martedì 11 agosto 2015

perseidi - stelle cadenti

Le Perseidi sono uno sciame meteorico che la Terra si trova ad attraversare durante il periodo estivo nel percorrere la sua orbita intorno al Sole. La pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto e il picco di visibilità è concentrato attorno al 12 agosto, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora. Ciò rende questo sciame tra i più rilevanti in termini di osservabilità tra tutti quelli incrociati dal nostro pianeta nel corso della sua rivoluzione intorno al Sole. La sigla internazionale dello sciame è PERLa cometa che ha dato origine a questo sciame è la Swift-Tuttle, che ha un nucleo di circa 10 km. Il suo ultimo passaggio al perielio è avvenuto nel 1992, e il prossimo si realizzerà nel 2126. Le meteore che noi vediamo ora sono particelle rilasciate durante le passate orbite della cometa.
Le prime osservazioni dello sciame delle Perseidi furono fatte dai Cinesi nel 36 d.C. Nel 1866, a seguito del passaggio al perielio della Swift-Tuttle del 1862, l'astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli scoprì il legame tra gli sciami meteorici e le comete. La scoperta è contenuta in uno scambio di lettere con Padre Secchi.
Il nome di questo sciame meteorico deriva dal fatto che il radiante, ossia il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie, è collocato all'interno della costellazione di Perseo. Nell'anno 2000 le coordinate del punto radiante risultavano essere pari a 46° di ascensione retta e +58° di declinazione, con uno spostamento giornaliero, dovuto al moto di rivoluzione terrestre, di 5,4° A.R. e 0,12° declinazione, dirigendosi dalla costellazione di Cassiopea verso quella della Giraffa.
La perdita, avvenuta il 12 agosto 1993 del satellite per comunicazioni Olympus lanciato dall'Agenzia Spaziale Europea è stata attribuita alla collisione con una Perseide. Una settimana di desideri da esprimere sotto una pioggia di stelle cadenti. Basta alzare gli occhi al cielo ed è possibile ammirare lo sciame meteorico delle Perseidi, fenomeno che si verificherà nel massimo del suo splendore tra il 10, notte di San Lorenzo, fino al 14 agosto. A confermarlo all’Adnkronos è Luciano Anselmo, ricercatore del laboratorio di dinamica del volo spaziale dell’Istituto di scienze e tecnologia dell’informazione del Cnr di Pisa. Il clou “quest’anno dovrebbe essere tra il 12 e il 13 agosto, anche se ovviamente le Perseidi possono vedersi sia prima che dopo“, sottolinea l’esperto di astronomia precisando che il fenomeno comincia già in luglio. La variabile annuale dipende dal momento in cui la Terra interseca nella sua orbita lo sciame di meteore delle Perseidi. “Si tratta di piccole particelle di un millimetro che vengono perdute dalla cometa Swift-Tuttle, che ogni 133 anni compie un giro intorno al Sole“, spiega Anselmo. “Queste particelle – continua l’esperto – a causa di eventi particolarmente violenti, di espulsione di materiale nel corso del tempo, formano una nube lungo l’orbita della cometa Swift-Tuttle. E quando la Terra, durante il suo corso intorno al Sole, si trova a passare attraverso questa nube, in periodi ben specifici di ogni anno, allora le particelle entrano in contatto a grande velocità (quasi 60 chilometri al secondo) con la nostra atmosfera e prendono fuoco (succede ad altezza superiori agli 80 chilometri nell’alta atmosfera) formando così una scia luminosa visibile ad occhio nudo“. Più buio è in cielo, più buio è in terra, maggiore sarà lo spettacolo celeste“, garantisce l’esperto di astronomia sottolineando che l’assenza della nuova luna porterà quest’anno condizioni favorevoli (“in assenza ovviamente di perturbazioni“) per osservare il fenomeno. Uno show che ci sorprenderà con “più di una stella cadente al minuto, circa un’ottantina all’ora in media“. L’ora migliore per vederne il maggior numero possibile? “Prima dell’alba“, dice il ricercatore del Cnr. Tuttavia, gli eventi più spettacolari “sono concentrati intorno alla mezzanotte” quando ci sono meno stelle cadenti “ma le scie luminose sono più intense” perché “le traiettorie sono più radenti all’atmosfera terrestre“. Lo sciame meteorico delle Perseidi “prende il nome dalla costellazione da cui proviene, ovvero Perseo, che si trova nell’emisfero Nord“. Ma non c’è bisogno di fissare lo sguardo verso quella direzione perché, garantito, le stelle cadenti, conosciute nella tradizione popolare come le ‘lacrime di San Lorenzo’ “sono visibili in quasi metà del cielo“. Le Perseidi in Italia sono note come Lacrime di San Lorenzo e il fenomeno, tradizionalmente collegato alla notte del 10 agosto intitolata a San Lorenzo martire, è noto anche come la notte di San LorenzoIn Grecia il fenomeno viene religiosamente associato alla Trasfigurazione del Signore che cade il 6 agosto. In epoca romana si riteneva che lo sciame di meteoriti altro non fosse che la benigna pioggia di sperma del dio Inuo-Priapo che fecondava i campi, la transizione a favore del santo cristiano Lorenzo fu agevolata, come avvenne per molte altre feste pagane, dalla chiesa cattolica. Si ritiene che la figura del santo venne scelta in quanto foneticamente assonante con quella di Larenta, controparte femminile di Priapo anch'essa festeggiata durante la data del 10 Agosto.

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