeni paranormali. Le teorie più comuni, anche se non del tutto soddisfacenti rispetto al fenomeno trattato, parlano di soggetti che agirebbero con suggestioni telepatiche e psicocinetiche, oppure in possesso di una percezione chiaroveggente di tutte le energie causali in gioco, quindi in grado di risalire a certe visioni totali e parziali di eventi futuri. Tra i momenti storici importanti legati al problema, gli antichi oracoli greci e romani, le celebri profezie di Nostradamus, ancora dibattute dagli esperti del settore, alcune premonizioni che sembrano scaturire chiaramente in opere letterarie (Jules Verne, autore ottocentesco di romanzi d’avventura a carattere fantascientifico, ad esempio, sembra profetizzare l’allunaggio e altro). Un altro importante argomento collegato rimane quello delle numerose pratiche per fini divinatori, da sempre evidenti in tutti i contesti socio-culturali, denominate “mantiche”, avvalentesi di particolari tecniche e dell’osservazione di determinati eventi oppure oggetti. ??La Retrocognizione è la capacità che permetterebbe di rivedere eventi passati (vicini o lontani), intesi come immagini di un tempo remoto non appartenenti al patrimonio di memoria individuale bensì a quello collettivo. Secondo alcune teorie riguardo a questo argomento, le capacità retrocognitive deriverebbero dalla capacità di alcuni soggetti di attingere, per l'appunto, a un serbatoio di memoria universale, collegandosi attraverso canali di trasmissione sconosciuti. Per i fautori della teoria della memoria universale, il soggetto retrocognitivo (comunemente indicato come paragnosta), riuscirebbe ad avere accesso all'inconscio collettivo, una sorta di serbatoio cosmico contenente appunto la memoria universale, o spontaneamente oppure mediante un "oggetto psicometrico" usato come induttore. Nella letteratura pseudoscientifica, sono descritti anche casi in cui è l'intero ambiente a fungere da oggetto induttore. Presente a livello inconscio, la retrocognizione è attivabile anche mediante tecniche di regressione ipnotica. In ogni caso di retrocognizione, la fonte di informazione di eventi passati andrebbe controllata. Se ciò accade, ossia se vi è possibilità di controllo e verifica, può essere che la "fonte" esista ancora, nel tempo e nello spazio: in tal caso, potrebbe essere verosimile che il sensitivo l'abbia captata o da un’altra mente o da un ambiente o da un oggetto. ??Psicocinesi. Secondo una classificazione universalmente accettata, i fenomeni paranormali si suddividono in psi-cognitivi e psi-cinetici (psicocinetici o PK). Questi ultimi si dividono a loro volta in due gruppi principali: la macro-PK e la micro-PK (psicocinesi macroscopica e psicocinesi microscopica) . Nel suo insieme, la psicocinesi è la supposta capacità della mente di agire in qualche modo sulla materia o su processi di vario genere (ad esempio sollevare o spostare un oggetto, influenzare a distanza un processo fisico, chimico o biologico, etc.). Essa è probabilmente vecchia quanto il mondo o meglio, quanto l'uomo. Infatti è noto che l'uomo primitivo ha sempre cercato di modificare il corso degli eventi ricorrendo a persone particolari che erano in grado di manipolare le forze occulte mediante riti o formule magiche. Parliamo dei maghi, degli stregoni, degli sciamani, dei medium. Ancora oggi la figura del mago non è affatto scomparsa e sembra incarnare ancora il desiderio dell'umanità di potere trascendere i propri limiti esistenziali. Nella nostra civiltà lo stregone primitivo ha assunto nuove sembianze ed una di queste è il medium delle sedute spiritiche. ??Macro-PK Come tutti sanno i medium sono solitamente suddivisi in medium ad effetti fisici e in medium ad effetti psichici, anche se spesso uno stesso medium può dar luogo ad entrambi i tipi di effetti. I fenomeni fisici dei medium rientrano nella macro-PK, di cui si è accennato all'inizio. In quel che dirò parlerò di sedute medianiche e di sedute spiritiche senza fare eccessiva distinzione tra le due, anche se delle differenze sostanziali esistono. Quel che ci interessa è che in entrambi i tipi di sedute possono manifestarsi più o meno gli stessi fenomeni fisici. Essendo tutta la problematica della medianità e dello spiritismo ancora sub-iudice, ne parlerò senza garantire però che tutti i fenomeni fisici di una seduta siano effettivamente reali e scontati. ??In una classica seduta spiritica il medium, per potere esercitare i propri compiti, deve entrare in un particolare ed ancora poco definito stato di coscienza detto trance e del quale più o meno tutti avete sentito parlare. Quali sono i fenomeni di tipo fisico che un medium può produrre nel corso di una seduta? Il repertorio è molto vasto e per forza di cose mi dovrò limitare ai principali. Il primo fenomeno che mi viene in mente è la levitazione che consiste nel sollevamento in aria, senza l'intervento diretto di nessuno dei presenti, sia del tavolino della seduta, sia di altri oggetti e, infine, si sente dire o si legge dello stesso medium. Altri portentosi fenomeni riportati nel corso di queste sedute sono gli apporti e gli asporti, ossia la comparsa di oggetti di varia natura nella stanza della seduta provenienti da altri luoghi o, viceversa, la scomparsa di oggetti presenti nella stanza che vengono poi ritrovati altrove. Se ad esempio vengono ritrovati in una stanza adiacente, occorre pensare che abbiano attraversato la parete di separazione smaterializzandosi e rimaterializzandosi . ??Micro-PK: Helmuth Schmidt. Negli anni '60 uno scienziato americano, Helmuth Schmidt, fece questo ragionamento: se gli esperimenti di Rhine con i dadi avevano dato molte dimostrazioni dell'esistenza di un'azione della mente sulla materia, allora questo fenomeno doveva funzionare ancor meglio sostituendo i dadi con qualcosa di meno materiale come le particelle atomiche, di peso e di dimensioni infinitamente più piccole rispetto ai dadi, o deboli flussi di energia elettrica. Schmidt costruì dapprima un'apparecchiatura collegata ad un contatore Geiger che misurava il decadimento radioattivo di una sostanza radioattiva. Il soggetto che si sottoponeva all'esperimento doveva cercare di variare il processo di emissione delle particelle radioattive, in più o in meno, il quale processo è quanto di più casuale ed imprevedibile si possa immaginare anche se statisticamente ha un comportamento perfettamente costante. Poi costruì dei generatori elettronici di numeri casuali sui quali i sensitivi dovevano applicare le loro facoltà psicocinetiche. In altre parole, delle sequenze di numeri assolutamente casuali prodotte dall'apparecchiatur a elettronica dovevano essere influenzate in modo predeterminato. Ad esempio, se le sequenze di numeri erano costituite da una serie lunghissima di 0 e 1 mescolati casualmente tra loro, ma con tanti 0 quanti erano gli 1, sotto l'influenza dei soggetti ci si aspettava che dovessero essere più numerosi, ad esempio, gli 1 degli 0. Il tutto era visualizzato da nove lampadine disposte in cerchio che si accendevano in senso orario se prevalevano gli 1, in senso antiorario se prevalevano invece gli 0. Questa macchina fu chiamata flipper elettronico. Naturalmente, in mancanza di un'azione psicocinetica, le lampadine si accendevano oscillando attorno ad un punto di equilibrio dato che gli 1 e gli 0 erano numericamente uguali. È chiaro che, tanto più si riescono ad accendere le lampadine distanti dal punto di equilibrio, tanto maggiore è l'energia psicocinetica utilizzata. Ed i risultati degli esperimenti fatti con queste apparecchiature furono quasi costantemente positivi e furono confermati anche da altri noti ricercatori. ??Psicocinesi di gruppo. Si intende con psicocinesi di gruppo la situazione per cui certi fenomeni fisici avvengono in assenza di un medium riconosciuto, per cui è lecito supporre che tra i presenti si formi una sorta di fusione o sommatoria delle singole capacità paranormali. Con questa premessa torniamo un attimo alle sedute medianiche e consideriamo una ingegnosa e fruttuosa iniziativa da parte di un gruppo di ricerca canadese. Questa iniziativa meriterebbe di essere ripetuta da altri ricercatori. Questo gruppo, nel 1972, ebbe l'idea di creare dal nulla un fantasma che si manifestasse nelle sedute con il tavolino. A tal fine fu inventato di sana pianta una storia che riguardava un aristocratico inglese del 18° secolo di nome Philip. Furono fissate la storia e le vicende più importanti della sua vita, entrambe inventate da uno del gruppo. La storia di Philip fu studiata e riproposta più volte perché ognuno del gruppo la conoscesse alla perfezione e ne avesse una certa familiarità. Qualcuno si recò in Inghilterra a visitare i luoghi "abitati" da Philip. Alla fine quasi tutti credevano, in un certo modo, nell'esistenza effettiva di Philip. Ed ogni volta che parlavano di Philip uscivano nuovi particolari della sua vita. ??Dopo questa fase preparatoria passarono alla sperimentazione vera e propria. Furono organizzate delle sedute nelle quali si invitava lo spirito di Philip ad intervenire. Ma non successe quasi nulla. Uno dei partecipanti venne a sapere che alcuni studiosi inglesi (Batcheldor, Brookes-Smith e Hunt) avevano adottato una metodica particolare che aveva permesso loro di produrre notevolissimi effetti psicocinetici durante le sedute con il tavolino. Le levitazioni erano all'ordine del giorno. La loro tecnica era di affrontare le sedute senza eccessiva concentrazione e serietà, anzi in rilassamento, magari cantando, raccontandosi barzellette, con sollecitazioni affettuose al tavolo di obbedire ai comandi. Seguendo queste istruzioni non tardò molto che Philip si manifestasse. Il tavolino si mosse, si spostò trascinandosi per la stanza, rispose alle domande conformemente alla personalità di Philip e persino levitò. Si udirono anche numerosi raps. Quando chiedevano sue notizie, Philip raccontava, né più né meno ciò che loro si aspettavano, quello cioè che avevano inventato in precedenza. Philip sembrò sviluppare un po' per volta una sua personalità: dimostrava gusti, preferenze e insofferenze sia per certe cose che per certi membri del gruppo. Una volta uno gli chiese scherzando di mettersi a riposare, magari a gambe in su. Subito il tavolo diede un sobbalzo e si rivoltò con le gambe all'aria, e così rimase. La creazione di uno spirito fittizio, cioè senza alcuna corrispondenza con un personaggio veramente esistito, ha una duplice importanza. Da un lato facilita l'emergenza dei fenomeni psicocinetici in quanto, mancando un medium ufficiale, vengono a cadere certi blocchi psicologici che emergono quando questi fenomeni stanno per essere prodotti. In altre parole, anche se Philip era inventato, le sedute si svolgevano con lo sforzo di ognuno di crederlo come veramente esistente. In questo modo nessuno dei partecipanti sentiva il peso della responsabilità di aver provocato questi fenomeni perché la responsabilità veniva attribuita tutta a Philip. Un altro punto di interesse di queste sedute con Philip è quello che riguarda l'origine di certi fenomeni che caratterizzano le sedute spiritiche. Essendo Philip un personaggio mai esistito, è lecito supporre che i fenomeni straordinari che eventualmente si manifestano in una seduta siano dovuti ai partecipanti anziché a spiriti di un altro mondo. Su quest'ultimo punto molti non saranno certamente d'accordo, ma è una possibilità che forse potrà essere confermata con altre prove più mirate e più approfondite. ??PK su sistemi biologici. Sono stati fatti esperimenti con esito positivo con il sensitivo Matthiew Manning per cercare di modificare l'emolisi dei globuli rossi sottoposti a shock osmotico. Altri esperimenti, spesso coronati da successo, sono stati effettuati su enzimi, su lieviti, funghi e batteri, su semi di piante e su cellule in coltura. Un'altra domanda che si sono posti gli sperimentatori è se è possibile agire su un intero organismo vivente (uomo, animale o pianta) ed anche se è possibile agire selettivamente su cellule malate all'interno di un organismo. Ad esempio, si è cercato di accelerare il processo di guarigione su lesioni cutanee provocate nei gatti o su tumori in vari animali. Un campo d'indagine affine è lo studio dei guaritori. Per quel che si è potuto verificare, sembra non esista nessuna energia particolare o fluido che possa spiegare l'azione terapeutica dei guaritori. Le uniche alternative sono quelle che spiegano i fatti con la PK o con interpretazioni del tutto normali (suggestione, effetto placebo, guarigioni spontanee, errori diagnostici precedenti, la psico-neuro- immuno-endocrino logia, etc.). ??La Visualizzazione Creativa permette di creare e ottenere cose che sembrano impossibili solo e semplicemente visualizzando ciò che si desidera. Ovviamente anche qui ci vuole tanta fiducia e tanto esercizio su un protocollo ben prestabilito grazie al quale la visualizzazione diventa realtà. La precisione dell’obiettivo e la scelta di ciò che si vuole sono fondamentali senza confondere i veri desideri con quelle che sono solo vaghe aspirazioni o sogni a occhi aperti. ??Esperienze Extracorporee OBE o Proiezione Astrale. In circostanze del tutto simili a quelle viste per le paralisi notturne, chi sperimenta un OBE si sente letteralmente separarsi dal proprio corpo fisico ed è libero di volteggiare per la sua stanza da letto e, spesso, riesce a vedere il suo corpo dormiente dall'alto di essa. Tutto questo avviene sempre in uno stato di mente lucida dando origine a sensazioni uniche di libertà e coinvolgimento portando molte persone a pensare che non possa che trattarsi di un’esperienza reale. Da questi presupposti potete ben immaginare la miriade di congetture sul significato e la causa di queste esperienze: l'anima si separa dal corpo ed è libera di fluttuare nello spazio non più schiava della corporalità. Altre persone dichiarano di poter fisicamente volare e, durante questi OBE, volteggiano per la casa e il giardino tranquillamente; la maggior parte delle testimonianze, tutte molto interessanti, ci parla appunto di esperienze di volo, estasi o stati mistici.La proiezione astrale OBE è una pratica onirica assoggettata alla volontà. Apro questa pagina con alcune affermazioni di un conosciutissimo Lama tibetano: «Nelle ore in cui siamo desti sulla terra, il nostro io è limitato al corpo fisico e, a meno che non si sia particolarmente addestrati, non è possibile separare le due entità. Quando dormiamo, è soltanto l'organismo ad avere bisogno di riposo; il nostro "doppio" si libera e di solito si reca spontaneamente nella "dimensione dello spirito"» affermando ancora «La morte non esiste. Come ci si spoglia dei propri abiti al termine della giornata, così l'anima si spoglia del corpo quando quest'ultimo dorme. Come gli abiti vengono gettati via quando sono troppo logori, così l'anima rinuncia al corpo quando quest'ultimo è consumato e lacero, La morte è nascita. Morire è nascere su un altro piano dell'esistenza. Lo spirito dell'uomo è eterno. Il corpo è solo la veste temporanea che avvolge lo spirito e che viene prescelta a seconda del compito cui si è destinati sulla terra».A quanto sembra l'io ed il corpo fisico mantengono il contatto fra loro per mezzo di un canale energetico chiamato, a causa delle sue sfumature auriche di colore visibili, "corda d'argento". Questo "canale di vita" sarebbe capace di estensione illimitata e, similmente al cordone ombelicale del neonato, terrebbe in vita il corpo fisico. A detta di molti al momento della morte questo 'collegamento' si interromperebbe e, mentre il corpo fisico muore, la cosiddetta "anima" proseguirebbe nella dimensione che gli è propria: quella spirituale.Spessiss imo durante il sonno senza che ne siamo consapevoli il nostro io si libererebbe vagando in una dimensione che si differenzia da quella normalmente percepita dai sensi fisici soltanto a causa di una diversa frequenza delle vibrazioni. Questa caratteristica a mio avviso è assai verosimile poiché il nostro corpo fisico potrebbe essere tranquillamente paragonato a un sintonizzatore radio. La differenza sostanziale fra i due sintonizzatori sarebbe nell'antenna che nel nostro caso è rappresentata dai limitatissimi sensi che utilizziamo per "sintonizzarci" con la materia circostante, sensi che circoscrivono il nostro veicolo fisico arginandolo in una ristretta gamma di percezioni. Il nostro apparato fisico, in effetti, è un sintonizzatore perfettamente tarato su precise e determinate frequenze (tatto, udito, vista, gusto, ecc.) che ci rendono idonei per specifiche funzioni e ci pongono in grado di percepire — di sintonizzarci appunto — nella gamma compresa nel limite dei sensi (suoni, luce, colori, sapori, solidità, vibrazione, temperatura, ecc).Tuttavia l'universo non termina lì dove i sensi giungono, ciò che "captiamo" è solo l'infinitesima parte di un "tutto" smisuratamente più definito.Il nostro "corpo astrale", a differenza di quello fisico grossolano, è molto più sottile ed è in grado di agire su una gamma di frequenze diversa e più ampia. Questa importante e fondamentale caratteristica instilla nel nostro "veicolo alleggerito" peculiarità che lo rendono meno goffo e lo metteno perciò in grado di percepire altri "piani dimensionali" , di estremo interesse per chi abbia una certa predisposizione all'investigazione. Va precisato che anche il corpo astrale agisce tramite dei sensi, tuttavia questi sensi si differenziano notevolmente da quelli fisici e questo è il primo motivo per cui i piani dimensionali entro cui vaga il nostro "doppio astrale" non possono essere percepiti dai corrispettivi sensi fisici, troppo "rustici" per assolvere questo compito.In quasi tutti i paesi dell'estremo oriente la proiezione astrale volontaria (OBE.) è conosciuta da numerosi secoli, da qualche decennio si può comunque osservare un discreto interesse anche nella cultura occidentale. Chiunque sia disposto a dar prova d'una certa pazienza può consentirsi questa utilissima e piacevole arte. Il *vero* viaggio astrale cosciente è quello completamente dominato dalla nostra volontà; nella maggior parte dei casi viene eseguito addormentando il corpo e restando in pieno stato di veglia. La buona riuscita di tale affascinante pratica, richiede, soprattutto nei primi stadi, la massima serenità possibile e un luogo in cui stare in solitudine." L'esperienza di proiettare la propria coscienza oltre i limiti fisici del corpo per avventurarsi in un viaggio ultraterreno ci permette non solo di espandere la coscienza stessa, ma anche di verificare l'esistenza dell'anima, di riscoprire le incarnazioni vissute in precedenza conferendo nuove dimensioni più spirituali alla quotidianità, migliorando la percezione di sé e degli altri, giungendo così all'essenza di noi stessi e dell'intero universo. Il viaggio extracorporeo è un processo che nell'intimo tutti noi vorremmo sperimentare, e forse lo abbiamo anche fatto inconsciamente. Quello che ci serve è una guida che ci prenda per mano e ci conduca passo dopo passo all'unione totale e completa con la coscienza stessa dell'universo… verso inesplorati piani dimensionali. Le differenze fra i piani dimensionali sono numerose fra queste c'è senz'altro il tempo che nella "dimensione astrale" non sembra misurabile — a ben pensarci sogni apparentemente lunghi e complessi si svolgono nell'arco di pochi secondi — e per questo le ultime scoperte in campo fisico e astronomico (relatività, dilatazione temporale, antimateria, annichilazione fisica, gradiente del tempo legato al divario termodinamico accumulato dall'Universo, Teoria di Einstein-Rose) offrono finalmente validissime spiegazioni.