Il Nobilissimo Ordine della Giarrettiera (The Most Noble Order of the Garter), risalente al Medioevo, è il più antico ed elevato ordine cavalleresco del Regno Unito. Capo dell'Ordine della Giarrettiera è il Sovrano del Regno Unito; l'ammissione è riservata a non più di 24 membri, la cui scelta è di competenza esclusiva del sovrano, contrariamente a quanto accade per altri ordini, nei quali il sovrano in genere designa i membri su proposta, anche informale, del primo ministro.
Gli uomini sono conosciuti come Knight Companion, le donne Lady Companion (non Dame). Eccezionalmente l'Ordine può ammettere membri fuori dal limite di 24 (in questo caso chiamati soprannumerari), in genere familiari del sovrano oppure sovrani stranieri. Data l'esclusività dell'Ordine, esso viene conferito solo a personalità che si siano distinte per altissimi meriti nel servire il Regno Unito.
Come lo stesso nome suggerisce, lo stemma dell'Ordine è una giarrettiera che sormonta il motto Honi soit qui mal y pense (fr.: "Sia vituperato chi ne pensa male"), presente inoltre sul rovescio delle sterline in oro (sovereign) della serie 1817-1820 recanti sul dritto l'effigie di re Giorgio III. La Giarrettiera è indossata dai membri dell'Ordine durante le occasioni formali. Il motto Honi soit qui mal y pense è anche scritto sulla polena della nave ammiraglia HMS Victory, protagonista della Battaglia di Trafalgar agli ordini di Horatio Nelson.
L'Ordine della Giarrettiera ha competenza solo sull'Inghilterra intesa come regione storica: tale ordine è equivalente come rango, ma superiore per anzianità, allo scozzese Ordine del Cardo (The Most Ancient and Most Noble Order of the Thistle) e al nord-irlandese Ordine di San Patrizio (The Most Illustrious Order of St. Patrick). Ognuno di tali ordini conferisce onorificenze nella nazione storica di competenza (anche se l'Ordine di San Patrizio, dopo la riduzione dell'Irlanda britannica al solo Ulster, è di fatto inattivo, essendo morto il suo ultimo cavaliere nel 1974).
All'inizio numerose donne ricevettero il titolo di Lady, ma non fu conferito loro il cavalierato. Nel 1488 Enrico VII concesse l'ultima onorificenza femminile a sua madre Margaret Beaufort e fino al 1901 la Giarrettiera fu un Ordine solo maschile (eccezion fatta per i sovrani donna come le regine Elisabetta I, Anna e Vittoria). Quando Edoardo VII, il figlio della regina Vittoria, salì al trono, insignì dell'ordine sua moglie Alessandra di Danimarca. La consuetudine fu confermata quando Giorgio V diede l'Ordine a sua moglie Maria e, successivamente, Giorgio VI alla sua consorte Elisabetta, madre dell'attuale sovrana.
Come detto, la nomina dei membri dell'Ordine è in capo esclusivamente al sovrano: tale consuetudine, tuttavia, fu più o meno ufficializzata solo in tempi recenti, nel 1946, a seguito di un gentlemen's agreement tra l'allora Primo Ministro e il capo dell'opposizione, per evitare influenze politiche sul conferimento della massima onorificenza inglese.
Il primo straniero a essere insignito della Giarrettiera fu il duca di Urbino Federico da Montefeltro nel 1474. Malgrado queste nomine "soprannumerarie" fatte dai monarchi inglesi, fu solo con l'intronazione di Alessandro I di Russia nel 1813 che formalmente l'ordine venne esteso per conferimento anche ai monarchi stranieri che vennero ammessi col rango di "Cavalieri e Dame Stranieri della Giarrettiera". Per un atto di concessione ad uno straniero era necessario per statuto un emendamento specifico per ogni occasione, ma di questa regola spesso non si tenne conto. Tra i monarchi stranieri citiamo Costantino II di Grecia, Paolo di Grecia, Beatrice dei Paesi Bassi e Giuliana dei Paesi Bassi.
Il primo monarca non cristiano ad essere ammesso all'Ordine fu il sultano ottomano Abdülmecid I, nel 1856. La prima e unica nomina in Sudamerica fu quella di Pietro II che venne ammesso come cavaliere nel 1871. Il primo membro dell'Asia fu lo scià di Persia Naser al-Din Shah Qajar nel 1873, mentre l'imperatore giapponese Meiji vi venne ammesso nel 1906. L'unico membro africano mai ammesso fu l'imperatore etiope Haile Selassie, nel 1954. Il primo australiano ammesso all'Ordine fu Richard Gardiner Casey, barone Casey, politico e diplomatico australiano nonché 16° governatore generale dell'Australia, nel 1969. Non vi sono mai state ammissioni per persone residenti in Nord America.
Vi fu anche il caso di alcuni membri "degradati" ed espulsi dall'Ordine. Il sovrano può infatti degradare quei membri resisi colpevoli di crimini molto seri come ad esempio coloro che erano stati condannati per tradimento o per aver abbandonato il campo di battaglia, o ancora per essersi rivoltati contro il sovrano patrono dell'Ordine, scatenando rivolte, sollevazioni o guerre.
La procedura formale, risalente nelle sue prime degradazioni già al XV secolo, consisteva in un atto formale nel quale il Re d'Armi dell'Ordine della Giarrettiera, accompagnato dagli altri araldi, procedeva all'interno della Cappella di San Giorgio. Mentre il Re d'Armi leggeva ad alta voce l'Instrument of Degradation, un araldo si portava a rimuovere tutti i simboli del cavaliere degradato dal suo scranno. L'ultima degradazione formale ad essere eseguita secondo questo rituale fu quella di James, duca di Ormonde nel 1716.
I casi più eclatanti nella storia furono ad ogni modo quelli dei kaiser Guglielmo II di Germania e Francesco Giuseppe d'Austria, espulsi nel 1915 quando i loro imperi mossero guerra all'Inghilterra. Similmente, l'Imperatore Hirohito del Giappone venne espulso dall'Ordine nel 1941, ma Elisabetta II lo riammise nel dopoguerra, nel 1975. Tra l'altro, il Tennō è l'unico membro dell'Ordine ad avere ricevuto due volte l'onorificenza da due sovrani differenti. Non venne riammesso Vittorio Emanuele III di Savoia, espulso quando l'Italia dichiarò guerra al Regno Unito durante la Seconda guerra mondiale.
Alla fondazione dell'Ordine della Giarrettiera, vennero nominati anche 26 "cavalieri poveri" e legati all'Ordine ed alla sua cappella. Il numero non venne sempre mantenuto e nel XVII secolo ve ne erano solo tredici. Carlo II ne aumentò il numero a 18 (in gran parte grazie ai fondi lasciati per questo scopo da Sir Francis Crane nel suo testamento) dopo la sua incoronazione nel 1660. Dopo che questi cavalieri obbiettarono l'uso del termine di "poveri", Guglielmo IV li ridesignò come Cavalieri militari di Windsor.
I "cavalieri poveri" erano infatti sin dalle origini dei veterani militari impoveriti a cui veniva chiesto di pregare ogni giorno per i cavalieri membri dell'Ordine. In cambio, essi ricevevano un salario ed il permesso di alloggiare al castello di Windsor. Ancora oggi i cavalieri esistono ma non sono necessariamente poveri, ma comunque devono essere dei militari in pensione. Partecipano alle celebrazioni dell'Ordine scortandone i membri e partecipano alle celebrazioni in cappella. Essi ad ogni modo non sono considerati membri dell'Ordine.
I cavalieri originariamente indossavano dei mantelli rossi, ciascuno con la croce di San Giorgio, ma senza la rappresentazione del simbolo dell'Ordine della Giarrettiera. La regina Elisabetta I, rimpiazzò tali mantelli con una versione blu, ma i mantelli rossi vennero ripristinati nel XVII secolo sotto Carlo I. Quando i cavalieri vennero rinominati in "cavalieri militari" nell'Ottocento, ad ogni modo, venne abbandonato l'uso dei mantelli e gli venne preferita un'uniforme classica ancora oggi utilizzata e consistente in pantaloni neri con una riga rossa, una giacca rossa, spalline d'oro e una feluca con piume bianche, oltre ad una spada decorativa.
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