lunedì 22 febbraio 2016

la pena di morte, come la pensa il Vaticano

All’indomani dell’accorato appello di Papa Francesco per una moratoria universale della pena capitale, i fondamentali diritti alla vita e alla dignità della persona sono stati al centro del convegno promosso dalla Comunità di Sant’Egidio alla Camera dei deputati e incentrato sul tema “Per un mondo senza pena di morte”.L’appello del Papa per una moratoria della pena capitale nel mondo durante l’anno della Misericordia ha irrorato il ricco confronto tra rappresentanti e ministri della Giustizia di 30 Paesi, non solo di Stati abolizionisti. Dal 1786, anno in cui il Granducato di Toscana fu il primo Stato ad abolire legalmente la pena di morte, sono stati compiuti molti passi verso un mondo senza questa piaga. Nell’ultima votazione all’Onu per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, sono stati 114 i Paesi a favore. Durante il Convegno, si è anche ricordato che, dopo l’Europa, l’Africa si appresta a essere il secondo continente libero dalla piaga della pena di morte. Card. Marx: la giustizia sia sempre legata alla misericordia Il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha ricordato che la misericordia per i cristiani ha il volto di un uomo, condannato a morte, che ha perdonato i propri carnefici. Per preservare l’umanità – ha aggiunto il porporato – bisogna difendere la società dalla sete di vendetta. La giustizia – ha spiegato – deve essere legata alla misericordia. Uccidere in nome della giustizia deve essere considerato un tratto del passato, non quello della nostra civiltà. Il giudice Huber: la pena di morte svilisce l’uomo Peter M. Huber, giudice della Corte Costituzionale tedesca ha ricordato che la Germania nazista ha ‘banalizzato’ la pena di morte, applicata durante gli anni di regime per una ampia casistica di reati. La pena di morte – ha spiegato il giudice – viola la dignità umana perché non risponde a una esigenza di prevenzione o a una istanza di educazione, ma solo a un desiderio di vendetta o a un presunto valore di deterrenza. In questi casi, però, l’essere umano diventa un oggetto della politica statale. La pena di morte svilisce dunque l’uomo, lo riduce ad un mezzo per un fine politico. Marazziti: il terrore e la paura non diventino una trappola Anche il linguaggio – ha detto il presidente della Commissione Affari sociali della Camera, Mario Marazziti – mostra il diffuso senso di vergogna nei confronti della pena di morte. Si utilizza infatti il verbo giustiziare, non uccidere. Si usa il termine esecuzione e non omicidio, ha detto Marazziti. Oltre a comprendere l’ipocrisia delle parole, bisogna anche arginare le trappole del terrore. Il sedicente Stato islamico, ha ricordato, vuole paralizzare con la paura anche il mondo occidentale. In questo mondo, dove la morte è esibita e spettacolarizzata, il suo rifiuto – ha affermato Marazziti – è quindi una esigenza di giustizia, una parola di vita. Il ministro sudafricano Masutha: ora prevale il diritto alla vita Alcuni ministri di giustizia di Paesi, scossi da violenze e da conflitti, hanno descritto la virtuosa parabola che, attraversando pagine di ingiustizie e di sofferenze, ha completato l’iter verso l’abolizione della pena di morte. Il ministro della Giustizia in Sudafrica, Michael Masutha, ha ricordato come la pena di morte sia stato uno strumento utilizzato nel periodo dell’Apartheid. Nel 1996, ha spiegato, la pena capitale in Sudafrica è stata abolita perché ritenuta incompatibile con il diritto alla vita, saldamente correlato a quello della dignità umana. La storia, ha aggiunto, ha insegnato che in Sudafrica, come altrove, la pena di morte non ha avuto la funzione di deterrenza. Il ministro cambogiano Ang Vong Vathana: ergastolo anche per reati gravi Il ministro della Giustizia della Cambogia, Ang Vong Vathana, ha ricordato che nel Paese asiatico per reati gravi, tra cui crimini di guerra e contro l’umanità, la pena massima può essere l’ergastolo. Il ministro cambogiano ha anche ricordato che in recenti processi nei confronti di esponenti del regime dei “Khmer Rossi” – responsabile dal 1975 al 1979 della morte di oltre due milioni di persone – non sono state emesse sentenze di condanna a morte. Ogni Paese, ha auspicato Ang Vong Vathana , consideri la possibilità di applicare l’amnistia e di abolire la pena capitale. Il ministro della Sierra Leone Kamara: abolizione della pena capitale anche de iure Tra i vari interventi si registra, infine, quello del ministro della Giustizia della Sierra leone, Joseph Kamara. Lo Stato africano, Paese abolizionista de facto, è stato scosso da una sanguinosa guerra civile finita nel 2002. Il virus dell’Ebola – ha aggiunto il ministro – ha recentemente diffuso paura e incertezza. Ma prosegue il processo di revisione della Costituzione per rafforzare la difesa dei diritti umani. Ed è già incardinato l’iter per l’abolizione, anche nell’impianto del diritto, della pena capitale. All’Angelus, Papa Francesco ha lanciato un appello rivolto ai governanti cattolici chiedendo loro di compiere un gesto “coraggioso ed esemplare”. “Nessuna condanna – ha auspicato il Papa – venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia”. Sull’accorato appello del Pontefice all’Angelus,Amedeo Lomonaco ha intervistato il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo:
R. – Un appello forte che impegna i governanti cattolici, presidenti o capi di governo o uomini politici, perché – come il Papa ha già detto in aereo tornando dal Messico – se uno si dichiara cristiano, questo va verificato anche nelle scelte concrete. Noi cristiani crediamo al Comandamento “Non uccidere”. Dunque, credo che questo appello del Papa scuoterà veramente parecchie coscienze nel mondo, a partire dagli Stati Uniti. Io mi ricordo molto bene che, nel 1986, Giovanni Paolo II, quando convocò le religioni ad Assisi per pregare per la pace, chiese un giorno di tregua mondiale dalle guerre, che effettivamente si verificò. Quindi, con la stessa speranza, guardo a questo appello del Papa.
D. – Guardiamo con speranza, dunque, all’appello del Santo Padre. Il Papa ha anche aggiunto che nell’opinione pubblica è sempre più diffusa la contrarietà alla pena di morte. Anche questo è un ulteriore segno di speranza…
R. – Sì e mi pare che nel discorso del Papa ci sia veramente un appello a una giustizia che si rinnova in cui atti come quelli della vendetta di Stato, rappresentata dalla pena di morte, siano superati, siano atti del passato. Quindi, questo discorso del Papa guarda al futuro e dà una responsabilità a tutti coloro che governano i Paesi in cui c’è ancora la pena di morte di collocarsi nell’età contemporanea, nell’età di oggi, in cui dovrebbero essere garantiti pienamente i diritti umani.
D. – All’età di oggi e anche allo scenario futuro guarda il Convegno “Per un mondo senza la pena di morte”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Quali sono i temi su cui si articola questo incontro, questo appuntamento?
R. – E’ il nono appuntamento che la Comunità di Sant’Egidio organizza, convocando ministri della giustizia un po’ da tutti i contenenti – più di 30 – che rappresentano sia Paesi in cui vige ancora la pena di morte, “de jure” o “de facto”, sia Paesi che la hanno già abolita. Perché questo Convegno? Per provare, scambiandosi delle esperienze e vedendo l’evoluzione dei Paesi che hanno abolito la pena di morte, a rassicurare Stati che ancora la detengono che proprio senza la pena di morte la giustizia funziona meglio. E lo Stato è più capace di garantire anche la sicurezza dei suoi cittadini. L’altro motivo è quello di sostenere la grande campagna, che si sta facendo a livello di Nazioni Unite, sulla proposta di moratoria universale della pena di morte. L’ultimo voto ha avuto un grande successo: sono 114 gli Stati favorevoli alla mozione. Di anno in anno crescono e quindi vogliamo essere anche un sostegno al grande lavoro che si sta facendo in sede di Nazioni Unite.
D. – Volendo fare proprio un punto sulla situazione della pena di morte nel mondo, quali sono i dati più salienti?
R. – Oggi, ci sono dei tentativi di reintroduzione da parte di alcuni Stati oppure di applicazione in Paesi che la avevano abolita “de facto”, perché il terrorismo e la violenza diffusa pongono nuovi problemi. Oggi, dopo l’Europa, che è il primo continente libero dalla pena di morte, grazie al lavoro di Sant’Egidio e di altre organizzazioni l’Africa si sta avviando ad essere il secondo continente. Poi, c’è la grande evoluzione che comincia a esserci in alcuni Stati americani che proprio recentemente hanno abolito la pena di morte. Quindi, questa evoluzione positiva potrebbe avere una ricaduta importante.
Fonte : Radio Vaticano

lunedì 15 febbraio 2016

Alice Bailey

  
Il 16 giugno 1880 nacque a Manchester, in Inghilterra, Alice Anna Bailey, una donna che avrebbe lasciato un’impronta indelebile nella storia evolutiva spirituale dell’umanità del XX secolo. Il secolo appena trascorso, il XX° appunto, ha testimoniato il transito dall’Era dei Pesci a quella dell’Acquario, simbolo del "dispensatore di acqua di vita per gli assetati". È proprio durante questo transito che l’opera della Bailey ha fatto sentire la sua enorme importanza; essa continua ai nostri giorni, in maniera ancora più evidente, ad essere una luce per i pellegrini che ricercano il "proprio Graal Interiore". Un'altra Donna prima di Lei aveva precorso i tempi: Helena Petrovna Blavatsky,   Colei che il 17 novembre 1875 fondò a New York la Società Teosofica basata su tre scopi principali:
 *Formare un nucleo di fratellanza universale dell’umanità, senza distinzioni di razza, credo, sesso, casta e colore.
*Incoraggiare lo studio comparato delle religioni, filosofie e scienze. 
*Investigare le leggi inesplicate della natura e i poteri latenti dell’uomo.

L’incontro con la Teosofia risvegliò in Alice il ricordo ancestrale della sua missione, infatti, i giorni dedicati alla lettura e allo studio della Dottrina Segreta furono considerati da Lei come "i più importanti della sua vita". Fu talmente affascinata dagli insegnamenti di Madame Blavatsky che entrò a far parte della Loggia Teosofica di Pacific Grove ed incominciò a tenere corsi ed a condividere i "tesori" contenuti nella Dottrina Segreta. Le sue scoperte spirituali interiori continuarono e tanti tasselli andarono ad incastrarsi perfettamente nella sua coscienza. Riconobbe l’esistenza di un Grande Piano Divino e dei suoi Esecutori che, passo dopo passo, hanno guidato, e continuano a farlo, l’umanità nel corso dei secoli in epoche ed aree geografiche diverse, per far sì che la Sua Manifestazione avvenga sul pianeta. Scoprì che l’insegnamento era uniforme, così come lo è l’essenza di ogni religione, sia in Oriente sia in Occidente, prima e dopo l’avvento del Cristo.  Che Egli è a Capo della Gerarchia di Guide spirituali composta di tanti Maestri che hanno incarnato il Messaggio Divino. Comprese le Grandi Leggi di rinascita e di causa/effetto: Reincarnazione e Karma.
In queste Verità trovò le risposte ai quesiti fondamentali della sua vita. Il suo orizzonte spirituale si aprì e tutto le divenne più chiaro: non si sentiva più un pellegrino ricercatore isolato, ma parte di un Insieme di Fratelli che collaborano per la manifestazione del Piano Divino. Comprese di potersi avvicinare a quella Gerarchia spirituale che guida l’umanità nell’arco della sua evoluzione e adoperarsi nel servire i Maestri nella loro Opera di compassione verso il genere umano. In verità, i Maestri di Saggezza l’avevano già contattata alla tenera età di quindici anni. La mattina del 30 giugno 1895, mentre era intenta nella lettura, la porta della stanza in cui si trovava si aprì ed entrò un uomo con un turbante sul capo che le si sedette accanto. La piccola Alice rimase sconvolta alla vista di quell’uomo imponente che con fare calmo ed armonioso le comunicò l’importanza del lavoro che aveva da compiere nel mondo. Prima però avrebbe dovuto affinare notevolmente la sua natura per diventare uno strumento adatto alla missione che l’attendeva. Lui, in ogni caso, sarebbe rimasto in contatto ad intervalli di tempo. Da quell’incontro passarono gli anni e intanto Alice all’età di ventisette anni si sposò con Walter Evans, un ufficiale degli Ussari, che dopo circa otto anni l’abbandonò con tre bambine. La vita, da quel momento, divenne per lei molto più difficile, ma fu proprio in quel periodo che incontrò gli insegnamenti di Madame Blavatsky e della Teosofia. Nel 1918 si trasferì a Krotona dove si trovava il maggior centro americano della Società Teosofica nel quale entrò a far parte della Sezione Esoterica Fu proprio in quella sede che tra le immagini del Cristo e dei Maestri di Saggezza notò Colui che più di vent’anni prima le aveva fatto visita accennando alla sua missione. Il Maestro era Koot Humi. (Il Maestro K.H. è originario del Kashmir; coloro che hanno avuto la provvidenza di incontrarlo, sia fisicamente sia interiormente, lo descrivono come un Essere Maestoso, alto di statura, viso dalla carnagione chiara, capelli castani, occhi blu scuro in cui traspare la profondità e l’immensa spiritualità dell’Iniziato agli Alti Gradi. Una delle sue missioni è quella di stimolare e diffondere l’amore nella coscienza del genere umano. Egli, insieme con un altro Grande Maestro, Morya, ha trasmesso l’insegnamento esoterico contenuto nella Dottrina Segreta, attraverso H.P.Blavatsky. In questo periodo il Maestro K.H., il Maestro M. e il Maestro Gesù operano alla riunificazione del pensiero filosofico e spirituale di Oriente ed Occidente per dar vita ad un unità di coscienza mondiale, preludio della Nuova Religione Universale.) Un anno dopo, nel 1919, conobbe Foster Bailey con il quale si fidanzò dopo aver ottenuto il divorzio dal primo marito. Nel novembre del 1919 avvenne il primo contatto con il Maestro per mezzo del quale avrebbe poi scritto le colossali opere da cui traggono gli insegnamenti della Scuola Arcana: Djwal Khool. (Il Maestro D.K. è chiamato anche il Tibetano in quanto la sua ultima incarnazione avvenne in Tibet dove presiedeva un folto gruppo di monaci ai quali impartiva insegnamenti esoterici. La sua missione consiste nell’operare con i guaritori e la sua presenza, per molti invisibile, è di rilevante aiuto per tutti coloro che nel mondo si adoperano nella ricerca di nuovi metodi e soluzioni per alleviare le sofferenze dell’umanità. In sintonia con la sua missione, collabora con gruppi di Deva Guaritori per sconfiggere i mali che affliggono il genere umano. Il Tibetano è l’ultimo degli Adepti ad aver ricevuto la quinta iniziazione (nel 1875) e il corpo in cui si manifesta è ancora quello di allora. Quel giorno del primo contatto con il Tibetano, Alice aveva da poco accompagnato le bambine a scuola e mentre sedeva pensierosa su di una collinetta udì una nota musicale che vibrò fin dentro la parte più intima del suo essere. Poi sentì una voce:
"Si desidera che certi libri siano scritti per il  pubblico. Tu puoi farlo. Vuoi?" Senza esitare ella rispose negativamente asserendo: "Non sono una sensitiva e non voglio essere coinvolta in nulla del genere"
Il Maestro D.K.  con la calma dei Grandi Esseri  le disse che i saggi non esprimono  giudizi frettolosi e che tutto ciò non aveva rapporto alcuno con lo psichismo inferiore, ma che in ogni caso le avrebbe dato tre settimane di tempo per riflettere". 
Puntualmente, allo scadere del tempo previsto la voce le parlò nuovamente ma ancora una volta lei rifiutò. Il Maestro la pregò di riconsiderare la questione dicendo che sarebbe tornato dopo altre due settimane. Questa volta qualcosa si risvegliò dentro Alice, ed anche se ancora con qualche dubbio, alla fine dei quattordici giorni accettò. Fu allora che ricevette i primi capitoli di "Iniziazione Umana e Solare". Con il passare del tempo, la trasmissione tra Alice ed il Maestro divenne sempre più assidua a livello interiore mentale. Agli inizi la tecnica era di chiaroudienza, ma con il passare del tempo le due menti furono talmente unite che non fu più necessario. Oramai i pensieri del Tibetano erano immediatamente captati da Alice quando li inseriva nel suo mentale. Tutto questo però accadeva in perfetta integrità di coscienza senza la minima alterazione.  Inoltre, A.A.Bailey ha sempre focalizzato l’attenzione sul fatto che tutti i testi da lei scritti erano da attribuire al Maestro in ogni concetto in essi espresso. Tutti gli argomenti, i simboli ed i diagrammi erano proiettati direttamente dalla mente del Tibetano a quella di Alice che li interpretava immediatamente tramite intuizione. In trent’anni di collaborazione furono pubblicati ben diciotto libri dettati dal Maestro, più altri sei scritti di suo pugno. Finalmente, nel 1923 a New York fondò la Scuola Arcana, scuola di insegnamenti esoterici per corrispondenza. Alice Anna Bailey passò al di là del velo per raggiungere il suo Maestro il 15 dicembre 1949 lasciandoci un "dono" di enorme valore per il nostro cammino evolutivo e l’impronta del suo passaggio resta tuttora indelebile e continua ad illuminare le menti di tutti coloro che aspirano a trovare "La Luce sul Sentiero".

martedì 2 febbraio 2016

Il Mistero dell’Amore

Sacra Luce, l’Amore e’ insito in ogni essere ed in tutto cio’ che vedi, in ogni dimensione e luogo; la creazione, il Gioco di Dio che si esprime attraverso il Sogno della Vita, trae la sua Forza proprio da questa energia che permette l’esistenza delle infinite forme, occasioni e possibilita’ attraverso le quali i Se’ agiscono.
Non puoi percorrere nessun sentiero spirituale di risveglio, realizzazione e di servizio senza l’Amore che accompagna la tua maturazione, permettendoti di scoprirne sempre nuovi aspetti e ricchezze, in accordo con la tua crescente consapevolezza, facendoti vivere e sperimentare le sue infinite sfumature.
La creazione di Dio, il Suo Sacro Gioco, ha inizio dall’Amore poiche’ l’intero Cosmo, in cui la tua mente si perde senza poterne intravedere i confini, e’ il risultato del Sogno d’Amore di Dio ed e’ questa la sublime chiave che ti fa comprendere profondamente, a livello di intuizione del tuo cuore, la Sacra Danza della Vita, le sue motivazioni ed il tuo percorso.
L’Amore e’ la Sorgente nel Cuore di Dio da cui tutto ha inizio ed a cui tutto ritorna, e’ il linguaggio universale che permette a tutti gli esseri, ovunque si trovino e qualunque sia la loro forma esteriore, di dialogare, di sentirsi uniti e parte del Tutto; tu stesso sei Amore e lo manifesti a seconda di quanto permetti al tuo cuore di aprirsi e di accogliere poiche’ la caratteristica di questa energia e’ che essa si arricchisce e diventa forte attraverso il dono disinteressato di se’ in ogni istante della tua vita.
Ogni sentiero spirituale, attraverso i suoi molteplici percorsi e le figure dei suoi Maestri, ti conduce a riscoprire questa energia dentro di te, liberandoti dalle illusioni, dalle paure, dalle malattie interiori e fisiche, donandoti la gioia totale che appaga ogni tuo desiderio.

A questo punto del tuo percorso e’ importante che tu ti chieda come vivi nella tua vita l’Amore, cosa rappresenta per te ed a quale livello vibrazionale lo manifesti poiche’ queste sue sfumature rappresentano la scala che la tua consapevolezza percorre verso il risveglio.
Il tuo grado di maturazione spirituale e’ legato a come interpreti, nella Danza della Vita, queste energie sia nei tuoi confronti che verso cio’ che ti circonda ed il tuo contributo al Sacro Proposito di Dio, e’ legato a quanto riesci a purificare ed elevare questa vibrazione dentro di te ed ad espanderti in essa per poter accogliere sempre di piu’ il Suo Amore.
Il punto di partenza e’ riconoscere che esisti, qui ed ora, solo grazie alle energie d’Amore che si manifestano in tutto cio’ che si prende cura di te ad ogni livello di cui i tuoi genitori e le persone che ti vogliono bene sono solo uno degli infiniti aspetti.
Ti sia evidente che vivi qui ed ora anche grazie all’aria che respiri ed al cibo che ti nutre che risponde ad ogni esigenza del tuo corpo fisico e che basta un nulla affinche’ questo equilibrio si comprometta e ti faccia terminare questa tua esperienza; espandi quindi la tua gratitudine poiche’ il tuo continuare ad essere sulla Terra non e’ qualcosa di scontato ma il risultato di un insieme di circostanze che si realizzano attraverso l’Amore e l’attenzione della Vita nei tuoi confronti.
A livello umano, la manifestazione d’amore piu’ semplice da vedere e sperimentare, almeno per molte persone, e’ quella dell’amore materno che in varie sfumature, esiste anche nel regno animale; se hai dei figli puoi partire da questo spunto per analizzare come esprimi queste energie, quanto di te proietti in termini di aspettative e desideri, quanto sei possessivo, quanto sei comprensivo ed ascolti.
L’amore materno e’ un percorso che dovrebbe portare le persone a superare le limitazioni personali ed umane mettendosi da parte per il bene del figlio, dimenticandosi delle proprie ambizioni, guidandolo con discrezione e saggezza affinche’ possa trovare il suo percorso, che puo’ anche essere molto diverso da quello che si avrebbe desiderato, con la consapevolezza che nessun essere ci appartiene e che si e’ responsabili nei suoi confronti, fino ad un certo punto.
Non devi cadere nella trappola di considerare i figli come la tua realizzazione ma come un’occasione di crescita e maturazione dove, nei diversi ruoli, vi arricchite reciprocamente da un punto di vista interiore, nella gratitudine e nello stupore del Miracolo della Vita.
Qualunque sia lo spunto esteriore che ti fa vivere queste energie, se ti abbandoni ad esse in modo sempre piu’ profondo, ti puoi stupire istante dopo istante della loro natura insondabile, del loro Mistero, incomprensibile alla mente umana e gioire della sua presenza in modo sempre nuovo, a seconda della tua maturazione.

Molte persone si ricordano per anni le impressioni, le emozioni legate al loro primo amore, quando sono state innamorate, la forza, la gioia profonda che le accompagnava permettendo loro di abbandonarsi ad una dolcezza ed ad una tenerezza che non avevano bisogno di parole; altre sentono risplendere in loro l’affetto dei loro cari, come se fossero sempre presenti ed attenti ai loro passi, altre hanno per sempre nel loro cuore la luce degli occhi di animali che, al di la’ della loro forma, hanno saputo offrire affetto e tenerezza senza fine; altre mantengono dentro di se’ immagini di paesaggi, di nuvole e riflessi dove la loro mente e cuore hanno potuto volare verso l’infinito.
Sacra luce, questo sentire che per molti e’ il traguardo, in realta’ e’ solo una tappa del tuo viaggio alla riscoperta dell’Amore la cui sorgente e’ Dio ed e’ questo tipo d’amore che tutti gli esseri umani incontreranno, in un punto della loro danza, e’ questa suprema energia, la risposta alla sensazione di insoddisfazione, di mancanza che prima o poi qualsiasi amore terreno ti fa sperimentare poiche’ esso e’ destinato a mutare.
Questa delusione, a cui puoi reagire diversamente a seconda delle tue caratteristiche, potra’ essere generata da molti fattori poiche’ tutto cio’ che e’ umano, anche se elevato come l’amore, e’ effimero, soggetto ad una forma che non puo’ durare nel tempo e solo se riuscirai ad andare oltre di essa, potrai progredire ed ampliare i tuoi confini riconoscendo che l’amore umano e’ un ponte verso il sentire che ti permette di essere innamorato di tutto cio’ che ti circonda, comprendendo che tu sei sia le persone che conosci  che quelle che non conosci, ogni animale, fiore pianta o oggetto inanimato; questa fase ti conduce ad un’espansione del tuo cuore, ad un ascolto ed intuizione sottile che ti fa andare poco per volta oltre i tuoi sensi fisici fino a vedere l’invisibile, accedendo alla parte migliore di ciascuno, cogliendo solo i lati piu’ belli, scoprendo una ricchezza sconosciuta che ti viene sempre donata, in modo inaspettato.
Infatti tanto piu’ espandi il tuo cuore all’Amore, tanto piu’ ritrovi in te stesso luce e bellezza, quelle stesse meraviglie che noti negli altri e questo sentire ti rende splendente, gioioso ed irresistibile; tanto piu’ sorridi, sei disponibile, attento e premuroso in modo discreto ed interessato, verso gli altri, tanto piu’ noti che essi ti offrono doni, ricambiandoti in modo sempre piu’ generoso.

Questo sentire e’ legato alla tua consapevolezza del gruppo di appartenenza che, procedendo su una via spirituale, muta, permettendoti di superare pregiudizi, limitazioni ed una visione ristretta dei rapporti con il tutto.
Abbiamo inizialmente parlato di come l’amore materno sia uno degli aspetti piu’ evidenti sul piano sia umano che animale e che esso si manifesta attraverso la consapevolezza di appartenere ad una specifica famiglia che comprende i propri figli; e’ evidente che questo, pur essendo un sentimento molto nobile e bello, e’ limitato, anche se permette di intravedere come puo’ essere un amore piu’ vasto.
La maggior parte delle persone matura la consapevolezza di appartenere al gruppo di persone che conosce ed e’ in questa sfera che il loro amore e’ circoscritto ma e’ importante capire che nessun essere umano e’ solo legato ad esse ma che le sue interazioni sono molto piu’ ampie ed e’ necessario aprirsi a questa verita’ sentendosi di appartenere ad una realta’ piu’ vasta per superare i confini del proprio amore.
In qualunque posto abiti, esercitati a vedere tutte le persone che incontri come membri della tua famiglia allargata, percepisci che il fatto stesso che condividi con loro gli stessi luoghi d’incontro, che cammini sugli stessi marciapiedi, guardi gli stessi negozi, ti ritrovi negli stessi mercati, comprando piu’ o meno nel loro stesso modo, ti rende fortemente legato a loro.
Lavorare in questo modo, ti permette di maturare anche nei confronti di persone che non conosci e che forse non rivedrai piu’, una sensibilita’ ed atteggiamenti diversi che ti fanno essere piu’ tollerante, piu’ gentile ed attento alle loro piccole esigenze; ti ritrovi a sorridere spesso ad occhi che ti sembreranno sempre piu’ vicini ai tuoi, quando lasci il tuo posto a sedere sul bus, quando fai passare qualcuno per cortesia e non ti arrabbi piu’ cosi’ tanto se qualcuno non rispetta la coda.
Il frutto di questo atteggiamento disinteressato, che nasce dal cuore, e’ quello di sentirti apprezzato dovunque ti trovi, sentire che inspiegabilmente tutti ti guardano con simpatia ed hanno riguardi verso di te ed incominci a sperimentare come l’offrire amore genera uno scambio senza fine che aumenta ed accresce sempre di piu’.
Quando ti senti di appartenere al comune dove vivi, ti diventera’ facile ampliare la tua consapevolezza di appartenenza alla tua regione, alla tua nazione sentendoti protetto e custodito da essa e constatare che i confini del tuo amore si sono ulteriormente ampliati e sei diventato piu’ sensibile nei confronti dei problemi e delle disgrazie del tuo paese, come se ti toccassero piu’ da vicino. E’ facile da questo punto proseguire ancora e capire che la tua nazione e’ strettamente collegata a tutte le altre, che piu’ o meno direttamente ci sono legami economici e politici che tessono relazioni sottili rendendo tutte le persone connesse tra loro, che la famiglia a cui appartieni e’ l’umanita’ e piu’ in la’ ancora e’ quella formata da tutti gli esseri che, in forme diverse, condividono lo stesso cielo e lo stesso suolo del pianeta Terra.
Puoi giungere quindi alla fase di essere innamorato della Vita, delle sue forme molteplici e perfette, entusiasta e sempre piu’ stupito del suo Mistero, della sua profondita’ insondabile da cui attinge per trovare per te le occasioni migliori, donandoti soluzioni alle tue difficolta’ che superano ogni tua aspettativa e desiderio, in uno scambio di energia sempre piu’ grande.
E’ l’Amore, che ti conduce ad ampliare i tuoi confini, ad accogliere un sentire cosi’ vasto in cui ogni individualita’ si perde e tu incominci ad intuire che le tue gioie, le paure, le aspirazioni, le sofferenze, sono sentimenti legati alla Vita che semplicemente le sperimenta in modo simile, attraverso le sue infinite forme, qualunque sia la sua razza, nazione o credo religioso e che puoi andare anche piu’ oltre, fino a sentire il cielo infinito e le stelle insondabili, piu’ vicine al tuo cuore nel Sacro Movimento della Danza Cosmica che non ha fine.

In modo distaccato ma sempre piu’ attento e consapevole, percepisci allora ogni dramma in modo diverso, non come un evento legato a quelle singole persone ma come un percorso che ti riguarda piu’ da vicino, in modo intimo ed interiore poiche’ attraverso di esso, qualunque esso sia, ti senti partecipe a livello di energie ed intuisci come ti arricchisci e ti espandi attraverso queste esperienze che, come essere umano, le senti come tue e partecipi ad esse in modo piu’ profonde.
Puoi quindi sperimentare altri livelli insondabili dell’Amore, sentire commozione profonda per drammi o gioie grandi che prima non ti riguardavano, poiche’ non ti coinvolgevano come individuo ma che adesso le senti dentro il tuo cuore, avvicinandoti all’essenza di quelle persone, animali o aspetti della natura che in ogni luogo soffrono, muoiono, si ammalano, guariscono ed amano in una danza di energie che riconosci come parte di te.
Divina Luce, sappi che essere in armonia con il tutto, significa essere sulla stessa lunghezza d’onda di cio’ che ti circonda, sentirsi parte di tutto cio’ che vedi e quindi muoverti con grazia e leggerezza in ogni luogo, lasciando i tuoi profumi ed il tuo amore.
Questa consapevolezza, che gia’ appartiene al tuo cuore, ti permette di comprendere e di svelare poco per volta il Sacro Mistero dell’Amore, delle sue manifestazioni insondabili e dei suoi infiniti aspetti, trovando in essomolte risposte.
Nelle profondita’ di tutto cio’ che vedi, e nelle radici del Miracolo della Vita,  si celano sia il Mistero dell’Amore che la sua rivelazione, l’inizio ed il compimento di ogni aspetto e quando avrai compreso anche solo una minima parte di questa verita’, potrai gioire del sorriso di Dio che fa capolino in ogni istante ed in ogni luogo; l’Amore e Dio sono un unico aspetto e quando troverai l’uno, anche l’altro ti sara’ manifesto, in tutto il suo splendore.
La Danza della vita che ciascuno compie sulla Terra, e’ un movimento d’Amore, tra mancanze, perdite, nostalgie e gioie ma solo se saprai usare l’amore umano come ponte verso quello di Dio, potrai gustare in modo profondo ogni sua bellezza e sfumatura con la consapevolezza che, ad un certo livello di profondita’, tutti gli esseri che condividono con te, nel tuo tempo, questo viaggio, sono un aspetto di te, delle uniche Sacre Energie di Dio.
Il Sacro Suono OM, che pervade tutto il Cosmo, dal granello di polvere alla stella piu’ splendente, e’ una vibrazione d’Amore e quando ti soffermi in silenzio, guardi ed ascolti con i tuoi sensi interiori, potrai constatare che Dio ti parla, attraverso questa energia, utilizzando aspetti e forme sempre diversi che ti sorridono dolcemente; alza il tuo cuore verso lo Spirito e risvegliati nel Suo Cuore,  dove tutto e’ eternamente bello ed in fiore.