mercoledì 23 aprile 2014

Shambhala-La città della luce.




Secondo testi antichissimi, Shambala è il centro spirituale del nostro pianeta, un regno sottile che può essere comparato ad un Sole spirituale attorno al quale gravita tutta la saggezza planetaria. Shambala, come regno spirituale che governa ed ispira l’umanità e il nostro pianeta, è in definitiva la fonte di tutti gli insegnamenti e dei cammini spirituali autentici. Tutte le grandi religioni, tutte le grandi tradizioni iniziatiche, le correnti esoteriche divinamente ispirate, tutte le scuole e i cammini spirituali autentici vengono cosi ispirate da Shambala.

Shambala è un’oasi di cultura e spiritualità cosmica, i cui rappresentanti hanno guidato l’umanità lungo i secoli come una stella guida, verso un grado più alto di comprensione, verso una morale più elevata e una realizzazione più profonda dell’avvicinamento tra gli uomini tramite l’amore.
In ogni epoca storica, la zona spirituale principale del nostro pianeta, ossia il centro spirituale planetario, viene considerata come la zona di proiezione di Shambala sulla Terra; ciò significa non solo che il suo legame con Shambala è molto forte, ma anche che Shambala agisce direttamente, per impulsionare l’evoluzione spirituale planetaria, attraverso gli esseri umani che hanno il privilegio di far parte di gruppi spirituali che si trovano nella rispettiva zona. Per questo motivo, la proiezione di Shambala sulla Terra può essere considerata come una sua manifestazione diretta, come un’estensione di Shambala sul piano fisico. Ma oltre a ciò, nelle zone di proiezione di Shambala sulla Terra esistono determinati punti speciali segreti di passaggio tra questi due mondi (ad esempio i tunnel) cosa attestata anche dalle leggende che narrano di viaggi di alcuni esseri umani verso Shambala.
Poiché è evidente che nel periodo passato il luogo privilegiato, la zona di massima fioritura della spiritualità planetaria è stato in Tibet, sempre in Tibet si trovava anche la proiezione di Shambala. Ed è per questo che le più autentiche e consistenti informazioni riguardo a Shambala si possono trovare nella tradizione spirituale tibetana.





Ma come sappiamo che Shambala esiste davvero? In primo luogo, poiché tutte le tradizioni popolari e spirituali del pianeta ne parlano. Con nomi diversi quali: Tula, l’Isola Bianca, il Regno della Felicità, il Mondo dei Saggi, il Paese delle acque bianche, Iperborea, Shangri-La, Shambala… Ma tutte affermano la stessa cosa: che esiste un mondo misterioso di saggi che guidano e sostengono l’umanità. Possiamo credere che Shambala sia solo un mito, eppure negli ultimi tempi i grandi miti dell’umanità si sono rivelati essere più che reali: il diluvio biblico (e la scoperta dei resti dell’Arca di Noè sul monte Ararat) o la scoperta di Troia sono solo due esempi eloquenti.

Possiamo dire che ogni cammino spirituale autentico “passi per Shambala” ed ogni sincero aspirante spirituale è sostenuto e guidato a sua volta dalla forza misteriosa dei saggi di Shambala e dal Re del Mondo di Shambala. “Rivolgendoti direttamente al benedetto Re di Shambala puoi ottenere il successo”, afferma la tradizione. Di conseguenza, se coscientizzeremo questi aspetti, se chiameremo sinceramente e freneticamente l’aiuto e la guida di questi, raggiungeremo molto più velocemente il successo nella pratica spirituale, come pure in tutte le nostre azioni beneficamente orientate. 



La profezia sulla futura guerra di Shambala si diffuse nel X e XI secolo quando l'India veniva invasa dagli eserciti islamici e sui monasteri buddisti gravava la minaccia di una completa distruzione e la perdita disastrosa dell'insegnamento; una catastrofe che purtroppo poi si avverò come predetto. Divenne così pressante raccogliere la vasta conoscenza esoterica del tantrismo in un corpo d'insegnamenti il più significativo possibile da tramandare ai discepoli. Questo Tantra è appunto quello di Kalachakra, che si distingue dagli altri per il suo carattere enciclopedico. Viene anche chiamato il "Tantra esplicativo" perché spiega in modo dettagliato la pratica mistica e filosofica buddista inquadrata in una visione cosmologica che raccoglie tutto il sapere religioso di tutti i tantra buddisti.
Una delle ragioni per cui S. S. il Dalai Lama conferisce periodicamente l’iniziazione di Kalachakra si trova nella profezia, contenuta nel Tantra stesso, in cui si afferma che coloro che la ricevono rinasceranno durante il regno del venticinquesimo re di Shambala, pronti ad ottenere la completa illuminazione grazie alla pratica di meditazione di questo Tantra.
Secondo questa tradizione attualmente a Shambala sta regnando il ventunesimo Kulika (re). La profezia dice che durante il regno del venticinquesimo Kulika il nostro mondo verrà travolto da un conflitto di enormi proporzioni (presumibilmente intorno al 2424) preceduto da carestie, epidemie e disastri naturali. L’umanità avrà perduto quasi completamente il senso della spiritualità e sarà rivolta unicamente alla bramosia della ricchezza e del potere. A quel punto la terra si troverà vicino alla distruzione totale e il regno di Shambala sarà costretto a manifestarsi per salvare il salvabile: l'esercito del Rudrachakrin (l'imperatore universale) uscirà dai confini del regno mistico per sostenere una guerra aperta. Il segno dell'avvenimento verrà dato da "grandi ruote di ferro che scenderanno dal cielo": le armi di Shambala. I combattimenti più violenti avverranno nei pressi della Mecca, in Persia e forse in Turchia. Verranno usati mezzi bellici molto sofisticati, e alla fine Shambala avrà la vittoria definitiva. Sotto la guida del suo sovrano, che in concentrazione meditativa saprà creare un magico irresistibile esercito accompagnato dalle reincarnazioni di molti importanti maestri del passato, gli avversari verranno sconfitti. Si dice anche che tutti coloro che hanno ricevuto l'iniziazione di Kalachakra faranno parte dell'esercito di Shambala che salverà il mondo trasformandolo in un nuovo paradiso.
I testi esoterici raccontano che da quando il re Suchandra introdusse il Kalachakratantra nel regno di Shambala la qualità della vita migliorò notevolmente ed ininterrottamente fino ai giorni nostri, grazie anche alla guida di una dinastia di saggi monarchi illuminati. Shambala viene descritta come una società in cui tutti gli abitanti sono esseri illuminati. La sua capitale è chiamata Kalapa, una città ricca di palazzi meravigliosi e di templi preziosi, adorna di un grande parco (il giardino Malaya) formato da alberi di sandalo e vasto dodici yoyana (lo yoyana è un'unità di misura di circa nove miglia); ad est c'è il grande lago Upamanasa e ad ovest il lago Pundarika. Al centro del grande parco si eleva il palazzo reale, la sede del trono del sovrano detto Kulika (ovvero, il ‘detentore del lignaggio di Kalachakra’). Nel giardino Malaya c'è un grande e prezioso Mandala di Kalachakra fatto erigere dal re Suchandra, colui che per primo ricevette l'iniziazione dal Buddha, oltre ad un grande stupa.
Chogyam Trungpa (un lama scomparso nel 1987) descrive il regno di Shambala come la sede di una società illuminata in cui gli esseri appartenenti a tutte le fedi religiose possono realizzare le loro profonde aspirazioni mistiche. Il percorso spirituale descritto da Trungpa è quello del guerriero che, vincendo paure e pregiudizi culturali, trascende la realtà fenomenica per ottenere la saggezza nel "qui ed ora".
Il regno di Shambala può essere inteso in vari modi: da un punto di vista "esterno" può essere considerato un luogo fisico raggiungibile con il corpo, benché stante a quanto si legge nei testi sia composto da materia rarefatta costituita da sostanze molto purificate e tali che possono essere percepite solo da livelli sensoriali molto sottili. Secondo un punto di vista "interno" il regno di Shambala può essere considerato un'esperienza interiore, raggiungibile con la meditazione e con lo sviluppo della chiaroveggenza
Verso la fine del XIX secolo anche l'Occidente venne a conoscenza della leggenda di Shambala; in quel periodo Russia e Inghilterra si contendevano il controllo degli altopiani del Tibet e di vaste regioni dell'Asia Centrale, dunque entrarono in contatto anche con la cultura e il pensiero religioso dei tibetani. Un Lama buriato di nome Dorjieff (Agvan Dorzhiev 1854-1938), consigliere politico del XIII Dalai Lama e praticante del Tantra di Kalachakra, vedeva di buon occhio un'alleanza con la Russia zarista per controbilanciare l'ingerenza inglese sul Tibet. Tra il 1909 ed il 1915, grazie all'opera diplomatica di Lama Dorjieff, venne anche eretto un tempio dedicato al Kalachakra nella città di San Pietroburgo; in quel tempio, che esiste tutt’oggi ed è il più grande tempio buddista vajrayana dell'occidente, il Dalai Lama avrebbe dovuto conferire l'iniziazione di Kalachakra e stabilire una stretta relazione tra la Russia ed il regno di Shambala. Da questo spunto storico hanno poi tratto origine una moltitudine di scritti e leggende alimentate dalla fantasia di molti scrittori e la visione di Shambala e di Shangri La nell’immaginario letterario si sono mescolate e sovrapposte


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